Meccaniche della Meraviglia
compie vent’anni

| 15 agosto 2023
meccanichedellameraviglia 188

Da vent’anni Albano Morandi porta la meraviglia sul Garda ed in città. L’arte contemporanea approda con quattro mostre a Brescia e tre a Moniga, San Felice e Puegnago del Garda. Uno degli eventi di punta di Bergamo Brescia Capitale italiana della Cultura 2023.

“15Tesori nascosti”: di cosa si tratta e come dialogano con gli spazi della città?

La storia di Meccaniche della Meraviglia ha una strana genesi. In quel periodo stavo lavorando con l’Assessorato alla cultura della Provincia di Brescia e l’allora Presidente Alberto Cavalli, persona sensibile e amante delle arti, mi propose di pensare a un progetto che potesse portare l’arte contemporanea nel vasto territorio della provincia bresciana. Provammo con alcune mostre collettive che potremmo chiamare di avvicinamento al progetto, ma che ancora non avevano un pensiero definito. Solo nel 2003 focalizzai ciò che veramente mi sarebbe piaciuto fare: trovare spazi architettonici con una loro storia, possibilmente di difficile visitabilità o addirittura inaccessibili e chiusi al pubblico. Quindi pensare ad artisti che, a mio insindacabile parere, avessero nel loro lavoro una sensibilità atta al dialogo con quelle architetture in modo da creare una sorta di “Opera Unica” che unisse, agli occhi dello spettatore, opera e luogo. Volevo creare un lavoro che desse al mio essere artista la possibilità di costruire un progetto di “Plastica Sociale”. Da quel giorno in poi ci siamo divertiti a cercare luoghi nascosti o poco conosciuti dove portare installazioni di arte contemporanea che potessero dialogare con gli spazi come se fossero una cosa sola. Per il ventennale i luoghi interessati sono appunto sette: in città, il Museo di Scienze Naturali con un lavoro di Davide Dicorato che dialoga con i reperti di zoologia del museo. Negli splendidi spazi del cinquecentesco Palazzo Averoldi, cinquanta statue in terracotta dell’artista africana Seni Camara dialogano con gli affreschi di Romanino e Lattanzio Gambara. A Palazzo Martinengo Colleoni Renato Calaj espone le proprie opere come se fossero un cantiere di restauro del palazzo stesso. Infine nei giardini del Castello le colossali scimmie in bronzo di Davide Rivalta, riportano alla mente dei bresciani che in quel luogo, fino al 1988, c’era il giardino Zoologico.

Ma veniamo a quanto si è realizzato sul lago di Garda. A San Felice del Benaco è la fotografia a fare da protagonista dell’esibizione “Filò”: dove è collocata?

Già lo scorso anno abbiamo invitato l’artista Valentina Vannicola che, con un progetto biennale di staged-photography,a cura di Aida Biceri, ha coinvolto l’intera comunità. Il titolo del progetto “Filò” fa riferimento agli antichi racconti che si facevano nelle stalle nelle fredde notti invernali. Valentina Vannicola si è trasferita per lunghi periodi a San Felice, studiando le tradizioni e i racconti locali, parlando con le persone e coinvolgendole nel suo progetto. Le fotografie, che sono il risultato di questa straordinaria operazione, sono esposte nella Chiesa adiacente al cimitero storico di San Felice, mentre altre opere, tra cui quelle realizzate lo scorso anno, sono esposte alla Fondazione Cominelli di Cisano. Con il lavoro di Vannicola, il progetto di “Plastica sociale” di Meccaniche della Meraviglia, è passato dalla specificità del sito alla specificità del contesto; il possibile spettatore è stato coinvolto anche come attore e collaboratore della produzione artistica. Oltre al sito fisico si è intrapreso un viaggio verso un sito immateriale che comprende processi sociali, economici e politici, oltre che culturali, instaurando una “prassi artistica collettiva”.

“Chiedi alla ruggine”: qual è l’argomento della ricerca artistica ospitata a Puegnago del Garda?

Nel decennale della fondazione Vittorio Leonesio, Meccaniche della Meraviglia torna a visitare questo luogo magico e utopico. Nel testo in catalogo le curatrici Ilaria Bignotti e Camilla Remondina ci dicono:”Chiedi alla ruggine è un planare di alfabeti e di filamenti, di pipistrelli di tela e sottili polveri che si sono depositate nel tempo sulle tele, è una preghiera silenziosa e potente che respira e si ripete, come un mandala, nelle sale e sui passaggi.” In effetti, Valentina Palazzari, dopo un attento e sensibile sopralluogo negli spazi umili, della stalla e del fienile, di Palazzo “Leonesia” ha immaginato un lavoro che ci porta a scoprire i piccoli grandi misteri che si celano dietro oggetti e materie quotidiani e industriali, in contrasto e allo stesso tempo in armonia con il luogo in cui sono esposti.

Quali “Rinascite” stanno avvenendo nel Parco del Castello di Moniga?

L’opera installativa di Laura Niola porta a Moniga del Garda la memoria del lavoro realizzato lo scorso anno, nel parco dei Campi Flegrei, per Procida Capitale Italiana della Cultura, creando un importante legame con Bergamo Brescia Capitale, di cui Meccaniche della meraviglia è il più importante evento che lega la città capoluogo al Garda. La “semina” delle grandi code di pesce, provenienti dal mediterraneo, tra gli ulivi gardesani segna un’unione tra mare e terra. Possiamo definirla un’opera visionaria nel segno del surrealismo come possibilità di visione fantastica. Con slancio elegante e simmetrico, queste code, ci sottolineano come l’ecosistema e i suoi cicli vitali sono attraversati da un cortocircuito, ”un’accelerazione inattesa che destabilizza la regolarità dei processi. Ecco che i pesci si comportano come vegetali e tentano una perturbante sintesi clorofiliana; oppure essi sono già lapidi, lapidi biologiche conficcate nella terra a memoria di un passato, un tempo di vita trascorso in un altro elemento.”

Mostre (a ingresso gratuito)

Lago di Garda:

Laura Niola, a cura di Franco Riccardo, al Castello di Moniga del Garda dal 21 maggio al 23 luglio

Valentina Vannicola, a cura di Aida Biceri, presso la Chiesetta dell’Ex Cimitero di San Felice del Benaco dal 21 maggio al 23 luglio e alla Fondazione Cominelli dal 21 maggio al 18 giugno

Valentina Palazzari, a cura di Ilaria Bignotti e Camilla Remondina, presso Leonesia dal 21 maggio al 16 luglio

Brescia:

Renato Calaj, a cura di Gabriele Salvaterra, a MO.CA dal 19 maggio al 17 giugno

Seni Awa Camara, a cura di Fondazione Sarenco e TO. Foundation, a Palazzo Averoldi dal 19 maggio al 2 luglio

Davide Dicorato, a cura di Ilaria Bignotti, Melania Massaro e Camilla Remondina, al Museo di Scienze Naturali dal 19 maggio al 25 agosto

Davide Rivalta, a cura di Davide Ferri, in Castello dal 26 maggio al 7 gennaio 2024

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