Milano – FINARTE 2015

| 11 novembre 2015
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La famosa Casa d’aste milanese riprende nuova vita

Finarte nasce nel 1959, per iniziativa del banchiere milanese Gian Marco Manusardi, con lo scopo di assistere collezionisti e operatori del settore nell’acquisto e nella vendita di opere d’arte. Viene così coperto un settore fino ad allora inesplorato: Finarte è la prima società al mondo ad operare finanziamenti in un campo che non aveva alcun credito presso le istituzioni bancarie. Fin dai primi anni della storica sede milanese di via Broletto, appare chiara la strategia della casa d’aste: focalizzarsi su aste specialistiche, dall’arte antica alla contemporanea, dagli argenti ai gioielli, dalla numismatica alle porcellane e via via a tutti i settori del collezionismo, cercando al contempo di internazionalizzare il proprio mercato (anche con joint venture con operatori nel settore). In pochi anni riesce così a imporsi come leader nel settore del mercato dell’arte in Italia: alla fine degli anni ‘60 si tennero in media 15 aste all’anno, raddoppiate negli anni ’70. Dopo anni di successi, anche a livello internazionale, il calo e il fallimento con la cessazione dell’attività. Nel 2014 il marchio Finarte è stato acquistato da un gruppo di soci investitori e viene rilanciato nel settore dell’arte italiana e internazionale con lo scopo di diventare il nuovo punto di riferimento all’interno del mercato, affiancando all’attività di casa d’aste quella di art advisory, quest’ultima con specifica focalizzazione verso il sistema bancario e il mercato finanziario in generale. Oggi in Italia il mercato dell’arte è dominato dalle principali case d’aste anglosassoni: Finarte si vuole porre come primo competitor e principale punto di riferimento per collezionisti e operatori del settore. Qualità e professionalità sono i due fattori che caratterizzeranno la rinascita di Finarte, distinguendosi per la collaborazione con gli esperti qualificati di caratura internazionale. Finarte, inoltre, intende diventare il punto di riferimento del sistema bancario italiano per quanto concerne i servizi di Art Advisory, sia a favore della clientela private, sia per la gestione delle collezioni di opere d’arte degli stessi Istituti di Credito (Informazioni tratte dal sito Internet ufficiale www.finarte.it). Dopo l’apertura della nuova sede in Via Brera 8, si tengono in  questi giorni le sessioni di importanti tornate d’asta. Nella prestigiosa sede del Museo della Permanente si tiene l’esposizione globale divisa in sezioni: “Dipinti Antichi e del XIX secolo”, “Arte e fotografia del XX secolo”, “Arte Contemporanea”.  Nella prima sezione sono presenti opere di arte lombarda, fra cui una Pala di Carlo Francesco Nuvolone, arte veneta, Pietro Della Vecchia, vari autori di area emiliana, fra cui una Pala di Jacopo A. Calvi, detto il Sordino, rappresentante la “Sacra Famiglia” con i Santi Francesco di Paola e Luigi Gonzaga, un’interno di cucina del romano Gian Domenico Valentino, di area napolatana, Salvator Rosa e una bella natura morta di Baldassarre De Caro. La seconda sezione è divisa in due parti: la prima comprende i più noti artisti del Novecento: De Pisis, Rosai, Campigli, Guttuso, Sironi, De Chirico, Morlotti, Severini, Soldati, Reggiani. La seconda parte è dedicata alla Fotografia con opere di Franco Fontana, Mario Cresci, Luigi Ghirri, Olivo Barbieri, Franco Vaccari, Mario Giacomelli, Gianni Berengo Gardin, Bruno Munari, Mario Schifano. La terza sezione è suddivisa in gruppi: “Arte astratta e informale” con opere di Crippa, Lucio Fontana, Tancredi, Santomaso, Birolli, Scanavino, Capogrossi, Vedova, Turcato, Dorazio; “La Pop Art in Italia” con opere di Rotella, Mondino, Schifano, Stefanoni; “Arte Povera e dintorni” con opere di Kounellis, Pistoletto, Calzolari, Boetti, Gilardi, Parmiggiani, Staccioli; “Superfici monocrome” con Castellani, Bonalumi, Simeti, Spalletti; “Arte cinetica e programmata – Pittura analitica e scritture” con Alviani, Dadamaino, Nanda Vigo, Griffa, Aricò; “Ritorno alla figurazione” che comprende la Transavanguardia (Movimento ideato dal critico Achille Bonito Oliva) con opere di De Maria, Clemente, Paladino e la ‘Scuola di San Lorenzo’ con Pizzicanella e, infine, Salvo, Ontani, Frangi, Pignatelli, il vincitore – ricordiamo – della prima edizione del “Premio Cairo” nel 2000.

Palazzo della Permanente – Via Turati 34, Milano;  Tel. 02 29060459; Tornate d’asta – “Dipinti Antichi e del XIX secolo”: 10 Novembre ore 15; “Arte e Fotografia del XX secolo”: 11 Novembre ore 15; “Arte Contemporanea: 11 Novembre ore 18; FINARTE – Via Brera 8, Milano; Tel. 02 36569100; www.finarte.it

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Fabio Giuliani

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