LONATO: I FIORI DI MICHELA PAPA

| 6 luglio 2008
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Si definisce una ragazza romantica e amante della natura la giovane e promettente pittrice di Lonato Michela Papa. Ecco il risultato di una divertente chiacchierata tra donne davanti a una bibita ristoratrice in un caldo pomeriggio di giugno, a due passi dal Lago.

Michela come ti sei avvicinata all’universo artistico?

Fin da piccola il mio passatempo preferito era disegnare; crescendo la passione per questa forma espressiva aumentava ed ho capito così che quella era la strada giusta da percorrere. Tuttavia, nonostante la giovane età, ero pienamente consapevole di intraprendere un cammino non facile, ma ci dovevo provare! Del resto dipingere è la cosa che mi fa star bene e questo è quello che più conta per me!

C’è qualcuno in famiglia che ti ha spinto in tal senso?
Diciamo che c’erano correnti favorevoli ed altre un po’ avverse che col tempo per fortuna si sono ammorbidite! Sicuramente mia madre era quella che mi appoggiava di più e mi incoraggiava a fare ciò che mi piaceva al meglio! Hai compiuto studi artistici? Quali? Ho frequentato la LABA, la Libera Accademia di Belle Arti di Brescia, dove seguivo il corso di decorazione e, grazie ai miei insegnanti, non solo ho affinato le mie conoscenze della pittura, ma ho conosciuto altre espressioni artistiche, come il mosaico e l’incisione. Ho concluso da poco una mostra a Brescia, presso la galleria della Fondazione Dolci, dove ho potuto esporre essendomi classificata tra le finaliste del concorso per la Giovane Arte bresciana. Nel 2005 mi sono classificata al primo posto ex aequo con uno scultore ai Percorsi d’Arte organizzati dal comune di Desenzano.

C’è qualcuno che consideri tuo maestro in maniera particolare?
Oltre ai professori che mi hanno seguito in accademia, sicuramente l’artista che più mi ha affascinata è Georgia O’Keefe: ha dipinto fiori grandissimi per costringere la gente a prendersi il tempo di osservarli: semplicemente fantastici!

A chi o a che cosa ti ispiri quando dipingi?
Alle bellezze che si trovano in natura prevalentemente. Anche se spesso si cerca il soggetto alternativo, per me basta osservare le infinite sfumature di un fiore per esserne affascinati e rapiti.

Come descriveresti il tuo stile pittorico?
Direi iperrealista. Tra l’altro mi è anche capitato che scambiassero i miei quadri per delle fotografie!

Ho notato che ami molto rappresentare fiori…Ne deduco quindi che sei una ragazza romantica e amante della natura…
Sì, entrambe la cose. Mi piacerebbe che anche il resto della gente riscoprisse i piaceri che può dare la natura; siamo tutti presi dalla vita frenetica e vorrei che guardando i miei quadri qualcuno si fermasse e pensasse per un attimo a quali meraviglie la natura ci offre e che noi per mancanza di tempo non possiamo goderne fino in fondo. Insomma guardiamo ma non osserviamo con attenzione mentre dovremmo liberarci degli sguardi distratti e osservare le cose con gli occhi di un bambino che vede per la prima volta ciò che lo circonda, e si meraviglia. Dimenticandoci di assaporare questi piccoli piaceri, prima o poi ci renderemo conto che abbiamo perso mille altri piccoli piaceri che però avrebbero reso le nostre giornate più ricche di emozioni.

Oltre ai fiori quali sono i tuoi soggetti preferiti?
I volti che mi danno emozione.

E ora che cosa dobbiamo aspettarci da Michela Papa? Nuove mostre all’orizzonte?
Per il momento ho deciso di dedicarmi alla tesi e poi…ancora tanta, tantissima arte!

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