Milano – GINO MASCIARELLI – “TRACCE”
Dagli anni Sessanta un artista singolare da riscoprire
La Fondazione Mudima è da anni impegnata nel suo storico spazio milanese diretto da Gino Di Maggio a diffondere l’arte del Novecento e contemporanea, nei suoi interpreti più vari, italiani e stranieri: grandi nomi, notissimi a livello internazionale, certo, ma anche figure meno conosciute se non agli “addetti ai lavori”. E’ questo il caso di Gino Masciarelli, al quale la galleria dedica una particolare quanto interessante mostra, inaugurata l’11 Aprile, in occasione della contemporanea presentazione del catalogo antologico “TRACCE” dell’opera dello scultore a cura di Marco Marinacci, Edizioni Fondazione Mudima. Gino Masciarelli (Chieti, 1º maggio 1940), abruzzese, si trasferisce a Milano nel 1965. Ha lavorato in un Centro Sperimentale Europeo di Ricerca in qualità di operatore cinematografico ad alta velocità. L’interesse per la sperimentazione fotografica e cinematografica lo porta a cogliere l’instabilità dei corpi in movimento e la dissoluzione della materia nello spazio nei “Voli” e nei “Gruppi Umani”, lavori in cui si può osservare il dinamismo del volo quasi fossero sequenze fotografiche. Realizza tra il 1965 e il 1975 sculture astratte realizzate con materiali recuperati da scarti della produzione industriale. Il Centro Studi Milano ‘900 segue da tempo la ricerca espressiva del M° Gino Masciarelli, quale figura tra le più rappresentative del secondo Novecento, e protagonista di quella avanguardia milanese che è oggi riconosciuta dai musei e dalle istituzioni di tutto il mondo come una delle maggiori correnti artistiche contemporanee, come attestano anche le numerose pubblicazioni e monografie dedicate all’artista, con collane di prestigio quale “Maestri Contemporanei, Vanessa Edizioni d’Arte – Milano 1992”. L’attenzione sull’opera dello scultore, trapiantato a Milano negli indimenticabili anni Sessanta, momento della più avanzata sperimentazione, è oggi, diciamo noi, doverosa, non solo in quanto Masciarelli rimane tra gli ultimi artisti a rendere tuttora, col suo studio in via Solferino, il quartiere di Brera quella fucina e motore di idee che l’ha caratterizzata durante gli anni della rinascita artistica del dopoguerra, ma soprattutto perché il 2017 sancisce il cinquantesimo anno di attività ininterrotta, a partire dalle prime ardite ricerche che l’artista avvia nel lontano 1967. Viaggiatore instancabile, Masciarelli ha alternato il suo lavoro tra Toronto e il nord America dal 1974 al 1984, mentre dal 1990 al 2000 ha svolto la sua attività artistica tra Milano e Berlino, dove ha realizzato varie sculture in bronzo nella storica Fonderia d’arte Hermann Noack. Tra le varie istituzioni e musei che hanno rivolto la loro attenzione all’opera dell’artista, citiamo in particolare il Comune di Solaro, che ha destinato il cittadino Palazzo Borromeo a sede museale per ospitare l’intera gipsoteca storica del Maestro.
Fondazione Mudima – Via Tadino 26, Milano; fino al 28 Aprile 2017; orari: da lunedì a venerdì 11-13 e 15-19; Per informazioni: Tel. 02 29409633; www.mudima.net
Fabio Giuliani
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