Milano ANNI TRENTA L’ARTE E LA CITTA’

| 2 febbraio 2005

Nonostante i grandi nomi del ‘900 presenti in mostra, è il ‘Taxi rosso del veronese Renato Birolli l’opera più innovativa. In catalogo altrettanto innovativo e luminoso troviamo il ‘Ritratto di Nene Nodari’ di Oreste Marini che ha sullo sfondo il lago con una barchetta a vela, simbolo del desiderio di altri lidi, come in effetti sarà della pittrice sua amica. Ma partiamo dall’inizio di questa esposizione che indubbiamente ha come spunti la famosa ‘Italia Anni ‘30’ a Palazzo Reale di un trentennio fa e ‘1933 – Un anno del ‘900 a Milano’, Permanente, mostra-dossier di Antonello Negri. Nello spazio espositivo della Provincia sono presenti, a cura di Elena Pontiggia e Nicoletta Colombo oltre cento opere tra dipinti e sculture a testimoniare la ricchezza di un decennio ricco di tendenze espressive. Si inizia dagli ultimi bagliori del ‘Novecento Italiano’ (già indagato per esteso dalle stesse curatrici in una precedente mostra sempre in questa sede nel 2003) con Sironi, Funi, e Carrà a cui si affiancano le sculture di Messina, Arturo Martini e Marino Marini. Si prosegue con gli italiani a Parigi che sostano a Milano, come Alberto Savinio, De Chirico, Campigli. Si passa al realismo magico di Usellini, quindi ai ‘chiaristi’ dove spiccano Angelo Del Bon con il famoso ‘Schermidore’, Umberto Lilloni con un quadro che si può raccontare, una deliziosa bambina di Ugo Pajetta, il primo Goliardo Padova con soggetto insolito: i giocattoli in lume chiaro, e ancora i giocattoli in un bel Semeghini; quindi al settore d’arte sacra promosso da Edoardo Persico. Si continua con l’ ‘aeropittura’ futurista di Cesare Androni e Bruno Munari e il primo astrattismo italiano raccolto intorno alla Galleria Il Milione di Ghiringhelli con Lucio Fontana, Melotti, Soldati, Reggiani, Veronesi. La seconda metà degli anni Trenta è dominata dall’Espressionismo che nasce con il soggiorno milanese di Guttuso: protagonisti, ancora Birolli, Manzù, Sassu, per terminare con gli esordi di ‘Corrente’, con Morlotti, Cassinari e un autoritratto, ancora ragazzo, di Ernesto Treccani. Il filo conduttore, secondo le curatrici, è il nuovo clima neoromantico come reazione al classicismo degli anni Venti. Ora ci si affida più al sentimento, al lirismo, ai valori spirituali che si manifestano soprattutto attraverso la luce e il colore. Un decennio, dunque, che vale un secolo in cui Milano si pone come protagonista del rinnovamento della pittura italiana. L’opera a nostro avviso più commovente resta la ‘Eva’ di Messina che, con le sensazioni che trasmette del peso del peccato pare avere su di sé tutti gli affanni del mondo.


Al percorso espositivo si affianca una guida breve apposita che permette di vedere le principali opere monumentali dell’epoca, per lo più sconosciute al grande pubblico: ‘Vittoria del Cielo(trasvolata atlantica)’ di Arturo Martini (1934) presso il Comando del 1° Reggimento Aereo di Milano; il grande soffitto con ‘Volo di Vittorie’ di Lucio Fontana in via Valpetrosa (1939); Manzù nella chiesa dell’Università Cattolica; Aldo Carpi in Santa Maria del Suffragio; Melotti nella chiesa di Piazza San Babila; il Cimitero Monumentale, Palazzo di Giustizia, l’Ospedale di Niguarda, Università Bocconi, Palazzo del Popolo d’Italia (ora Palazzo della Stampa con varie opere di Sironi, Carrà, Martini, Funi, Messina). Accompagna la mostra un catalogo Mazzotta (con testi, oltre che delle due curatrici, di Lorella Giudici ed Emanuela Sala) con un’interessante appendice dei principali eventi espositivi dell’epoca (Triennali, Sindacali, Sociali). All’interno delle sale, delle postazioni multimediali consentono una visita virtuale della mostra e una panoramica sugli itinerari cittadini. In simultanea è organizzata una rassegna ‘Cinema Anni Trenta, ieri e oggi’ a cura della Cineteca Italiana, e di Paolo Mereghetti con cadenza settimanale ogni domenica alle ore 11 fino alla fine di Febbraio. Milano Anni Trenta. L’arte e la città Milano, Spazio Oberdan, Viale Vittorio Veneto 2 ; Tel. 02/ 77406300 -6302 fino al 27 Febbraio 2005 Orari : 10-19,30 ; martedì e giovedì fino alle 22 ; lunedì chiuso www. provincia.milano.it/cultura



 

Di: Fabio Giuliani

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