Mantova 2011 – IL DUBBIO DELLA BELLEZZA

| 15 luglio 2011
Mantova -Giuseppe Matromatteo, Triennale Bovisa

L’esposizione fotografica allestita nelle sale delle Fruttiere di Palazzo Te, inserita nel programma Mantova Creativa, è un vero e proprio libro fotografico, testimonianza di una passione che in quindici anni ha dato vita a una raccolta di altissimo livello.

Pier Luigi Gibelli, chirurgo, è oramai da molti anni impegnato in una ricerca estetica che tuttora lo guida nella sua attività di collezionista. Una raccolta di fotografie, che è andata via via acquisendo i tratti di una vera e propria wunderkammer in cui raccogliere i frutti della sua inesauribile meraviglia, da intendersi come un viaggio nella fotografia del Novecento: dalle avanguardie al Neorealismo, dal Pop fino al Postmoderno. Concezioni estetiche in cui, come affermò Susan Sontag, è possibile «scoprire la bellezza in ciò che ognuno vede ma trascura». Circa cento fotografie, che permetteranno di «catturare il reale», nate dal genio di alcuni artisti indubbiamente noti al grande pubblico: Berenice Abbott, Piergiorgio Branzi, Laurence Demaison, Gilbert Garcin, Max Huber, Mario Lasalandra, Arno Rafael Minkkinen, Ferdinando Scianna, Arthur Tress e tanti altri ancora. La collezione, una «semplice raccolta», dice Gibelli, lascia emergere uno degli aspetti fondamentali della ricerca fotografica nel Novecento: il suo continuo incrocio con altre discipline artistiche, dalla scienza al giornalismo, dalla pubblicità al design. «Il mio collezionismo, sostiene Gibelli, non è utilitarista ma passionale». E come taleè personale, intimo, libero da condizionamenti». Grazie alla molteplicità dei loro significati, le fotografie, in un periodo in cui l’indiscrezione dei media ha sottratto il mistero alla quotidianità, la fotografia mantiene il grande potere di farci stupire annullando la distanza tra sogno e realtà. «Non a caso la fotografia è stata definita la più surrealista tra le arti mimetiche» dice Gibelli. Sono i ritratti e le immagini della natura a prevalere e, anche se i soggetti delle opere sono le forme che acquisisce il visibile, emergono spesso l’ordine e la bellezza delle cose, le cui proporzioni, l’armonia e l’eleganza delle apparenze, sono sempre al centro dell’obiettivo dei fotografi. (Catalogo edito da Contrasto).

Info: Palazzo Te , Viale Te, 19, T 0376365886 – segreteria@centropalazzote.it www.centropalazzote.it

Fotografie dalla collezione Gibelli

Davide Marchi

 

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