Milano – IAN DAVENPORT

| 7 giugno 2016
Davenport 1

Poesia “geometrica” tra linee e sgocciolamenti

Ian Davenport, artista nato a Sidcup (Regione inglese del Kent) nel 1966, ha studiato arte al Northwich College of Art and Design nel Cheshire prima di andare a Goldsmiths College , da dove si è laureato nel 1988. Alcuni dei suoi compagni di classe sono ora artisti di fama internazionale come Damien Hirst , Michael Landy , Gary Hume e Sarah Lucas Nello stesso anno, espone nella mostra “Freeze”, curata da Hirst, che per primo ha riunito molti dei successivi lavori della giovane arte britannica. Prima mostra personale nel 1990 e nello stesso anno è stato incluso nel britannico “Art Show”; nel 1991 è stato nominato per l’annuale Turner Prize; nell’esposizione alla Tate Britain nel 2003, Davenport ha realizzatoun murale alto tredici metri con linee di vernice di colore diverso gocciolanti lungo il muro tramite una siringa. Nel Settembre 2006 ha presentato la sua più grande opera su commissione pubblica su Southwark Bridge intitolata “Poured Lines:Southwark”. Ha dipinto il muro “West End” al Dipartimento di Biochimica dell’Università di Oxford. Molte sue opere sono realizzate versando vernice su una superficie inclinata e lasciando che la gravità diffonda la vernice sulla superficie stessa. Lavora abitualmente su fibra di legno a media densità, piuttosto che di tela, e più spesso impiega vernice lucida domestica, che significa lo spettatore in questi lavori può vedere il proprio riflesso. Ha fatto una serie di dittici e trittici, così come opere singole. La prima monografia a lui dedicata è stato pubblicata nel 2014. Le opere di Davenport sono state esposte a livello mondiale, prima a Londra in Swansea Arts Workshop ed attualmente in mostra presso la Art plural Gallery a Singapore. Vive e lavora a Londra. La Galleria Tega, storico spazio milanese, è da impegnato nella valorizzazione di artisti italiani ed internazionali, dai cosiddetti “storici” ai più contemporanei, con abituali partecipazioni alle maggiori Manifestazioni fieristiche nostre nazionali ed estere, Art Basel in primis. Proprio qui è in corso in questo periodo una bella esposizione su questo artista britannico, in cui vediamo i lavori della serie “Poured Lines” degli anni 2005-2008, tra cui due studi su carta raramente esposti al pubblico che sono serviti per l’enorme murale commissionato all’artista per il passaggio che si trova sotto al Southwark Bridge di Londra. Quindi opere del 2010-2011 del ciclo “Staggered Lines” in cui la pittura è, secondo Davenport ,“più frammentata” e la composizione più libera: il colore invece di colare dall’alto pare risalire dal basso, e le strisce caratteristiche di tutto il suo lavoro si fanno più ampie. A questi lavori si aggiungono dipinti recenti del 2013-2015 con alcuni inediti appena usciti dal suo studio: sono i “d’après” che Davenport dipinge “estraendo” le tavolozze di specifici dipinti di maestri dell’arte classica e moderna. Per i più nuovi dei suoi “Puddle Paintings” (la serie di grande successo iniziata nel 2008) egli osserva e rielabora i colori usati da artisti come Carpaccio o Van Gogh, dominandoli in righe precise nella parte alta del dipinto, e lasciandoli invece fluire in pozzanghere mutevoli nella parte inferiore del pannello, dove la forza di gravità diventa strumento della sua pittura. La mostra è corredata da un catalogo con un testo critico di Sarah Shalgosky ed una conversazione tra l’artista e Pia Capelli.

Galleria Tega – Via Senato 20, Milano; fino al 23 Luglio 2013; orari: da lunedì a sabato 10-13 e 15-19; Tel. 02 76006473; www.galleriatega.it

Fabio Giuliani

Davenport 2       Davenport 3

 

 

 

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