Lombardia IL LATTE CRUDO FA BENE… E FA DEL BENE

| 14 luglio 2009

Ammonta ad oltre 20 mila euro il contributo raccolto dalle aziende associate al Consorzio Tutela Latte Crudo durante l’ultima maratona di Telethon 2009: uno sforzo considerevole per una realtà produttiva che ha messo a punto nuove strategie per crescere e consolidare le sue posizioni. Il Consorzio Tutela Latte Crudo vuole crescere ma non dimentica la solidarietà anche in un momento di notevole difficoltà economica per le imprese del settore. E la prova arriva dal contributo di oltre 20 mila euro che le aziende associate hanno raccolto durante l’ultima maratona di Telethon. A dicembre, infatti, le aziende aderenti all’iniziativa si erano impegnate a devolvere all’iniziativa l’incasso di una bottiglia su tre di latte venduta: e nei giorni scorsi il presidente dell’Uildm, Marco Rasconi, ha voluto pubblicamente ringraziare 130 aziende agricole per il loro impegno nel corso di un incontro ospitato a Milano dall’assessore all’agricoltura di Regione Lombardia, Luca Daniel Ferrazzi. La cerimonia, alla quale hanno partecipato anche Emilio Paleari Henssler e Giuseppe Invernizzi, rispettivamente presidente e segretario del Consorzio Tutela Latte Crudo, è stata anche l’occasione per presentare numeri e programmi di un organismo che associa oltre 200 produttori su tutto il territorio nazionale, l’80% dei quali lombardi, e che ha in programma una serie di iniziative per aumentare la conoscenza e la diffusione del “crudo”, un prodotto che ha trovato particolare diffusione proprio in Lombardia come forma di integrazione al reddito delle aziende agricole produttrici di late. Ferrazzi a questo proposito ha ricordato che sul territorio regionale sono oggi attivi circa 500 distributori, pari ad un terzo del totale presente in Italia. In questo quadro, il Consorzio Tutela Latte Crudo intende spingere per aumentare non solo i consumi, ma soprattutto la fidelizzazione dei consumatori: va in questo senso l’idea di riconoscere ad esempio uno sconto fedeltà a quei consumatori che effettueranno acquisti prepagati (e che quindi potrebbero pagare un litro di latte crudo 0,79 eurocent invece del tradizionale euro); Henssler ed Invernizzi hanno inoltre presentato, durante l’incontro milanese, anche un opuscolo che punta a spiegare meglio ai consumatori non solo le caratteristiche qualitative del latte crudo ed il suo corretto utilizzo, ma anche i risparmi energetici e per l’ambiente che questa modalità produttiva consente. “In Lombardia siamo riusciti a creare negli anni un sistema che garantisce al consumatore la vendita di latte crudo di altissimo livello igienico – sanitario, grazie alla attività del SATA (servizio assistenza tecnica allevamenti) di formazione e di consulenza, ed alle migliaia di interventi in stalla e controlli effettuati ogni anno dai nostri tecnici – ha detto l’assessore Ferrazzi-. Un primato che rivendichiamo avendo creduto per primi a questa opportunità e avendola supportata con un sistema di ricerca, prevenzione e informazione assolutamente all’avanguardia. La distribuzione del latte crudo quindi, oggi più che mai, va quindi salutata come un’opportunità interessante dal punto di vista economico per le aziende così come per il consumatore”.

Di: Claudio Andrizzi

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