Milano – FINARTE CASA D’ASTE – Autunno 2016
Mercato e cultura
La gloriosa e rinata “Finarte”, Casa d’Aste milanese, continua, come ai suoi esordi nei lontani anni Sessanta, ad essere leader del mercato e promotrice di cultura. Vediamo perché. Nasce nel 1959, per iniziativa del banchiere milanese Gian Marco Manusardi, con lo scopo di assistere collezionisti e operatori del settore nell’acquisto e nella vendita di opere d’arte. Viene così coperto un settore fino ad allora inesplorato: Finarte è la prima società al mondo ad operare finanziamenti in un campo che non aveva alcun credito presso le istituzioni bancarie. Data memorabile è l’11 Marzo 1997: a Milano si tiene l’asta numero 1000 in 35 anni di storia. Nel corso della sua storia pluridecennale Finarte ha abbracciato tutti gli aspetti del collezionismo aumentando sempre più il suo ruolo di leader nell’investimento in arte e avvalendosi nel corso della sua storia della collaborazione di alcuni tra i più grandi storici dell’arte, tra cui Briganti, Zeri, Volpe, Predaval, Daverio, Testori. Infatti è promotrice di eventi espositivi rilevanti nel progresso della critica d’arte. Alcuni esempi. 1961: “Mostra della Critica Italiana” presso il Museo d’Arte Moderna di Milano e la Quadriennale di Roma (45 artisti presentati da una commissione di critici militanti tra cui Calvesi, Valsecchi, Carluccio, Russoli e De Grada). 1966: mostra di 32 tele inedite di Giacomo Ceruti a cura di Giovanni Testori. 1967: mostra dedicata a Giovanni Boldini (collezione dei Visconti di Sanvito) a cura di Giorgio Mascherpa ed Enrico Piceni. In questi giorni, presso il Museo della Permanente, organizza una vendita di arte moderna e contemporanea molto variegata in cui vediamo rappresentate praticamente tutte le correnti pittoriche del XX secolo, dai Maestro storici come Sironi, Carrà, De Chirico, Campigli, agli interpreti dell’Arte Povera, Concettuale, Astratta. E’ interessante notare che autori divenuti poi emblemi dell’astrattismo geometrico, come Atanasio Soldati, siano partiti “naturalisti”. Nel corrispondente catalogo accompagnano le opere in asta le fotografie scattate agli artisti presenti dalla brava e sensibile Maria Mulas, sorella di Ugo, maestro indiscusso del Novecento in questo ramo. Negli anni Settanta Maria usa il ritratto per dialogare con l’arte contemporanea, documentando la Biennale di Venezia nel ’78 e l’evento di apertura del PAC nel ’79. Insieme a Lea Vergine realizza “L’altra metà dell’avanguardia” (1980) sulle artiste delle avanguardie storiche in Europa. Qui riprodotti vediamo, fra gli altri, De Chirico, Mario Merz, Kounellis, Aricò, Giosetta Fioroni, Dadamaino, Isgrò. Riprendendo la sua caratteristica di operatore culturale e commerciale nello stesso tempo, Finarte accompagna le opere esposte dalla mostra “Figure di donna”, a cura di Silvia Evangelisti, con opere dovute ad artisti che attraversano tutto il XX secolo, con il seguente commento: “Dentro lo Specchio. In questa mostra non ci sono donne. C’è lei, da donna. E ci sono loro, gli artisti, e devono averla amata davvero.” La caratteristica è che gli autori presenti hanno prodotto lavori anonimi rispetto alla loro poetica e tecnica usuale; vedi, ad esempio, la splendida donna di Giacomo Balla o la “Suora” del fotografo Andres Serrano.
Palazzo della Permanente – Via Turati 34, Milano; esposizione fino all’8 Novembre 2016 dalle 10 alle 18; Finarte Casa d’Aste – Via Brera 8, Milano; Tel. (+39) 02 36569100; Internet: www.finarte.it
Fabio Giuliani
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