Milano JEAN COCTEAU ARTISTA TOTALE

Per la prima volta in Italia, al Museo della Permanente, viene presentata una selezione di opere dell’eclettico genio francese dalla collezione di Severin Wunderman, la più importante del mondo raccolta dagli anni ’50 ad oggi. 

Attraverso di esse si nota tutto l’itinerario creativo dell’artista (1889-1963), dagli eleganti e raffinati poster degli anni dieci per i balletti russi, ancora liberty, ai ritratti di Picasso, alle sperimentazioni grafiche ispirate ad una dimensione non realista né astratta, ma “più reale del reale”, in altri termini “surreale”, una parola usata per la prima volta da Apollinaire per lui nella prefazione al programma di sala di “Parade”, la celebre riproduzione dei balletti russi con testi di Cocteau, musica di Erik Satie, scene e costumi di Picasso, il cui debutto avvenne a Roma nel 1917. Scopo della mostra è anche, appunto, ricostruire il profondo rapporto che lega Cocteau all’Italia, storia incominciata a Venezia nel 1908, proseguita a Roma, a Napoli, che chiamò “la città dove abita Dio”, alla quale dedicò un poema dove il Vesuvio è in grado di fumare e fabbricare le più immense nuvole del mondo, poi a Spoleto, per cui scrisse “il Poeta e la sua Musa”con musica di Giancarlo Menotti, e a Milano per ammirare “l’Ultima Cena” di Leonardo, uno dei pittori più amati da Cocteau, oggetto del suo saggio critico, al quale lui si paragonava nell’eclettismo. In mostra si possono ammirare sculture, dipinti, disegni, vasi di ceramica. Il proprietario di questa raccolta, attuale Presidente di Corum, azienda di alta orologeria svizzera, si è innamorato di Cocteau in quanto era l’artista un orologio vivente, infatti, inseguitore della bellezza, diceva:”la bellezza non è immobile, cambia e bisogna inseguirla”; l’orologeria sta fra l’arte e la tecnica. 

Museo della Permanente Milano – via Turati 34
dal 13/11 al 12/12 2002 orari : 10-13 / 14.30-18.30 giovedì fino alle 22 sabato e festivi 10-18.30 per informazioni tel. 02/6551445

Di: Fabio Giuliani