L’EVOLUZIONE DEL TURISMO DA ATTIVITA’ SEMPLICE A NEOINDUSTRIA SISTEMICA

| 28 settembre 2012
NicoManestrini3 INT

E’ necessario creare una nuova cultura industriale e sistemica del turismo, ridefinendo ruoli, funzioni e governance del sistemalocale imprenditoriale, le imprese innovative in questo settore richiedono oggi un grado superiore di managerialità e di specializzazione. Comunemente quando si parla di turismo si pensa solo al comparto alberghiero e si tralascia tutto il resto, ma le attività turistiche costituiscono un sistema complesso a causa della varietà delle organizzazioni e dei soggetti coinvolti, delle differenti connessioni tra essi e della variabilità di tali connessioni e ruoli assunti dagli elementi del sistema stesso, ma soprattutto per la varietà crescente dei servizi domandati. Una complessità che da una parte produce conflittualità strutturali e diseconomie diffuse, ma dall’altra apre nuove opportunità di offerta, nuovi bisogni “di vacanza” e nuovi canali di erogazione. Opportunità che vanno analizzate sia a livello macro che a livello micro, ossia di sistema locale territoriale, dato che proprio nel contesto sistemico locale vanno trovate le forme appropriate per fronteggiare l’ipercompetizione generata da evoluti fenomeni di globalizzazione emergenti anche in giovani industrie di servizio come il turismo. Attualmente il turismo è in una fase di transizione, con
un continuo rimodellarsi delle posizioni dei singoli elementi del sistema in una prospettiva di re-industrializzazione postfordista dei sistemi locali di produzione dei servizi turistici. Le aree geografiche vedono trasformato il proprio ruolo per la cresciuta interdipendenza, la complessità di erogazione e la continua evoluzione competitiva nonché per l’evoluzione della domanda turistica. L’Italia e nello specifico il Garda hanno la fortuna di essere luoghi ricchi di storia, cultura e tradizioni, hanno un’ identità forte che purtroppo si sta perdendo a causa della tendenza a globalizzare ed a causa della mancanza di coordinamento imprenditoriale ed istituzionale. Nei primi 8 mesi del 2012 il fatturato creato dall’industria turistica è calato a livello nazionale del 10% circa a causa della forte crisi economica e del maltempo di primavera che ha creato un blocco della domanda. Il turismo rappresenta una delle principali neoindustrie del nostro
secolo, anche se nell’economia italiana è considerato ancora oggi un settore marginale, nonostante raggiunga 120 miliardi di fatturato, pari al 12% del PIL nazionale. La consistenza del business turistico italiano balza sopra al 20% del PIL se si comprende anche l’indotto turistico cioè la spesa che il turista sostiene sul territorio durante la vacanza, spesa per food, attività ricreative, manufatti made in Italy. Inoltre non va dimenticato ilfatturato derivante dagli investimenti infrastrutturali effettuati dalle imprese in beni capitali nonché le spese sostenute dalle autorità governative. Il settore turistico è trainante anche per il settore agricolo e manifatturiero per la domanda di prodotti tipici food e non food, per questo è necessaria una riqualificazione del territorio e una nuova governance di sistema.

Nicoletta Manestrini

Presidente della Strada dei Vini e dei Sapori del Garda

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