Milano LA SEDUZIONE DELLA MATERIA

| 1 maggio 2002

Scultori italiani da Medardo Rosso alle generazioni recenti
L’esposizione, ideata per l’anno di cultura italiana in Giappone 2001, promossa dal Ministero degli Affari Esteri, proveniente da Osaka, approda ora a Milano nelle sedi espositive della Provincia dopo aver fatto il giro di tutti i grandi Musei giapponesi, dove ha riscosso grande successo di pubblico e di critica. 

L’eccezionale rassegna, curata da Anna Imponente con un comitato scientifico presieduto da Maurizio Calvesi insieme a Luciano Caramel, Elena Pontiggia e altri valenti studiosi, vuole mettere in luce la centralità della materia nella ricerca plastica del XX secolo, attraverso una selezione di opere scelte nei momenti di maggior incidenza storica. Si va dall’inizio del ‘900 (Medardo Rosso,Wildt, Balla, Boccioni) alle ricerche espressioniste (Manzù, Broggini, la scuola romana) alle diverse interpretazioni della tradizione classica (Arturo Martini, Marino Marini, Francesco Messina), al primo Astrattismo (Lucio Fontana, Fusto Melotti), al secondo dopoguerra (Consagra, Alberto Viani, Arnaldo Pomodoro, Andrea Cascella, Minguzzi), all’Arte Povera (Pistoletto, Alik Cavaliere), alle generazioni recenti (Nunzio, Catania). Due le sedi espositive: lo Spazio Oberdan, dove le sculture, scese dai piedistalli, sono a diretto colloquio col visitatore, e Palazzo Isimbardi, dove sono poste nei chiostri “en plain air”.
Fra le opere esposte spicca, grandioso e pulito, anche il “Torso virile”del Mantovano Alberto Viani, accompagnato dalla frase emblema dello scultore: “problema superbo quello delle soluzioni assolute, che forse sarebbe meglio definire il possibile della poesia”; così come ad ogni scultura è affiancata una frase dell’autore, simbolo della sua poetica, che ci aiuta alla comprensione della sua opera. Maurizio Calvesi, nell’interessantissimo saggio in catalogo,ci mostra il primato italiano nella scultura, nel ‘900 come sempre è stato nei secoli passati dall’Antelami al Canova; mentre in pittura pare vada all’estero con Impressionismo e Cubismo. Quindi ben appropriato era il titolo della mostra in Giappone “XX secolo della Scultura Italiana.” 

Milano 23 marzo-12 maggio 2002 Spazio Oberdan-viale Vittorio Veneto 2 Palazzo Isimbardi-corso Monforte 35

Di: Fabio Giuliani

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