Milano – “GLI AMERICANI” ROBERT FRANK – La serie completa

| 18 gennaio 2017
Frank - Americani 1

Non è tutto oro quello che luce

“Quella folle sensazione in America, quando il sole picchia forte sulle strade e ti arriva la musica di un jukebox o quella di un funerale che passa. È questo che ha catturato Robert Frank nelle formidabili foto scattate durante il lungo viaggio attraverso qualcosa come quarantotto stati su una vecchia macchina di seconda mano. (…) Chi non ama queste immagini, non ama la poesia, capito? Se non ami la poesia, va’ a casa e guarda la TV con i cowboy col cappello da cowboy e i poveri cavalli gentili che li sopportano. Robert Frank, svizzero, discreto, carino, con quella sua piccola macchina fotografica che tira su e fa scattare con una mano, ha estratto una poesia triste nel cuore dell’America e l‘ha fissata sulla pellicola, così è entrato a fare parte della compagnia dei grandi poeti tragici del mondo. A Robert Frank adesso mando questo messaggio: tu sai vedere.” Con queste parole lo scrittore e poeta Jack Kerouac, iniziò e concluse l’introduzione ad un libro fotografico che aveva per titolo “The Americans”, vera e propria traduzione per immagini di una lunga esperienza di viaggio compiuta da Robert Frank (Zurigo, 1924), dal 1947 negli USA dove lavorava come fotografo di moda per Harper’s Bazaar e come reporter freelance. Attraverso gran parte degli Stati Uniti americani, sfruttando in tal modo una Borsa di Studio ottenuta dalla Fondazione Guggenheim, Istituzione alla quale si era rivolto su consiglio del suo maestro, a quei tempi grande fotografo, Walker Evans, tra il 1955 e il ‘56, a bordo di una Ford Business Coupe, scattò più di 27 mila fotografie immortalando strade, volti, piazze, bar e negozi. Raccolse le migliori 83 in un libro pubblicato prima in Francia, nel 1958, e l’anno dopo negli Stati Uniti, con una prefazione di Kerouac, suo grande amico, che due anni prima aveva reso pubblico “On the road” (“Sulla strada”), il suo libro più noto, diventato in breve tempo una sorta di “manifesto” all’interno di quel gruppo di scrittori, poeti ed artisti, esponenti di quella che fu poi definita come “Beat Generation”.  Nel 1959 insieme al pittore Alfred Leslie, dirigerà il suo primo film, “Pull My Daisy” che sarà considerato il “padre” del “New American Cinema”. Negli anni Sessanta, Frank abbandona la fotografia per dedicarsi completamente alla realizzazione di film. Nel 1994 dona gran parte del suo materiale artistico alla National Gallery of Art di Washington che crea la Robert Frank Collection; è la prima volta che accade per un artista vivente. Forma Meravigli, spazio espositivo in centro città, da anni dedito all’arte fotografica, rende giusto omaggio al fotografo e a quell’esperienza e con una bella mostra realizzata in collaborazione con la MEP, Maison Européenne de la Photographie di Parigi, in cui possiamo vedere, per la prima volta a Milano quelle 83 fotografie vintage, quindi la serie completa del progetto fotografico che, a metà degli anni Cinquanta, ha cambiato il modo di pensare al reportage, genere, questo, praticamente “rivoluzionato” da Frank nel suo linguaggio più tradizionale, realizzando ritratti sfuocati, mossi, fotografie dai tagli apparentemente casuali ma che in realtà, con cruda consapevolezza, traducono lo spirito dell’America dell’epoca. Una sorta di “ballata” per immagini dedicata alla strada americana e alla sua nuova e sconsolata epopea; un reportage che, come pochi altri, ha veramente segnato un’epoca diventando per generazioni di fotografi il riferimento principale da cui partire per fotografare, per viaggiare, per conoscere con lo sguardo. Il libro lo consacrerà definitivamente come maestro della storia della Fotografia. Proprio a questo volume (ora ripubblicato da Contrasto) diventato un vero e proprio culto per generazioni di fotografi, è stata dedicata una sala all’interno del percorso espositivo nella galleria con la riproduzione dell’impaginato, stralci del testo introduttivo di Kerouac e con alcune tra le edizioni pubblicate a partire dal 1958, compresa la prima edizione italiana che uscì in Italia con la copertina illustrata dal grande Saul Steinberg. In occasione della mostra nella stessa Galleria si tiene un ciclo di incontri sul tema affrontato.

Giovedì 19 Gennaio: “Robert Frank e la fotografia americana”, a cura di Francesco Zanot.
Giovedì 26 Gennaio: “Robert Frank e il Cinema”, a cura di Filmidee.
Giovedì 2 Febbraio: “Un viaggio americano”: proiezione del film “di Philippe Séclier dedicato al “dietro le quinte” de “Gli Americani” di Robert Frank”.
I posti sono limitati, accesso alle proiezioni consentito con il biglietto d’ingresso alla mostra, tutte con inizio alle 18.30.

Forma Meravigli – Via Meravigli 5, Milano; fino al 19 Febbraio 2017; Tel. 02 58118067; www.formafoto.it  Orari: da mercoledì a domenica 11-20; giovedì 12-23; Ingresso intero: 8 E, ridotto: 6 E, libero minori 6 anni

Fabio Giuliani

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