Milano – FERNANDO BOTERO

| 29 giugno 2015
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Botero 2  Persone, oggetti e cibo sempre “XXL”

“E con le mani amore, per le mani ti prenderò / e senza dire parole nel     mio cuore ti porterò / e non avrò paura se non sarò bella come dici tu /     ma voleremo in cielo in carne ed ossa, / non torneremo più…/ e senza       fame e senza sete / e senza ali e senza rete voleremo via.” (da “La donna   cannone”, Francesco De Gregori”)

Dopo la grande mostra a lui dedicata a Palazzo Reale del 2006 Fernando Botero torna a Milano alla Galleria Tega, con una mostra che comprende un nucleo di Nature morte e una serie di dipinti realizzati negli ultimi vent’anni con i temi a lui più cari, dal Circo ai Nudi, dalla raffigurazione del potere a quella della famiglia, unitamente a un gruppo di opere su carta e di sculture in bronzo. Nato a Medellin in Colombia, nel 1932, Botero è certamente uno degli artisti più famosi e popolari al mondo. La sua attività si divide in ben quattro studi (New York, Montecarlo, Pietrasanta e in Colombia) dove continua a produrre la sua inconfondibile pittura. Botero ha anticipato di diversi decenni l’attuale visione globale di un’arte senza più steccati né confini: Per Luca Beatrice – ma anche per altri critici – lo si può “leggere” ed apprezzare in qualsiasi luogo e in qualsiasi tempo, se ne ammira il continuo richiamo alla classicità in una visione assolutamente contemporanea che include nella riflessione la politica e la società. Di lui si sono interessati e hanno scritto grandi autori del Novecento, da Mario Vargas LLosa a Giovanni Testori, da Leonardo Sciascia a Jorge Semprum; Beatrice parla del concetto di “opera mondo” che si trasferisce in un’idea di epica moderna, riferendosi a quei testi, soprattutto letterari e teatrali di difficile collocazione che sfuggono a un’identità precisa, insofferenti alle griglie e ai generi. Nell’attuale mostra milanese, realizzata dalla Galleria Tega in Partnership con UniCredit, possiamo ammirare, oltre al gruppo di Nature morte inedite, “The Family” (2014), capolavoro di sintesi sia nella composizione dei quattro personaggi sia nel paesaggio sullo sfondo. In “The President” (2003) riaffiora il tema del politico, la figura del dittatore che Botero ha utilizzato spesso come metafora dell’arroganza del potere e della scomparsa della libertà,     e in “Trainer and horse” (2008) torna l’ambiente a lui caro del circo che lo ha reso così vicino ad alcune inquadrature del cinema di Federico Fellini, è nei nudi che ritroviamo, ancora una volta, la capacità di saper guardare un volume trovando nella deformità e nell’ipertrofia uno straordinario equilibrio. Nel bellissimo “Woman Sleeping” (1998) la figura irrompe nello spazio e ne determina una nuova vita grazie al proprio incombente volume che si staglia su pochi dettagli dello sfondo. Belle da vedere, inoltre, alcune sculture, tra le quali una raffigurante un cavallino, tipo pony, collocata nel giardinetto sul retro dello spazio espositivo, e desta quasi tenerezza un colombo in marmo decisamente “ingrassato”. Essendo il 2015 l’anno di Expo a Milano, dedicato alla nutrizione, paiono ottima scelta e fanno bella mostra di sé due nature morte: una composizione con brocca, ananas e altro frutto accostata ad un’altra con sole arance che, nella visione specifica dell’artista, grandi come meloni. Una delle mie preferite è la “Natura morta con violino”, “classica” come quelle di Evaristo Baschenis, suo gran predecessore nel Seicento. L’esposizione – a cura di Eleonora e Francesca Tega – è accompagnata da un volume edito da Skira con due testi di Luca Beatrice, le immagini di tutte le opere in mostra e la riproduzione di una serie di oltre cento lavori, tra sculture oli e opere su carta, realizzati dall’artista dai primi anni Novanta ad oggi, e sul retrocopertina la sua dichiarazione di poetica: “Io sono un pittore della vecchia guardia. Amo la tavolozza, la pittura, i colori, i pennelli e l’odore di trementina. Realizzo le mie opere con le mie mani. Gli artisti di oggi, non sanno cosa si perdono.”

Galleria Tega – via Senato 20, Milano; Fino al 18 Luglio 2015; Orari lunedì-Sabato 10-13 e 15 -19; ingresso libero; Tel. 02 76006473; www.galleriatega.it

Fabio GiulianiDSCF5098

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