Milano – “CANTINE D’ITALIA 2018”

| 14 dicembre 2017
Go Wine - Guida 2018 - 1

La nuova edizione della “Guida Go Wine” (con parecchio “Garda” incluso)

Oltre 400 persone presenti, circa 80 aziende vinicole rappresentate in sala, nella suggestiva locazione dell’Hotel Michelangelo, vicinissimo alla Stazione Centrale, insieme a giornalisti ed eno-appassionati (tra cui molte donne, giovani e meno, dimostratesi più che buone intenditrici, se non davvero esperte in materia) per discutere di turismo del vino e premiare la grande accoglienza italiana in cantina. “Cantine d’Italia 2018”, la Guida a cura dell’Associazione “Go Wine”, che si propone di promuovere la grande accoglienza italiana in cantina, è stata presentata nei giorni scorsi a Milano con un grande evento. Alcuni numeri del volume: oltre 700 cantine selezionate, 230 “Impronte d’eccellenza” per l’enoturismo, oltre 4.000 vini segnalati, 1.500 indirizzi utili per mangiare e dormire.  A tenere a battesimo la nuova edizione Alessandro Scorsone (giornalista e sommelier), Antonio Cabrini (campione dello sport), Magda Antonioli Corigliano (Docente di economia per il turismo alla Università Bocconi di Milano) autori inoltre di tre interventi in apertura volume e che accrescono la natura di una Guida che ha nel racconto il suo punto di forza. Massimo Corrado, Presidente di “Go Wine”, ha presentato le linee generali del volume e le sue principali novità. La Guida tende a valorizzare la cantina come luogo inserito nel contesto di un territorio vinicolo e come dimora ove uomini e donne operano. Essi realizzano quella virtuosa opera di promuovere il territorio mentre promuovono se stessi. Una Guida che pertanto non vuole rivolgersi soltanto ai “super appassionati”, ma che desidera essere un’occasione per creare cultura a favore del vino e dei suoi territori.   “Continua la crescita di investimenti e attenzioni da parte delle aziende vinicole verso il turismo del vino – ha evidenziato Corrado nel suo intervento – . In Guida sono numerose le realtà che si presentano sia attraverso attività parallele come agriturismo, b&b, sia attraverso iniziative che rendono la cantina un luogo aperto per incontri, eventi culturali, manifestazioni legate al gusto. Al contempo la Guida richiama una maggiore attenzione per l’enoturista italiano: in questa direzione si segnala il fattore “D”: D come domenica. Ovvero un simbolo posto a fianco di quelle cantine che manifestano disponibilità effettiva ad accogliere i visitatori alla domenica: direttamente o su appuntamento. Un modo per richiamare l’attenzione a favore dell’enoturista italiano che – a differenza degli stranieri – organizza spesso itinerari ed escursioni nel corso dei week-end”.     Sono 230 le “Impronte Go Wine” nella edizione 2018: rappresentano un segno di “eccellenza” nel campo dell’enoturismo nazionale e costituiscono una sorta di segno ideale che Go Wine assegna alle cantine che hanno conseguito un alto punteggio nella valutazione complessiva su sito, accoglienza e profilo produttivo. Si tratta dei tre fattori su cui si compone la presentazione delle aziende vinicole e su cui si va a definire una loro valutazione. “Sito”: da intendere come luogo ove si trova la cantina, guardando anche alla cantina medesima dal punto di vista architettonico. Ma sito anche come patrimonio di vigneti complessivo di cui dispone la cantina. “Accoglienza” : per valorizzare la vocazione della cantina verso una parallela attività: sia per attività come agriturismo, B&B o ristorazione, sia per iniziative culturali che denotano un atteggiamento di “apertura” della cantina verso il mondo esterno. “Vino”: come profilo produttivo dell’azienda valutato nel tempo, al di là dell’exploit di una singola vendemmia; dunque anche tenendo conto del carattere della produzione, della eccellenza di alcune etichette, di una particolare cura verso specifiche tipologie di vini.     Nella speciale classifica per regioni si conferma ai vertici la Toscana con 49 “Impronte”, seguita da Piemonte (44) e Veneto (34). Sono 16 le Cantine che raggiungono il vertice delle “Tre Impronte Go Wine”: Badia a Coltibuono (Toscana); Bellavista (Lombardia); Ca’ del Bosco (Lombardia); Capezzana (Toscana); Castello di Modanella (Toscana); Castello di Verduno (Piemonte); Bisol (Veneto); Donnafugata (Sicilia); Ferrari (Trentino); Florio (Sicilia); Fontanafredda (Piemonte); Lungarotti (Umbria); Malvirà (Piemonte); Masciarelli (Abruzzo); Planeta (Sicilia); Tenuta Vicchiomaggio (Toscana). Quindi sono stati conferiti altri “Premi speciali”,Uno spazio importante nella cerimonia è stato riservato alla consegna dei 7 “Premi Speciali”, che si rivolgono a Resort e Tavole aziendali d’eccellenza, vini “storici” e “autoctoni”, Enocultura, EnoArchitetture. E’ poi seguita l’esclusiva e straordinaria degustazione dei Vini Top premiati dalla Guida, a beneficio del numeroso pubblico partecipante all’evento. Le oltre 700 cantine presenti nel volume sono state scelte in base all’esperienza diretta; ad ognuna è stata dedicata una pagina ricca di notizie: dall’anagrafica aziendale ai dati sulla produzione, ai referenti interni da contattare; dai giorni e gli orari di visita alle informazioni stradali; dal racconto delle suggestioni che la cantina e il suo contesto offrono al visitatore a una serie di utili appunti sui vini aziendali con indicazione del vino top e delle diverse altre realtà produttive da conoscere. E, tra queste, rientra, come di consueto il territorio lombardo di “Franciacorta”, con le sue “Punte di diamante” in fatto di “Bollicine”, ma non solo, mentre la zona bresciano-gardesana, in questo senso, ha avuto importante considerazione con la citazione di Aziende operative a Desenzano del Garda, San Martino della Battaglia, Lonato, Sirmione (in particolare per il bianco “Lugana”, ma anche qui interessanti “bollicine” in “Metodo Classico”), quindi Padenghe e Puegnago, in piena Valtenesi, con il “Garda Classico Groppello” rosso e il “Chiaretto” DOC.

Per ulteriori informazioni: Redazione Go Wine Editore, rif. Silvia Pezzuto, Elisa Nota, Tel. 0173 364631; www.gowinet.it

Fabio Giuliani

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