La Via dello Zafferano dal Garda alla Franciacorta

| 17 aprile 2018
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Successo nel bresciano per la pregiata spezia tanto amata in Lombardia

Nelle terre bresciane, dal Garda alla Franciacorta fino alle valli, è nata una rete di una ventina di piccoli coltivatori di Zafferano che punta al confronto per identificare procedure e tecniche finalizzate al raggiungimento di elevati standard qualitativi. La presentazione ufficiale a maggio a Franciacorta in Fiore, la celebre manifestazione floreale che quest’anno giunge alla ventesima edizione.

Sperimentazione e innovazione caratterizzano questo gruppo che crede nella condivisione di informazioni e risultati per una crescita e costante miglioramento.A seguito di un’intervista sul Giornale di Brescia a Raffaella Visconti, produttrice di Zafferano a Desenzano del Garda, in cui dichiarava di voler creare un gruppo di piccoli produttori per far fronte alle richieste di mercato e per promuovere insieme un marchio di qualità, In pochi giorni, a partire da autunno 2017 si è creata una vera e propria rete formata da una ventina di piccoli produttori sparsi in tutta la provincia di Brescia e anche oltre. Il primo incontro ufficiale si è tenuto a Edolo in occasione del tavolo tecnico sullo zafferano presso UNIMONT università della Montagna sede distaccata della facoltà di agraria dell’università di Milano in gennaio 2018. In aprile Coldiretti Brescia ha voluto supportare il gruppo nascente offrendo una giornata formativa per identificare le problematiche fiscali, economiche e organizzative. In seguito a vari confronti e dibattiti in chat oltre ad incontri in piccoli gruppi di lavoro, si è valutato di creare un protocollo di qualità condiviso per garantire al consumatore finale una qualità di coltura e lavorazione che identifica il gruppo di aziende. Data la vasta dimensione territoriale si è valutato di mantenere le identità aziendali e geografiche dei singoli produttori. Già nel 2016 è nato il marchio Zafferano di Desenzano che è andato ad aggiungersi al già noto Zafferano di Pozzolengo. Il progetto tutto Lombardo parte dalla provincia di Brescia e comprende Garda, Franciacorta, Valcamonica, Valsabbia e Valtrompia arrivando fino alle valli Bergamasche. La sezione numericamente più significativa è quella gardesana che si presenta sul mercato con una precisa identità geografica da abbinare ai nomi delle singole realtà. Sul Garda nasce dunque un’associazione, legata al marchio “Zafferano del Garda” a cui aderiscono per il momento 5 aziende agricole a regime (3 delle quali condotte da donne) a Desenzano, Lonato, Padenghe e Gargnano e 6 altre piccole realtà sperimentali a cura di giovani nei paesi di Tremosine, Lonato, Soiano, Manerba, Moniga e Peschiera. Proposte specifiche sono in fase di elaborazione per le altre realtà geografiche, Franciacorta, Vallecamonica, Valtrompia e Pianura (4 aziende agricole e 5 sperimentazioni oltre 2 aziende in altre regioni). La rete d’aziende, al di là delle divisioni geografiche, sta lavorando al protocollo d’intesa, ora in fase di stesura, che potrebbe prevedere specifiche territoriali diverse a seconda della zona. Per il momento si tratta di un documento tecnico che considera le fasi di lavorazione a partire dalla scelta dei bulbi, alle tecniche colturali fino ad un’approfondita analisi dei metodi di raccolta e trasformazione del prodotto finale. Si stanno valutando insieme azioni di promozione del prodotto zafferano in ambito di marketing territoriale. Data la richiesta di nuovi potenziali produttori, si stanno valutando le modalità per soddisfare l’esigenza di consulenza e formazione per i neofiti. Fra le iniziative anche una fattoria didattica a Desenzano per far conoscere lo zafferano, erbe aromatiche e officinali a grandi e piccini. Il confronto e gli scambi di visite aziendali stanno portando ad un’importante raccolta, in un ampio database, di informazioni e dati fondamentali per l’elaborazione di una valutazione sia delle diverse tecniche, sia della produzione e rese. Un dato importante riguarda il raccolto 2017 delle 19 produzioni bresciane (su 22 che partecipano al tavolo tecnico) che, sommate, arrivano circa a 1500 grammi, per una proposta di tutto rispetto. Oltre alle coltivazioni tradizionali nel gruppo ci sono 2 coltivazioni sperimentali in serra, una in idroponica e una in fibra di cocco. Interessante la presenza di imprenditrici donne e giovani all’inizio dell’attività agricola. I paesi in cui sono presenti le aziende e i liberi coltivatori aderenti alla rete per la Sezione Garda sono: Desenzano del Garda, Lonato, Sirmione, Gargnano, Padenghe sul Garda, Peschiera, Manerba, Moniga, Soiano  e Tremosine. Per la provincia di Brescia Brione, Bornato, Borgo San Giacomo, Villa Carcina, Cerveno, Idro, Berzodemo, Monticelli d’Oglio. Si aggiungono al gruppo bresciano Casalromano (Mn), San Giovanni Bianco (Bg), Rezzo (Imperia), Padova. Il programma procede nella drezione di un protocollo comune di coltivazione, identificando zone omogenee, monitorando le coltivazioni per garantire standard qualitativi di eccellenza, sperimentando tecniche di coltura alternative. Inoltre le singole aziende propongono una vasta gamma di trasformati gastronomici di grande interesse che promossi unitariamente caratterizzeranno i diversi territori, non solo per le caratteristiche della spezia ma anche dei diversi prodotti. La strategia di marketing punterà quindi a valorizzare prodotti e territorio con azioni in rete a partire dalla qualità di coltivazione e lavorazione del pregiato Zafferano da considerarsi un’eccellenza seppur di nicchia. Il primo appuntamento  pubblico con i produttori di zafferano sarà dal 18 al 20 maggio a Franciacorta in Fiore nel borgo antico di Bornato. Per contatti segreteria@laviadellozafferano.it

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