Meeting 2005 DOPO DON GIUSSANI…

| 4 ottobre 2005




Rimini 2005
Dopo Don Giussani che Meeting sarà? 



”…Io lascio queste parole come le ultime che in questo momento possiamo ripetere: appassionato calore, appassionato affetto per quello che l’uomo può fare essere e centrare nella sua storia. Grazie a tutti e arrivederci all’anno venturo.”

La XXVI edizione del Meeting per l’amicizia tra i popoli è partita da qui. Da queste parole che mons.Giussani ha pronunciato intervenendo in collegamento video per salutare i partecipanti a conclusione dell’edizione 2004. Un Meeting atteso, quello che si è svolto a Rimini dal 21 al 27 agosto. Oltre che per i contenuti, per gli ospiti e per gli eventi in programma, l’interesse era rivolto a capire come il popolo del Meeting avrebbe accolto Julian Carron, designato da Mons.Giussani a succedergli quale guida del movimento di Comunione e Liberazione. Un esame al quale il sacerdote spagnolo si è presentato con la consapevolezza di una grande responsabilità e con la certezza di poter contare su una storia il cui solco è stato tracciato nel profondo. Un esame superato alla grande a giudicare dai numeri. Oltre 15mila persone, perlopiù giovani seduti per terra, arrampicati sui gradini, assiepati davanti ai maxi schermi distribuiti in fiera per ascoltare il suo discorso; dieci minuti di applausi, standing-ovation, cori da stadio. Una acclamazione che ha il sapore del riconoscimento; quel prete piccoletto, sulla cinquantina, che si esprime in un italiano ricercato, con l’inflessione tipica dello spagnolo colto, è davvero la guida che Don Giussani ha indicato. Ha parlato dell’uomo, della sua ricerca e del suo bisogno, mai pago, di felicità; ha parlato di inquietudine “benedetta”, di stupore e di curiosità. Con il suo caloroso intervento ha saputo suscitare – e non solo nei giovani – interesse e entusiasmo: “Occorre coraggio per essere all’altezza dei nostri desideri infiniti”. E proprio mentre a Rimini andavano in scena incontri importanti Don Julian ha messo a segno un altro importante risultato: è ricevuto a Roma da Benedetto XVI che, di ritorno da Colonia, ha voluto incontrare i responsabili di Comunione e Liberazione esprimendo la sua vicinanza ed il suo interesse per il cammino del movimento, benedicendo con questa udienza la successione a Don Giussani. Tremila volontari hanno lavorato sodo per realizzare una straordinaria settimana. Oltre settecentocinquantamila presenze in un crescendo di interesse e partecipazione, sedici mostre, quindici spettacoli e più di centocinquanta incontri con personaggi provenienti dai cinque continenti e dalle più diverse esperienze – segno inequivocabile di quanto sia viva e capace di apertura chi ama la libertà.
Il Meeting ha testimoniato che è vivissima, nella realtà, la percezione di un ordine non posto da noi; che è vivissima la presenza di uomini, credenti e non credenti, che – affermando questo – si sentono liberi e difenDono appassionatamente la libertà di tutti; che è acuta l’esigenza di un’opera continua di educazione, genialmente avviata da Don Giussani.
È vivissima, in definitiva, l’esigenza – soprattutto dei giovani, come dimostrato anche nella giornata della gioventù di Colonia – di imparare a usare la ragione, senza inutilmente opporla alla fede. Per questo il titolo della prossima edizione del Meeting per l’amicizia fra i popoli sarà: “La ragione è esigenza di infinito e culmina nel sospiro e nel presentimento che questo infinito si manifesti”.
Anche questo primo Meeting del dopo-Don Giussani ha fatto parlare di sé.

Di: Giacomo Ferrari

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