Milano – ARTE LOMBARDA DAI VISCONTI AGLI SFORZA

| 19 giugno 2015
Visconti-Sforza 1

Magnificenza e senso culturale nel tempo

Era il 1958 quando Palazzo Reale, le cui sale erano da poco state risanate in seguito ai bombardamenti del 1943, ospitava la mostra “Arte lombarda dai Visconti agli Sforza”: un avvenimento eccezionale che riuniva uno straordinario numero di opere, frutto di un lungo lavoro di ricerca, valorizzazione e restauro del patrimonio artistico, presentato da Gian Roberto Dall’Acqua e Roberto Longhi; per quest’ultimo, dopo “la lunga dimenticanza dei valori d’arte di Lombardia” era giunto ormai il tempo di rivendicare l’identità e la grandezza di una tradizione che aveva giocato un ruolo decisivo nell’arte. Fortemente promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano, coprodotta da Palazzo Reale e da Skira editore, la mostra di oggi, sempre in questa sede e sempre con lo stesso titolo, ripensa quel progetto secondo gli sviluppi e l’aggiornamento di ricerche e studi sull’argomento, sostenendo, una volta di più, la centralità di Milano e della Lombardia, alle radici della cultura dell’Europa moderna. Viene considerato lo stesso periodo storico considerato dalla mostra del ’58: tutta la signoria dei Visconti, poi degli Sforza, fino all’arrivo dei Francesi, contesto nel quale si inserirà Leonardo da Vinci. La vita di corte diventa quindi la grande protagonista a Palazzo Reale, alla scoperta delle radici delle due famiglie che resero grande Milano. Il percorso si svolge attraverso una serie di tappe, il cui ordine cronologico illustra la progressione degli eventi e la densità della produzione artistica, esplorandone pittura, scultura, oreficeria, ricamo, libri miniati e vetrate. Tra il 1277 e il 1535 le età dell’oro dell’arte lombarda si susseguono, nella storia come in mostra. L’avvento della signoria viscontea a Milano favorì lo sviluppo della città lombarda che già dai tempi degli imperatori aveva affermato la sua egemonia. La definitiva unificazione della Lombardia e la politica di espansione territoriale e militare portarono enormi benefici alla città, nel campo dell’agricoltura, dell’economia, del commercio e delle manifatture tanto che, dal Trecento alla prima metà del Cinquecento, Milano e la sua corte diventano punto di riferimento per l’arte e la cultura, luogo di incontro di artisti, architetti, scienziati e letterati.    Il duca Azzone apre le frontiere a Giotto e Giovanni di Balduccio. Di questo periodo spiccano, tra altri, la Madonna col Bambino del Maestro di Viboldone e le mirabili sculture di Bonino da Campione e le tavole di Giusto de’ Menabuoi. Al volgere del Quattrocento, è il francofilo e intraprendente Gian Galeazzo Visconti il Signore del tardo gotico lombardo. Sono anni di fervida creatività, quelli del grande cantiere del Duomo di Milano e della fastosa corte pavese che attrae artisti di primissimo piano come Gentile da Fabriano e Pisanello. Gli anni in cui la Madonna del Roseto di Michelino da Besozzo – “pittore eccelso tra tutti i pittori del mondo” (come lo definì Giovanni Alcherio) si distingue in tutta la sua luminosa bellezza. Gli sfondi oro, come i celebri Tarocchi di Bonifacio Bembo – inondano di luce anche il lungo regno di Filippo Maria Visconti, seppur segnato dalla crisi del ducato e dalla presa di potere di Francesco Sforza prima e di Galeazzo Maria dopo. Da Pavia a Milano, migra la corte portando con sé nuove maestranze e nuove tendenze: Vincenzo Foppa, Bembo, Zanetto Bugatto, Bergognone. Poi arriveranno Ludovico il Moro (l’ultimo Sforza), i Francesi invasori e Bramante, Leonardo e Bramantino. Passo dopo passo, sala dopo sala, in n un ampio percorso espositivo incontriamo circa duecentocinquanta opere provenienti da importanti musei italiani e stranieri di grandissimi artisti che lavorarono a lungo per le dinastie delle due celebri Casate.                   Un evento espositivo questo, da non perdere, tra le migliori proposte per accogliere visitatori italiano e stranieri che, magari dopo la visita ad Expo, potranno integrare il loro soggiorno anche a Palazzo Reale, per tornare ai loro paesi arricchiti di una maggiore conoscenza sulla storia trascorsa di Milano e gran parte del territorio lombardo.

Palazzo Reale – Piazza Duomo, Milano; fino al 28 Giugno 2015; Orari: lun 14:30-19:30; mar, mer, ven, sab, dom 9:30-19:30;              gio 9:30-22:30; la biglietteria chiude un’ora prima; Info e prenotazioni: Tel. +39 02 54914; Tel. +39 02 884 65230 / 45181;              DSCF3774sito Internet ufficiale: www.viscontisforza.it

Fabio Giuliani

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