La Val di Ledro e il gusto di Boemia

| 12 dicembre 2013
livanze

Sapori boemi in un angolo di trentino sospeso tra lago e montagne. Specialità come gli gnocchi o le livanze, leccornie di quella che qui chiamano “la cucina dell’esodo”. Una tradizione che risale alla prima guerra mondiale, quando i ledrensi finirono sfollati per quattro anni intorno alla città di Praga, nell’attuale repubblica Ceca.

Una vacanza non è una vera vacanza, se non si assaggia la cucina locale. E in Valle di Ledro oltre ai piatti caratteristici della tradizione trentina, sono da non perdere alcune specialità boeme come gnocchi, bramborak e livanze. Le donne ledrensi hanno imparato a cucinarle tramandandosene poi le ricette durante il loro esilio nei dintorni di Praga al tempo della Prima guerra mondiale. La Valle di Ledro, all’entrata dell’Italia in guerra nel 1915, era infatti zona di confine: gli italiani lungo il versante sud, gli austriaci lungo quello settentrionale. Ecco allora che a un certo punto i ledrensi vengono costretti ad abbandonare la proprie case e invece di una settimana, come gli viene detto in un primo momento, restano nell’attuale Repubblica Ceca per ben 4 anni. In questo duro periodo di esilio la gente trentina s’integra con quella boema fino a creare forti legami di amicizia e solidarietà, vista la grande povertà che le accomuna entrambe. Al ritorno, oltre ai ricordi, le donne portarono gli gnocchi boemi che in Valle di Ledro vengono cucinati in due maniere differenti: la prima versione è un impasto fatto come quello per il pane lasciato lievitare più volte al cui interno c’è una prugna susina; la seconda invece è fatta con un impasto da gnocco di patate che viene spalmato attorno ad una prugna, di solito fresca. Entrambe le versioni sono una autentica leccornia, sia che vengano servite con gulasch sia con zucchero, cannella e burro fuso. L’occasione per ricoprire questo piatto della “cucina dell’esodo” la offre oggi Menu Ledro, una iniziativa che da fine ottobre vuole promuovere la tradizione gastronomica locale interpretata con fantasia dagli chef dei ristoranti aderenti. E per riscaldarsi a fine giornata non c’è niente di meglio che mettersi a tavola in uno dei tanti ristoranti della zona che propongono questa contaminazione della cucina classica trentina con la tradizione boema e le sue “sorprese” gastronomiche.

Consorzio per il turismo della Valle di Ledro Tel. 0464 591222 – Fax 0464 591577

www.vallediledro.com

 

PACCHETTO MENU CECO:

Per 2 persone in camera doppia 1 pernottamento con colazione + menu ceco

Albergo Maggiorina: € 110,00 / Chalet Rifugio al Faggio: € 120,00

Ristorante dell’Elda: € 155,00 / Locanda Tre Oche: € 88,00

 

Commenti

×