Lugano (Svizzera-Canton Ticino) – “SURREALISMO SVIZZERA”

| 30 aprile 2019
Surrealismo Svizzera 1

61 artisti per illustrarlo

Surrealismo Svizzera 2

Origine del termine da Apollinaire, poi il “Manifesto”….

“Surrealismo”, sostantivo maschile. Puro automatismo psichico attraverso cui si intende esprimere sia verbalmente, sia con la scrittura, sia in qualsiasi altro modo, il vero funzionamento della mente. E’ il dettato del pensiero, in assenza di qualsiasi controllo esercitato dalla ragione, al di là di ogni preoccupazione estetica e morale.” (André Breton)

Muovendo dalla domanda “esiste un Surrealismo svizzero?” il Museo d’arte della Svizzera italiana (MASI), collocato all’interno del complesso del LAC Lugano Arte e Cultura, e l’Aargauer Kunsthaus si confrontano in modo approfondito con il tema del Surrealismo in Svizzera, un capitolo importante della storia dell’arte nazionale. Le due sedi espositive hanno quindi congiuntamente ideato una nuova grande retrospettiva caratterizzata da due allestimenti differenti: Il primo, ospitato ad Aarau (1 Settembre 2018-2 Gennaio 2019) si era concentrato non solo sul Surrealismo storico ma presentava anche l’influenza che esso ha avuto sull’arte contemporanea. L’attuale rassegna a Lugano si focalizza unicamente sulle manifestazioni storiche del Surrealismo fino alla fine degli anni Cinquanta ed è curato dal Direttore del museo Tobia Bezzola con Francesca Benini, collaboratrice scientifica del MASI. Ma torniamo un attimo indietro… Il “Surrealismo” nasce a Parigi a metà degli anni venti attorno alla figura di André Breton e in Svizzera ha un interessante sviluppo autonomo. Durante gli anni tra le Guerre mondiali, caratterizzati ovunque in Europa da un contesto politico e sociale conservatore, il movimento diventa un rifugio per gli artisti progressisti. A differenza di altri movimenti di avanguardia, caratterizzati dal suffisso “ismi” del XX secolo, come ad esempio il Cubismo o l’Espressionismo, il Surrealismo non si distingue attraverso determinate caratteristiche formali e stilistiche ma piuttosto per un’attitudine, un approccio alla vita e all’arte che accomuna i suoi interpreti. I surrealisti s’interessano all’universo interiore dell’uomo, all’inconscio e al caso, incentrando la loro ricerca su tematiche quali il sogno, le angosce, le fantasie, le ossessioni, la sessualità, giungendo a forme e creazioni del tutto nuove. Proprio il legame tra gli artisti svizzeri a Parigi e quelli attivi in patria favorisce la diffusione e lo sviluppo delle idee surrealiste anche in Svizzera e promuove la creazione di gruppi progressisti, come “Gruppe 33”, del quale erano membri, tra gli altri, Otto Abt, Walter Bodmer, Walter Kurt Wiemken e Meret Oppenheim; o “Allianz. Vereinigung moderner Schweizer Künstler” (1937), al quale aderirono anche Ernst Maass, Leo Leuppi e Hans Erni. Il percorso espositivo al MASI è costituito da un centinaio di opere e si apre con uno sguardo generale al contesto e allo sviluppo del movimento surrealista attraverso una significativa scelta di documenti e disegni. Incontriamo i più importanti rappresentanti svizzeri del Surrealismo, cominciando dai due imprescindibili precursori, Hans Arp e Paul Klee; quindi sono considerati tutti i principali artisti della Confederazione che hanno influenzato il Surrealismo, sia come membri effettivi del movimento parigino (Alberto Giacometti, Serge Brignoni, Gérard Vulliamy, Kurt Seligmann e Meret Oppenheim) sia come portavoce della nuova arte in Svizzera, come ad esempio Max von Moos, Walter Johannes Moeschlin, Werner Schaad, Otto Tschumi, Walter Kurt Wiemken.                  Una pubblicazione riccamente illustrata accompagna il progetto espositivo; oltre a fungere da catalogo, viene considerato il manuale del Surrealismo svizzero per eccellenza. Il volume bilingue (italiano-tedesco), edito da Snoeck, comprende infatti importanti contributi degli storici dell’arte Peter Fischer, Stephan E. Hauser, Julia Schallberger e Hans-Peter Wittwer e raccoglie le biografie di tutti gli artisti considerati. Questo evento espositivo è stata reso possibile grazie alla collaborazione dei principali musei svizzeri, tra cui il Kunsthaus di Zurigo, il Zentrum Paul Klee, il Kunstmuseum di Basilea, il Kunstmuseum di Berna e molti altri, e al sostegno di importanti collezionisti privati in Svizzera e all’estero. Fondamentale contributo ha offerto, come di consueto, il Credit Suisse. Oltre alle consuete visite guidate gratuite che si svolgono ogni domenica alle ore 13 sono previste per tutta la durata della mostra numerose attività di mediazione culturale volte a favorire la fruizione da parte del pubblico e a trasformare la visita in un’esperienza arricchente ed emozionante.               Il programma è disponibile sul sito www.edu.luganolac.ch .                                                                                                                                          Alla fine, devo dire, una ricognizione esemplare sul Surrealismo a Parigi, sul clima culturale nella Svizzera degli anni Trenta, sugli sviluppi e momenti culminanti del Surrealismo in Svizzera dal 1929 al 1940, sul Surrealismo e “Surrealismi” in Svizzera dal 1940, come dai saggi sopra citati. Ma attualmente al MASI, oltre alla presente mostra, è in corso l’esposizione alla collezione della Fondazione Keller, disseminata nelle pinacoteche del territorio elvetico e qui riunita: opere del XIX e XX secolo in collaborazione con il Museo Nazionale Svizzero di Zurigo e l’Ufficio Federale della Cultura. Il giro della Svizzera in un paio d’ore in ammirazione di capolavori, fra cui opere di Hodler, Segantini, Giacometti. Ma di questa parleremo in modo più ampio prossimamente.                                                                               Ma non finisce qui: come ogni primavera, presso lo Spazio – 1, adiacente al LAC, sede della Collezione permanente Giancarlo e Danna Olgati, vediamo un nuovo allestimento ispirato alla poetessa americana Emily Dickinson dal titolo “Nature is What we See” (La Natura è quello che Noi vediamo) con una trentina di artisti.

LAC Lugano Arte Cultura; Piazza Bernardino Luini 6, Milano; fino al 16 Giugno 2019; orari: martedì-domenica 10-18;  giovedì fino alle 20; apertura straordinaria 10 Giugno 2019; Tel. +41 058 866 42 40; www.masilugano.ch

Fabio Giuliani

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