Milano – I Libri Einaudi 1933-1983 – Collezione Claudio Pavese

| 20 aprile 2016
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Storia personale al servizio della cultura

Giulio Einaudi (1912, 1999) frequentò il Liceo classico Massimo d’Azeglio a Torino, dove fu allievo dell’antifascista Augusto Monti. Fece quindi parte di una “confraternita” di ex-allievi del liceo d’Azeglio, fra i cui membri figuravano Cesare Pavese, Leone Ginzburg, Norberto Bobbio, Massimo Mila, Fernanda Pivano, Vittorio Foa, Giulio Carlo Argan, Ludovico Geymonat, Franco Antonicelli ed altri. Il 15 novembre 1933, appena ventunenne, fondò la casa editrice cui diede il suo nome, con sede a Torino al terzo piano di Via Arcivescovado 7, nello stesso palazzo che era stato sede del settimanale L’Ordine Nuovo di Antonio Gramsci. Dopo 64 anni di lavoro come editore, Giulio Einaudi andò in pensione il 4 settembre 1997 all’età di 85 anni. Morì il 5 aprile 1999. È sepolto nel cimitero di Dogliani. Ha avuto due mogli, Clelia e Renata, e sei figli, Ida, Riccardo e Mario dalla prima, ed Elena, Giuliana e Ludovico (pianista e compositore) dalla seconda. Suo padre (1874-1961), importante politico, sarebbe diventato poi Presidente della Repubblica Italiana dal 1948 al 1955. La mostra attualmente in corso presso la Galleria Gruppo Credito Valtellinese (prodotta ed organizzata dalla Fondazione omonima con il patrocinio della Fondazione Giulio Einaudi di Torino e la sponsorizzazione tecnica della Fondazione GTechnology) presenta cinquant’anni di cultura del Novecento attraverso i libri pubblicati da Giulio Einaudi dal 1933 al 1983, dalla fondazione fino alla crisi finanziaria del 1983 e alle successive traversie che porteranno, nel 1994, al passaggio alla Mondadori. Ad essere documentato è il mezzo secolo in cui lo “Struzzo” – che stringe un chiodo nel becco con, sullo sfondo, un paesaggio con un castello e il motto Spiritus durissima coquit – è stato, per molti, indiscusso simbolo di qualità e di eccellenza culturale. Un punto di riferimento ideologico ed intellettuale, ma anche grafico-editoriale. Grande merito per questa iniziativa va al collezionista Claudio Pavese, che in oltre tremila volumi e documenti ha ricostruito la più ampia e completa storia della casa editrice italiana più influente sul piano culturale e una delle principali a scala internazionale, è possibile per la prima volta vedere da vicino, in un’articolata sintesi di circa 300 pezzi esposti, l’intero catalogo storico pubblicato. Si parte dalla ricostruzione del clima cultural-editoriale della Torino di Piero Gobetti e di Carlo Frassinelli. Subito dopo libri in prima edizione, riviste, pubblicazioni, tutte le collane (ben 92, dai celebri “Coralli” ai “Gettoni” e a “Centopagine”, dalla precorritrice “Collana viola” a “Tantibambini”, solo per citarne alcune) in mostra vediamo documentati gli specifici intrecci tra cultura, editoria e grafica avvenuti dagli anni Trenta al vivacissimo secondo dopoguerra. Come giustamente sottolinea il collezionista “dal ’33 all’83 due intere generazioni sono ‘cresciute con gli struzzi’; due generazioni di intellettuali e di lettori che in quei cinque decenni hanno trovato nei libri della Casa editrice Einaudi un punto di riferimento centrale per la propria formazione”. Protagonisti della mostra – a cura di Andrea Tomasetig, in collaborazione con Cristina Quadrio Curzio e Leo Guerra (Direttori artistici della Galleria milanese) – sono quindi poeti, scrittori, saggisti di tutto il mondo, ma anche le copertine di artisti di valore internazionale e l’apporto continuativo di grafici come Albe Steiner, Max Huber, Bruno Munari, che fanno dei libri Einaudi ancora oggi un modello di design italiano. Non a caso questo progetto espositivo si tiene in coincidenza con il Salone del Mobile (12-17 Aprile), che, come ogni anno, ha richiamato a Milano folle di designer e creativi da tutto il mondo, e avviene nell’anno della XXI Triennale. Il catalogo della mostra – un prezioso strumento bibliografico riccamente illustrato, con saggi di Andrea Tomasetig, Stefano Salis, Mario Piazza e Mauro Chiabrando e con schede di Claudio Pavese –   è stampato in tiratura limitata in coedizione con “Libraccio”, che cura anche il bookshop della mostra ed altre iniziative in collaborazione.

Galleria Gruppo Credito Valtellinese – Corso Magenta 59, Milano; fino al 23 Aprile 2016; Orari: da martedì a sabato h. 13-19.30; Tel. +39 0248.008.015; www.creval.it

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Fabio Giuliani

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