LEGGE DI STABILITA’: IL PRESIDENTE della Provincia di Brescia MOTTINELLI INCONTRA I PARLAMENTARI BRESCIANI

| 10 novembre 2014
provincia di bs

Un incontro positivo quello che si è svolto il 10 novembre  a Palazzo Broletto tra il Presidente della Provincia di Brescia, Pier Luigi Mottinelli e i Parlamentari bresciani Guido Galperti, Luigi Lacquaniti e Miriam Cominelli. Un tavolo per chiedere il necessario supporto affinché le funzioni delegate alle Province possano essere svolte con le risorse necessarie.

“Secondo il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi – ha subito chiarito il Presidente – il taglio da un miliardo alle Province è alla portata degli Enti, ma secondo l’Unione Province Lombarde noi abbiamo già fatto il possibile negli ultimi anni, riducendo spese e investimenti.”

Nel ricordare che i tagli subiti dalla Provincia di Brescia ammontano a 39, 5 milioni circa nel 2014 per arrivare il prossimo anno, secondo una stima basata sul Disegno di Legge di Stabilità, a 60, 5 milioni, fino a vedere nel 2017 una cifra che si aggira intorno ai 102, 5 milioni, il Presidente Mottinelli ha chiesto ai Parlamentari  di trasmettere al Governo le condizioni in cui sta operando la Provincia di Brescia.

“Le funzioni previste dalla Legge riguardano l’Ambiente, il Territorio, la Viabilità e l’Edilizia Scolastica. Regione Lombardia sembra orientata a mantere in capo alla Provincia le funzioni delegate, ma come possiamo prendere questo impegno senza fondi? Possiamo certamente mettere in campo una serie di azioni – prosegue Mottinelli – penso alla gestione associata dei servizi per conto dei Comuni (convenzioni per quanto riguarda Polizia Locale, Servizi Informatici),  possiamo diventare stazione appaltante, acquirente unico  e di progettazione, possiamo erogare una serie di servizi insomma, attraverso fondi comunitari. Ma per fare questo bisogna che ci diano la possibilità di continuare a esistere!”.

La Provincia di Brescia, ha ricordato il Presidente ai Parlamentari presenti, ha oggi un debito di 425 milioni, su cui gravano anche 144 milioni riferiti a finanza derivata. “Se le Province devono svolgere le funzioni delegate, permetteteci almeno di trovare una via di credito agevolato, di avere la possibilità di rinegoziare i mutui, che pesano per quasi 28 milioni di euro.”

Mottinelli ha sottolineato poi che se da una parte il Premier Renzi ha parlato della possibilità per il personale in esubero di essere trasferito in sedi statali, dall’altra c’è l’intenzione del Presidente di fare il possibile perché ciò non accada: “I nostri dipendenti non sono bussolotti che si spostano a seconda delle necessità. Stiamo parlando di persone, che hanno una storia, una famiglia, che vanno tutelate, che devono essere valorizzate per le loro capacità e competenze professionali.”

E il Presidente ha chiare anche alcune azioni che potrebbero portare a  ulteriori risparmi per la Provincia: rivedere la logica dei trasporti, in modo da sfruttare la metropolitana: non più tutte le corriere che arrivano in stazione, ma magari diverse tappe in prossimità delle fermate della metropolitana, in modo che ci sia meno traffico verso la città, un risparmio a livello trasportistico, unito magari, come sta già facendo la Provincia di Pavia, a una riduzione del numero di giorni per le scuole superiori; 5 giorni al posto di 6, che consentirebbero di risparmiare anche a livello di riscaldamento degli edifici. Inoltre il Presidente ha intenzione di eliminare tutti gli affitti passivi e far tornare gli uffici Provinciali nelle vecchie sedi. Solo il Cristal Palace pesa sul bilancio dell’Ente per oltre 400mila euro annui. “Va bene fare i sacrifici – chiosa Mottinelli – ma che Stato e Regione ci mettano nelle condizioni di poter comunque lavorare per garantire servizi ai cittadini”.

Brescia è la prima Provincia italiana per estensione e demografia, i territori non sono solo le città metropolitane, ma anche Brescia, Bergamo, Cremona, Mantova. “Anche le Province sono territori abitati da cittadini che richiedono servizi e attenzione”.

L’On. Guido Galperti, insieme con i parlamentari presenti, è stato chiaro: “E’ importante mantenere  le deleghe regionali, altrimenti assistiamo a una contraddizione tra Stato e Regione che non giova di certo a Province e Comuni. E’ evidente che non possiamo portare a casa le deleghe senza avere i fondi, ma penso anche che la Regione sia in grado di risparmiare in qualche settore, come ad esempio quello della sanità privata. E’ facile per la Regione dire “non abbiamo soldi”, basterebbe saperli risparmiare! Con i 30 milioni tenuti a mano per il referendum sull’indipendenza la Provincia di Brescia potrebbe fare molto per il suo territorio.

 

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