Lugano (Svizzera, Canton Ticino): HANS RICHTER

| 3 ottobre 2014
Richter 1

Il ritmo dell’avanguardia

Il Museo d’Arte Lugano dedica un’ampia retrospettiva all’artista tedesco Hans Richter. Ricca di quasi 200 opere tra pitture, disegni, fotografie, film, libri e riviste,   la mostra – organizzata dal County Museum di Los Angeles e dal Centre Pompidou di Metz, in collaborazione con il Museo d’Arte Lugano – rappresenta un’occasione unica per riscoprire l’opera di questa importante figura dell’arte del XX secolo che ha trascorso gran parte dei suoi ultimi venti anni di vita a Locarno e di cui il Museo Cantonale d’Arte conserva alcune opere capitali, tra di esse la versione originale del grande rotolo “Rhythmus 23”. La lunga e movimentata esistenza di Richter è strettamente intrecciata alle vicende storiche e artistiche del secolo scorso che lo hanno visto collaborare e dialogare con alcuni tra i principali esponenti dell’arte di quel tempo, da Marcel Duchamp a Kazimir Malevič, da Theo van Doesburg a Kurt Schwitters, da Max Ernst a Sergej Ejzenštejn. Costretto a rifugiarsi negli Stati Uniti dopo l’avvento del nazismo, nel dopoguerra egli è diventato, grazie alla sua attività di insegnante, un punto di riferimento per la nascita del cinema indipendente americano e, attraverso libri e mostre, ha contribuito in maniera decisiva a scrivere la storia delle avanguardie del primo Novecento. L’attuale percorso espositivo, distribuito secondo un ordine cronologico attorno alle fasi principali che segnano l’avventura artistica di Richter, comprende anche opere di altri importanti protagonisti di valore internazionale del Novecento quali Arp, Eggeling, Janco, Jawlensky, van Doesbourg, Moholy Nagy, Man Ray, offrendo quindi l’opportunità di ripercorrere alcune delle esperienze fondamentali che hanno segnato la storia dei rapporti tra pittura e cinema nel secolo scorso.  Questa iniziativa, a cura di Elio Schenini (conservatore Museo Cantonale d’Arte, Lugano) e Timothy Benson (curatore Rifkind Center, LACMA, Los Angeles) rappresenta inoltre una ulteriore tappa nel percorso verso il nuovo centro culturale LAC (Lugano Arte e Cultura) la cui apertura è prevista tra circa un anno, a Settembre 2015, che sarà costituito dalla fusione dei patrimoni artistici del Museo d’Arte Lugano e del Museo Cantonale d’Arte, già oggi uniti sotto un’unica direzione, per diventare un importante centro espositivo a livello europeo.                                                                                                                                                          Alcune note biografiche. Hans Richter (Berlino 1888-Minusio, 1976) fu regista, teorico cinematografico ed uno dei massimi sperimentatori di estetica cinematografica. Partito da esperienze pittoriche di orientamento astratto, dedicò le sue ricerche fin dall’inizio all’esigenza di articolare lo spazio figurativo in un movimento che uscisse dai limiti del quadro tradizionale.    Dopo i tentativi con i rotoli dipinti, di derivazione cinese, il passaggio al cinema divenne necessario. Nacquero così i cortometraggi “Rythm 21”, del 1921; “Rythm 23”, del 1923; “Rythm 25”, del 1925 e “Filmstudie” (Studio di un film, del 1926), esperimenti di composizione di oggetti in movimento che Richter successivamente riprese inserendovi un contenuto sociale in “Inflation” (Inflazione, del 1928) e squisitamente satirico nel famoso “Vormittagsspuk” (Fantasmi del mattino, del 1928). Trasferitosi negli Stati Uniti nel 1940, presentò nel 1947 il suggestivo “Dreams That Money Can Buy” (“I sogni che il denaro può comprare”), lungometraggio in sei episodi di ispirazione freudiana ideati da celebri artisti di avanguardia come Fernand Léger, Marcel Duchamp, Max Ernst, Alexander Calder e Man Ray. Nel 1957 presentò inoltre “8 x 8”, brillante gioco di variazioni sul tema degli scacchi.

Museo d’Arte Lugano, Riva Caccia 5, Lugano; Fino al 23 novembre 2014; orari: martedì-domenica 10-18, venerdì 10-21                                                                           Info: Tel. +41 (0)58 866 7214; sito Internet: www.mda.lugano.ch

Fabio Giuliani

 

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