Limone: la limonaia del Castel

| 8 luglio 2015
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Situata nel centro storico di Limone, addossata alle pareti di roccia del monte Sughera, la Limonaia del Castel è uno di più antichi e caratteristici giardini d’agrumi del Garda.

Di origine settecentesca, documentata nel catasto napoleonico del 1817, è stata recuperata e adibita a museo. L’introduzione sul Garda della coltivazione dei limoni è attribuibile ai frati del convento di san Francesco di Gargnano che nel sec. XIII la importarono dalla Riviera genovese. Limone divenne la plaga di produzione d’agrumi a carattere commerciale più settentrionale al mondo e i suoi frutti furono recapitati sulle tavole di Germania, Polonia e Russia, garantendo lavoro in loco e notevoli profitti per i possidenti fino alla crisi di fine Ottocento, causata prima dalla malattia delle piante e poi dalla concorrenza dei limoni delle regioni meridionali a seguito dell’unificazione italiana . Per proteggere piante e frutti dagli occasionali freddi invernali, a partire dal sec. XVII si costruirono le prime limonaie, con muraglie, pilastri, scale, portali, travi su cui, da novembre a marzo, si fissavano assi e vetrate. Ma la Grande Guerra, con la requisizione dei materiali di copertura dei giardini, e il freddo eccezionale dell’inverno 1928-29 infersero il colpo di grazia a un’economia già agonizzante.

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