MILANO GALLERIE

| 5 marzo 2014
Milano Gallerie 1

La Triennale ospita “Milano Gallerie, dalle parti della pittura e della scultura”, una mostra organizzata dall’ ANGAMC (Associazione delle gallerie d’arte moderna e contemporanea di Milano) che propone un percorso interessantissimo nel panorama artistico del XX secolo e dei primi anni Duemila. Ogni gallerista espone un artista diverso, italiano e straniero, con il solo obiettivo di far conoscere l’attività che ogni giorno si svolge nelle gallerie che valorizzano l’arte del nostro tempo. Curata da un grande studioso come Francesco Poli, la mostra propone un percorso cronologico e tematico, approfondendo in particolare le ricerche dagli anni Cinquanta ad oggi, ma con uno sguardo anche al primo Novecento e alle avanguardie storiche. Il tema si sviluppa tra confronti tematici e dialoghi tra opere diverse, analogamente a quanto già più volte sperimentato al Museo di Arte Cantonale di Lugano. Incontriamo subito una struggente testa di fanciullo di uno dei maestri della scultura del XX secolo, il torinese Medardo Rosso, poi opere di Tancredi, Alberto Burri e Fausto Melotti, tutte poste a dialogare nella stessa sala come simbolo delle sperimentazioni dell’informale del secondo Dopoguerra. L’ esposizione prosegue prima con la sala dedicata a Emilio Isgrò, accostata al dinamismo plastico della scultura di Uncini, poi con lo spazio in cui dialogano Vincenzo Agnetti, con le sue sperimentazioni “concentriche” su carta, accostate al lavoro di Dadamaino e all’opera su rame – ottenuta mescolando olio e acido – del giapponese Idetoshi Nagasawa: tutte soluzioni ottenute con procedimenti che richiamano il dadaismo dei collages di Grosz, Hausmann e Tzara, che legano con l’ellisse perfetta del toscano Mauro Staccioli. La contemporaneità è testimoniata da due statue del francese Fabien Marcaccio, realizzate, sulla base di veri manichini, in tela, vernice colante ed altre procedure che superano il realismo verso una nuova avanguardia e una nuova scomposizione della figura pari a quella cubista. La grande sala ospita capolavori come “Spiaggia”, meraviglioso olio su velluto di Julian Schnabel, capofila della transavanguardia statunitense, e i veltri in ferro di Velasco Vitali. Termina con i paesaggi di Cipriano Efisio Oppo e Carlo Dalla Zorza, i quali chiudono il cerchio ritornando all’inizio con Medardo Rosso. Ora l’ elenco delle gallerie in ordine alfabetico e gli artisti presentati. Amedeo Porro, Medardo Rosso – Antonia Jannone, Aldo Rossi – Antonio Colombo Arte Contemporanea, Clayton Brothers – Galleria Arte 92, Arnulf Rainer – Arte Centro – Lattuada Studio, Dadamaino – Artesanterasmo, Salvatore Fiume – Ca’ di Fra’, Carla Bedini – Christian Stein, Domenico Bianchi – Fabbrica Eos, Corrado Levi – Fumagalli Arte Contemporanea, Dennis Oppenheim – Giò Marconi, Markus Schinwald – Giovanni Bonelli, Velasco Vitali – Giuseppe Pero, Omar Ba –      Jerome Zodo Contemporary, Fabian Marcaccio – Lazzaro by Corsi, Walter Lazzaro – Marcorossi Artecontemporanea, Hidetoshi Nagasawa – Matteo Lampertico, Tancredi – Milano, Luca Vitone – Montrasio Arte, Salvatore Scarpitta – Paolo Curti / Annamaria Gambuzzi & Co, Julian Schnabel – Ponte Rosso, Carlo Dalla Zorza – Progetto Art Elm, Mauro Staccioli – Raffaella Cortese, Jessica Stockholder – Repetto, Fausto Melotti – Tega, Kcho – Tonelli, Getulio Alviani – Tornabuoni Arte, Alberto Burri – Nuova Galleria Morone, Eltjon Valle – Officine Saffi, Robert Cooper – Primo Marella Gallery, Aung Ko – Project B Gallery, Caroline Walker – Studio d’Arte Cannaviello, Martin Diesler Studio Giangaleazzo Visconti, Vincenzo Agnetti – Studio Guastalla Arte Moderna e Contemporanea, Emilio Isgrò – Studio Marconi ’65, Giuseppe Uncini – Studio Paul Nicholls, Cipriano Efisio Oppo.

Triennale di Milano – Viale Alemagna 6; Fino al 23 marzo

Orari: martedì-domenica dalle 10.30 alle 20.30; giovedì 10.30-23; Ingresso gratuito

Fabio Giuliani

 

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