Malpensa Aeroporto (VA) – MATTEO PUGLIESE – “SPIRITI OSTINATI”

| 20 marzo 2017
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Titanico scultore contemporaneo

Dall’Aeroporto di Malpensa arrivano e partono decine di voli al giorno con un conseguente afflusso di migliaia di persone da tutto il mondo, essendo uno scalo intercontinentale. Tra imbarchi e sbarchi, attese ai Terminal, ai settori di recupero bagagli, infinito andirivieni alle postazioni taxi e al ferrato “Malpensa Express” da e verso Milano, da qualche tempo è possibile e bello, nei tempi morti, tra un’attesa e l’altra, ammirare anche arte. I dirigenti di SEA, la Società che ha in gestione gli aeroporti in area milanese, offrono questa particolare opportunità al grande pubblico attraverso il progetto “La Porta di Milano”, un unicum nel panorama degli aeroporti mondiali, dove in tempi recenti si sono alternate esposizioni dedicate a grandi maestri quali Fausto Melotti, Marino Marini, Gio Ponti, Giuseppe Pellizza da Volpedo a quelle di autori appartenenti al panorama artistico contemporaneo, quali Helidon Xhixha, Carlo Bernardini ed altri. Ora è il turno di Matteo Pugliese con la mostra dal titolo “Spiriti Ostinati” organizzata in collaborazione con Imago art Gallery di Lugano, in cui possiamo vedere una selezione di cinque opere monumentali, appartenenti alle serie di “Extra Moenia” e dei “Custodi”, che documentano la sua stagione creativa più recente. I primi raffigurano uomini che tentano una dolorosa rinascita attraverso una lotta con una materia-muro che li imprigiona, che impedisce loro di vivere, di crescere, di esprimersi. Di questo ciclo sono esposti l’imponente “Die Mauer” (oltre sei metri di altezza) realizzata nel 2009 per il ventennale della caduta del muro di Berlino e la scultura in alluminio “La Spina”, in cui la figura emergente di un uomo sfila dal muro una lunga spina posta all’altezza del cuore. In risposta alla battaglia esistenziale degli “Extra Moenia” ecco tre “Custodi” (due realizzati in marmo di circa 2,5 metri di altezza e uno in marmo di Carrara dal peso di oltre 2 tonnellate), presenze imponenti e tondeggianti ispirate alle più diverse culture. Sono figure ieratiche dalla solida e rassicurante corporeità e in cui le armi e le corazze diventano la metafora di una raggiunta sicurezza interiore. Pugliese interviene in questa serie stravolgendo le proporzioni e i canoni classici per definire un nuovo stile: corpi possenti e centrati, piedi enormi, visi decisi e sguardi consapevoli. Così li descrive l’autore: “Sono qui ti proteggo…veglio perché non ti venga a mancare il necessario ma soprattutto perché mai ti sia indispensabile il superfluo. Questo ti offro una forza controllata pronta a mettersi in moto. Decisa, non arrogante. Determinata, non violenta. Imponente, non aggressiva. (….) Ascolta il nostro silenzio.” Un vero monito per tutti, dove non contano Nord, Sud, Est, Ovest, come ci dicono i loro costumi, senza distinzioni di razza o colore della pelle; siamo tutti coinvolti dalle opere di questo artista estremamente contemporaneo che usa cuore e mente, allarmati entrambi dalla società in cui vive, come i dimostra il suo modo di scolpire tormentato nelle mani e nei volti dei suoi bronzi. L’Ottocento, in scultura, non ha ancora questa potenza espressiva esistenziale. Alcune note biografiche. Nato a Milano nel 1969, Matteo Pugliese vive per un lungo periodo in Sardegna. Nel luglio del 1995 si laurea in Lettere Moderne alla Statale di Milano con una tesi di critica d’arte. Coltiva da autodidatta la sua passione per la scultura, autofinanziando la sua prima mostra a Milano nel 2001. Da lì a poco inizia il suo percorso artistico professionale con una personale a Brera (Milano) e successivamente a Bruxelles. Durante gli ultimi 15 anni ha tenuto oltre una ventina di personali in prestigiose gallerie di diversi paesi tra cui: Hong Kong, Londra, Bruxelles, New York, St Moritz, Lugano, Roma, Anversa, L’Aja e Milano. I suoi lavori sono presentati alle fiere d’arte nazionali ed internazionali di maggior rilievo tra cui: Hong Kong Art Fair (Hong Kong), ArtFirst (Bologna), Miart (Milano), Arco (Madrid), Fiac ( Parigi), Art Miami (Miami), CI Contemporary Istanbul. È sposato e ha una figlia. Vive e lavora tra Barcellona e Milano. Bellissimo il catalogo proposto, Edizioni Bandecchi e Vivaldi, in collaborazione con Imago Art Gallery, una vera monografia, realizzato in occasione della mostra tenutasi presso lo spazio La Versiliana a Marina di Pietrasanta nell’estate del 2016, contenente anche un importante contributo critico di Philippe Daverio, così come le osservazioni di Alessandra Redaelli, Gabriella Belli, Gino Di Maggio, Luca Beatrice, Maurizio Sciaccaluga. Questa esposizione terminerà il 30 Marzo; scelta, questa, non casuale, in quanto lo stesso giorno avrà inizio “MiArt”, la Fiera d’Arte Moderna e Contemporanea; galleristi, esperti del settore, appassionati in generale, avranno quindi una sorta di “ponte” tra Malpensa e Fieramilanocity, tra una singola presenza ed un insieme di collettività.

Aeroporto di Milano Malpensa, Porta di Milano (Terminal 1); fino al 30 Marzo 2017; Orari: dalle 8 alle 22; Ingresso libero;   Informazioni: Tel. 02 232323

Fabio Giuliani

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