Milano: MIART 2015

| 16 aprile 2015
Miart 2015 - 1

La giuria del Premio Herno – composta da Chus Martinez (Direttore, Institute of Art of the FHNW Academy of Arts and Design, Basel); Ute Meta Bauer (Direttore Centre for Contemporary Art, NTU, Singapore); Marco Scotini (Direttore Dipartimento di Visual, Performative e Multimedial Arts, NABA, Milano) ha annunciato il nome delle gallerie vincitrici della prima edizione del premio, destinato allo stand con il miglior progetto espositivo, pensato, allestito e curato in tutti i dettagli come una mostra e capace di coniugare elevate componenti di ricerca, qualità e accuratezza del disegno allestitivo.     Si tratta delle gallerie Richard Saulton e Seventeen, entrambe londinesi, che hanno condiviso lo stand D40 all’interno della sezione Established della fiera, e che si aggiudicano il Premio Herno, del valore di 10.000 euro. “Moda e arte parlano linguaggi comuni, e comune è anche la loro ricerca di mezzi di comunicazione innovativi – afferma Claudio Marenzi (CEO di Herno). Nascono entrambe da un processo creativo e interiore e tendono poi a rendersi universali e a raggiungere pubblici vasti. Non solo forma, ma anche valore intrinseco ed essenza che devono diventare visibili e fruibili per i consumatori. Ecco, a mio parere, la reale somiglianza tra il processo distributivo dell’arte e della moda. Questo premio vuole aprire la discussione su questi temi e favorire il dibattito.” Alla galleria Mathew (con sedi a Berlino e New York) è stato assegnato il premio “Emergent”, riconoscimento riservato alla galleria ritenuta più meritevole per l’attività di promozione di giovani artisti e supportato anche quest’anno dallo Studio Legale LCA. La Giuria internazionale, composta da Susanne Pfeffer (Direttrice della Kunsthalle Fridericianum, Kassel), Diana Campbell Betancourt (Direttore Artistico Samdani Art Foundation, Dhaka e Capo Curatore, Dhaka Art Summit 2014 e 2016, Dhaka) e Samuel Leuenberger (Curatore, SALTS, Basel-Birsfelden) ha motivato così la scelta: “Lo stand monografico della galleria Mathew, dedicato agli artisti Amy Lien ed Enzo Camacho, propone un’installazione immersiva dalla forte componente partecipativa. Con questo allestimento la galleria innesca una comunicazione a più livelli tra artigianato, ceramica sperimentale, tecnologie d’avanguardia e la tradizione della storia dell’arte.” “Emergent” è la sezione di Miart curata da Andrew Bonacina (Capo Curatore di The Hepworth, Wakefield) che dall’edizione 2013 della fiera è riservata alle giovani gallerie d’avanguardia e che si è imposta come punto di riferimento internazionale per le giovanissime generazioni di galleristi ed artisti. Altre iniziative tenutesi all’interno di Miart 2015, la Fiera di Arte Moderna e Contemporanea, appena terminata a FieraMilanoCity sono state: “THENnow”: Sezione ad invito nella quale si sono confrontati un artista storico ed uno appartenente ad una generazione più recente. “Object”: Sezione che ha presentato gallerie attive nella promozione di oggetti di design contemporaneo concepiti in edizione limitata e fruiti come opere d’arte. Arrivato alla ventesima edizione e diretta per il terzo anno da Vincenzo de Bellis, il Miart si sta distinguendo sempre più anche a livello internazionale, con 156 le gallerie che espongono arte moderna, contemporanea e oggetti di design a edizione limitata. 72 le presenze estere (il 46% del totale) con una spiccata presenza di gallerie provenienti dagli Stati Uniti (25) e Regno Unito (23), a testimoniare la forte attenzione del mercato straniero più forte del mondo verso Miart e la formula messa a punto dal suo Direttore Artistico. Significativa è stata inoltre la presenza di gallerie italiane e straniere che per la prima volta hanno partecipato ad una fiera in Italia o sono tornate dopo una lunga assenza e di quelle che hanno eletto Miart a loro fiera di rappresentanza nel nostro Paese. Tra le presenze “classiche” trovo giusto segnalare Tornabuoni Arte, la galleria storica di Firenze, con sedi a Milano, Forte dei Marmi, Portofino e Parigi, che ha portato qui due interessanti “Tagli” di Lucio Fontana e una (per il grande artista) imponente scultura raffigurante un cane. La Galleria ha da poco presentato l’edizione 2015 del volume, pubblicato a cadenza annuale, che raccoglie una selezione di artisti italiani e stranieri del ventesimo secolo. Davvero orgogliosa deve quindi essere l’organizzazione tutta di questa kermesse milanese, magari con numeri partecipativi certo un po’ inferiori rispetto, ad esempio, a manifestazioni similari Bologna Arte Fiera e alla torinese Artissima, ma non certo per qualità delle proposte espositive.

Fabio Giuliani

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