L’evoluzione del settore biotecnologico e sanitario

| 17 gennaio 2015
diritto-farmaceutico-e-delle-biotecnologie

 

Il settore delle biotecnologie per la salute è sempre più caratterizzato da innovazione, grande competenza e sostenibilità, non solo all’estero, ma anche e soprattutto in Italia. Se ne è parlato proprio pochi giorni fa presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, grazie a un meeting promosso da Altems, l’Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari, e Cerimas, il Centro di Ricerche e Studi in Management Sanitario.

 

Ad intervenire, Claudio de Vincenti (Mise), Luca Pani (Aifa), Walter Ricciardi (Iss), Stefano Raimondi (Assobiomedica). Scopo del congresso, intitolato “Le biotecnologie per la salute: innovazione, competenze e sostenibilità”, è stato l’approfondimento di come appunto le biotecnologie sanitarie si stiano sviluppando nel Bel Paese, creando reali opportunità di lavoro per i più giovani, neolaureati o magari appena usciti da un master come quello in management sanitario, atto a formare una delle figure professionali più importanti dell’ambito sanitario, poiché unisce innovazione, ricerca e gestione economica dei servizi.

 

Come ha infatti spiegato il Prof. Americo Cicchetti, Direttore dell’alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitare della Facoltà di Economia della Cattolica, quello delle biotecnologie rappresenta in Italia un settore di ampio interesse per molti investitori, che ricerca quindi giovani che siano altamente professionali e competenti, con tutto il know how teorico e pratico necessario a lavorare in questo settore così innovativo del campo sanitario.

 

Si tratta infatti di un panorama lavorativo caratterizzato da nuovi modelli di business e da realtà particolarmente dinamiche e avveniristiche, in continuo rivoluzionamento. Un aggiornamento costante è assolutamente fondamentale all’interno del settore delle biotecnologie, sia per quanto riguarda la parte tecnico-scientifica, sia per quella manageriale.

 

L’incontro è stato aperto dal Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia “A. Gemelli” Rocco Bellantone e del Direttore dell’Istituto di Istologia e Embriologia e Coordinatore del Corso di Laurea Biotecnologie Sanitarie dell’Università Cattolica Gigliola Sica. Che la crisi economica stia dilagando in Italia si sa e pare impossibile ci possano essere settori non colpiti, ma questo è proprio il caso delle biotecnologie, comparto trainante nel panorama industriale ed economico nazionale, grazie al suo dinamismo, in grado di produrre posti di lavoro e raggiungere ottimi risultati economici.

 

E i dati in merito parlano chiaro: secondo il rapporto di BioinItaly, che è stato predisposto da ASSOBIOTEC nel 2014, ad oggi in Italia si contano oltre 400 aziende impegnate in attività di Ricerca e Sviluppo nel campo delle biotecnologie, superando i 7 miliardi di euro di fatturato complessivo. E si tratta di investimenti in crescita costante, data l’estrema innovazione che questo settore rappresenta e la possibilità di una reale competitività sul mercato. Solo nel 2013 è stato superato il miliardo e mezzo di investimenti e il numero di start-up biotecnologiche costituiva il 2,5% del totale delle nuove imprese registrate quell’anno in Italia.

 

Si tratta inoltre di un settore che non si sviluppa solo sul piano territoriale e nazionale, ma anche internazionale, creando interessanti possibilità di collaborazione e di investimento, non solo da un punto di vista meramente lavorativo, ma anche sociale e culturale. La tavola rotonda conclusiva della conferenza presso l’università Cattolica si è poi incentrata sul tema de “La sfida dell’innovazione: talenti ed eccellenza nel settore delle biotecnologie per la salute”.

 

A confrontarsi sono stati rappresentati istituzionali come il Prof. Claudio De Vincenti, Vice Ministro del Ministero dello Sviluppo Economico, il Prof. Walter Ricciardi, Commissario dell’Istituto Superiore di Sanità, il Dottor Stefano Rimondi, Presidente Assobiomedica e moltissimi rappresentati del mondo dell’industria e della finanza, a sottolineare come si tratti di un settore molto appetibile per gli investitori, offrendo una reale possibilità al mondo della sanità di rialzarsi dopo questo lungo periodo di crisi, dando però finalmente spazio ai più giovani, incentivando un ambiente dinamico e innovativo come quello delle biotecnologie si propone di essere.

Tags: , , ,

Commenti

Salvato in: ATTUALITA', Salute
×