La tecnologia italiana al servizio del risparmio sicuro. Il boom del modello Moneyfarm

| 12 ottobre 2017
moneyfarm

Semplificazione, chiarezza, tecnologia e sicurezza. Quattro concetti differenti ma che si concentrano nell’idea ambiziosa di una startup italo-britannica. Operare nel mondo della finanza apportando un cambiamento epocale: questa la vera sfida di Moneyfarm, che si è fatta portavoce in Italia di una realtà consulenziale totalmente differente dal passato.

Seguendo il modello inglese della RDR, normativa in grado di regolamentare i rapporti tra consulenti e clienti nel segno della trasparenza, Paolo Galvani e Giovanni Daprà hanno fondato la prima società di consulenza finanziaria indipendente in grado di operare in Italia. A distanza di sei anni, la società è riuscita a conquistare lo scettro della gestione patrimoniale online, sotto l’attento controllo della Financial Conduct Authority e della Consob in Italia.

Il core business di questa realtà, che si propone ai clienti attraverso una piattaforma digitale, sono gli investimenti a medio o lungo termine, gli unici che al momento consentono ai clienti di guardare al futuro con maggiore ottimismo a prescindere dagli obiettivi, dalla propensione al rischio, dalla propria cultura finanziaria e dal budget a disposizione. “L’intuizione iniziale – ha dichiarato il Chief Marketing Officer Alessandro Onanoè stata quella voglia di cambiare una situazione insostenibile. I due fondatori lavoravano in una banca di investimento in questo mercato gigantesco con commissioni spropositate. Un mercato con problemi e inefficienze e non più conveniente per gli investitori. Oggi abbiamo circa un migliaio di nuovi clienti ogni mese. Gestiamo intorno ai 300 milioni di euro di capitale in questo portafoglio e abbiamo raddoppiato le masse gestite nei primi sei mesi del 2017”.

La crescita è stata possibile anche attraverso una serie di round che hanno portato a migliorare la proposizione di prodotto e ad adattare l’idea iniziale alle necessità dei risparmiatori, la cui attenzione si sposta in maniera sempre più preponderante su quelle forme di investimento in grado di sostituire i “vecchi” strumenti finanziari. Se negli anni ’80 e nei periodi successivi si è registrato il “trionfo” dei libretti, dei conti correnti dal punto di vista del risparmio, ma anche di azioni e obbligazioni sul mercato finanziario, ora gli investitori su territorio italiano e internazionale hanno necessità di fare progetti a lungo periodo, cercando di investire in maniera profittevole i propri risparmi: dalla pensione complementare allo studio dei figli, passando per le necessità future, sul mercato la consulenza finanziaria indipendente ha ascoltato le necessità e i progetti diventando protagonista assoluta.

Oggi – ammette Onano – siamo 95, con un business italiano che si è consolidato e che ha trovato anche attenzione da investitori del fintech. Siamo stati i primi in Italia. Ma non basta essere pionieri in un mercato. Occorre avere visione e quindi abbiamo subito creduto ad un piano di crescita ambizioso”. Una crescita che arriva a proporre la consulenza di Moneyfarm anche a quei risparmiatori che non possono essere catalogati tra gli addetti ai lavori, nel segno di un’educazione finanziaria che in Italia tarda a raggiungere i livelli dell’Europa: “Ciò che sta cambiando nel fintech è la consapevolezza nelle persone che esistono sistemi alternativi – e peraltro anche più convenienti e meno problematicilegati all’economia. Sistemi che consentono investimenti sicuri e più immediati. Tutto ciò lo spiego con la propensione delle persone a superare le difficoltà legate all’adozione digitale. La diffidenza viene meno. Non ci sono più soltanto gli early adopters. Oggi anche il cinquantenne ha iniziato ad investire in fondi comuni”.

Riuscire a far breccia anche nel cuore degli investitori che non possiedono un’adeguata cultura finanziaria e che non sono nativi digitali è impresa ardua, ma l’elemento differenziante è dato dal binomio trasparenza-innovazione: “Credo che l’infrastruttura tecnologica sia fondamentale: ciò che sta al centro del nostro prodotti finanziari – conclude il CMO di Moneyfarm – è semplice e immediato, ma a fare la differenza è la tecnologia innovativa e sicura. Ecco perché per noi l’evoluzione è legata ai linguaggi di programmazione, ma anche alla regolamentazione che consente di avere reti più aperte che facilitano gli scambi”.

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