Milano – “A CHI PARLA L’ARTE CONTEMPORANEA ?” – 4° Premio Cramum

| 12 maggio 2016
Premio Cramum 1

“E’ sempre un’emozione conoscere l’esito della votazione! E’ imprevedibile l’esito finale frutto della scelta di 22 persone che votano in modo autonomo e segreto. Sono sicuro che anche Matteo Fato saprà bissare il successo di Daniele Salvalai, Paolo Peroni e Francesca Piovesan che hanno vinto il premio cramum. Cominceremo da subito a lavorare alla grande mostra di Roma e al progetto 2018 al Museo Francesco Messina, perché i grandi risultati anche nell’arte non sono frutto dell’improvvisazione, ma di lavoro di squadra, studio e dedizione.”

Con queste parole Sabino Maria Frassà, Direttore del 4° Premio Cramum, ha inaugurato la mostra internazionale “A chi parla l’arte contemporanea?” da lui curata ed ospitata nel cortile esterno e nella Sala Affreschi di Palazzo Isimbardi, fino a tutto il 2014 sede storica della Provincia di Milano, trasformatasi in Città Metropolitana. Cramum è una parola latina che significa “crema”, “la parte migliore del latte”. Il Premio che porta lo stesso nome, ideato nel 2012 da Andi Kacziba e Sabino Maria Frassà, promosso dalla Fondazione Giorgio Pardi e dall’Associazione omonima con lo scopo di sostenere i migliori giovani in Italia a prescindere dalla provenienza. I 10 finalisti presenti a Palazzo Isimbardi fino al 20 maggio sono al fianco di 10 “maestri” dell’arte contemporanea come Ulla von Brandenburg, Szilárd Cseke, Emilio Isgrò, Andi Kacziba, Lin Ylin, Urs Luthi, Luigi Presicce, Laura de Santillana, Paolo Peroni, Francesca Piovesan.    Per questa Edizione la scelta è caduta su Matteo Fato con la sua opera “Cose Naturali”, che succede quindi ai precedenti vincitori Daniele Salvalai, Paolo Peroni e Francesca Piovesan. L’artista, nato nel 1979 a Pescara, dove vive e lavora, è diplomato in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Urbino, dove è docente dal 2003. Con questo lavoro Fato affronta l’analisi di un “oggetto” che si fa parola, viene scomposto e ricomposto attraverso la sua osservazione per mezzo di vari linguaggi. La pittura è lo spazio che rende reale la “voce” dell’immagine. E’ un tentativo di mettere in scena un allestimento per la pittura. Una natura morta del linguaggio, una cosa naturale della parola. Come annunciato in precedenza dalla Giuria, il vincitore prenderà parte della mostra internazionale “OLTRE ROMA” che si terrà a Palazzo Falconieri di Roma a novembre, curata da Sabino Maria Frassà. Tra gli artisti ci saranno nomi di richiamo come Alberto di Fabio, HH Lim, Franco Mazzucchelli e Magdalena Abakanowicz. Matteo Fato comincia così da subito il percorso di affiancamento e crescita professionale che si concluderà tra due anni con una mostra site-specific personale allo Studio Museo Francesco Messina di Milano. La Giuria era composta dai 10 artisti fuori concorso e da noti esponenti del mondo dell’arte: Leonardo Capano (IULM), Nushin Elahi (giornalista e curatrice dal Sud Africa), Julia Fabényi (direttrice Ludwig Múzeum di Budapest), Ingrid Gentile (curatrice indipendente),Rosa Ghezzi (giornalista), Katie Hill (Università di Oxford) Angela Madesani (IED e Brera), Michela Moro (Rai 5), Adriana Polveroni (giornalista), Iolanda Ratti (Museo del Novecento), Maria Fratelli (Studio Museo Francesco Messina), Renato Rizzo (giornalista), Alba Solaro (giornalista), Nicla Vassallo (Filosofa, Università di Genova), Sabino Maria Frassà (direttore e curatore del Premio) e Alberto Puricelli (socio fondatore Cramum). Partner di questa edizione sono stati: Città Metropolitana di Milano, Comune di Milano, Ludwig Muzeum di Budapest, Edicola Italiana, Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano, Studio Museo Francesco Messina e Istituto Confucio dell’Università degli Studi di Milano. La mostra è corredata da un catalogo a cura di Sabino Maria Frassà, edito da Skira.

Palazzo Isimbardi, Via Vivaio 1, Milano; fino al 20 Maggio 2016; orari: lunedì-venerdì dalle 10 alle 18

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Fabio Giuliani

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