Milano – GAMBERO ROSSO – Guida “Vini d’Italia” 2016

| 1 marzo 2016
Gambero Rosso - Vini d'Italia 2016 - 1

Anche il territorio gardesano (sponda veronese) tra tante eccellenze

Tradotta e pubblicata anche in inglese, tedesco, cinese e giapponese, è la più letta nel mondo, con oltre 500mila copie diffuse. Pubblicata per la prima volta nel 1988, la pubblicazione “Vini d’Italia” del Gambero Rosso è rapidamente divenuta il riferimento internazionale per la quotazione e la valutazione dei migliori vini italiani. È realizzata da una straordinaria equipe di degustatori, oltre 60, che ogni anno girano in lungo e in largo l’Italia degustando – alla cieca – oltre 45mila etichette in 6 mesi. Il frutto di questi mesi di lavoro è condensato in una straordinaria pubblicazione, vero vademecum per appassionati e professionisti – che valuta e recensisce 2400 aziende vinicole e oltre 22mila vini. i “Tre Bicchieri” sono ormai un simbolo d’eccellenza di riconosciuto valore internazionale. Gambero Rosso ogni anno realizza oltre 30 eventi internazionali in ogni continente a supporto dell’export vinicolo italiano. Negli ultimi 10 anni oltre 400mila persone hanno partecipato ai numerosi eventi del Gambero Rosso, da Mosca a Vancouver, da Rio de Janeiro a Pechino e Tokyo, da Istanbul a Sydney. Dopo la prima presentazione avvenuta a Roma verso la fine del 2015 e altre tappe italiane, sabato 27 Febbraio anche il grande pubblico di appassionati milanesi ha potuto conoscere 70 aziende (sulle 421 che hanno ricevuto il riconoscimento quest’anno) alla degustazione ospitata all’Università “Iulm”, occasione per conoscere la 29° edizione delle prestigiosa Guida. Se il Barolo è la denominazione più premiata, con 35 vini “Tre Bicchieri” (con straordinari 2010 usciti ora, e con eccellenti 2011), quest’anno emerge il Brunello di Montalcino, a conferma del fatto che la 2010 è stata davvero una grande annata. Sono 18 i Brunello 2010 premiati con questo prestigioso riconoscimento, il doppio rispetto allo stesso vino per l’anno precedente. In Toscana il Sangiovese è tornato dunque a essere il protagonista, nei terroir classici come questo o nel Chianti Classico (19 i premi), che non l’hanno mai abbandonato, ma anche nelle altre zone, sia D.OC. che no. Queste sono le denominazioni che hanno raccolto il maggior numero di allori, e sono i terroir che hanno saputo crescere come ettari e come numero di bottiglie negli anni ed hanno saputo creare uno straordinario successo a livello internazionale. In questa pubblicazione ogni azienda viene segnalata con un ricco corredo di informazioni: dai dati produttivi alle indicazioni per la visita, se pratica una viticoltura biologica, biodinamica o convenzionale, e infine – novità di quest’anno – se l’azienda aderisce a un protocollo di sostenibilità ambientale. Ogni scheda viene ogni anno rinnovata completamente e troverete tutte le notizie importanti sul produttore e lo stile dei suoi vini, e le note di degustazione delle sue etichette più importanti. Per ogni azienda infine, c’è la valutazione di ogni vino, con il classico sistema del Gambero Rosso: i vini buoni nella loro categoria, due bicchieri vanno ai vini da molto buoni a ottimi, e infine i Tre Bicchieri, il simbolo dell’eccellenza, vanno ai vini che hanno superato un ultimo rigorosissimo test da parte dei tre curatori: le degustazioni finali. Il volume in cifre: 2400 produttori, 22.000 vini, 421 Tre Bicchieri, 80 Tre Bicchieri Verdi, 111 Tre Bicchieri sotto i 15 euro. La “Stella” segnala quelle aziende che hanno ottenuto più di 10 Tre Bicchieri nella loro carriera. Ai vertici di questa speciale classifica c’è Angelo Gaja con 5 stelle, Ca’ del Bosco con 4, poi a tre ecco Allegrini (“Cantina dell’anno 2016” situata a Fumane in provincia di Verona, con l’eccellente Amarone per l’annata 2011), Elio Altare, La Spinetta, Valentini, Castello di Fonterutoli. “Vini d’Italia 2016”, 1024 pagine, Euro 30, disponibile in edicola e libreria.

 

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Fabio Giuliani

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