Ciro e la ricerca Milano Londra, via USA: NANOTECNOLOGIE IN MOVIMENTO

| 10 ottobre 2017

1,5 milioni di euro al dottor Chiappini, giovane ricercatore gardesano, per garantire 5 anni di ricerca indipendente nell’importante settore della nanomedicina.

Un milione e mezzo di euro dalla comunità per finanziare il proprio laboratorio di ricerca indipendente. Risultato concreto a fronte di una carriera già intensa di esperienze all’interno delle nanotecnologie applicate alla medicina. Titolare dell’importante contributo è Ciro Chiappini, ricercatore salodiano, che consolida in maniera eccellente attraverso la sua attività, il valore scientifico creativamente evolutivo di sostegno e sviluppo per favorire la circolazione internazionale delle più brillanti menti giovani. Brain Gain sostanzialmente. In perfetta sintonia con l’omonimo progetto a cura di Dipende Giornale del Garda. “Ritengo che per chi si avvia sulla strada della ricerca – conferma Chiappini – sia necessario andare all’estero. Manifestando in questo modo caratteristiche essenziali di flessibilità”. E se lo dice lui gli argomenti di supporto non mancano. Dalla laurea in Fisica a Milano parte il suo specialissimo curriculum. “Ho iniziato a interessarmi dell’argomento durante la tesi – racconta Ciro che, subito dopo il titolo, per quattro anni ha lavorato e studiato negli USA e che oggi vive a Londra insieme alla moglie impegnata in ambiente finanziario ed alla piccola figlia nata in Texas – allora c’erano i primi tentativi di utilizzare nanomateriali per sviluppare nuove terapie antitumorali. Pareva che quell’approccio avrebbe potuto velocemente portare a svolte significative. In realtà s’è capito che la prima generazione di nanomedicine aveva dei limiti. Da qui lo sviluppo di strategie più avanzate inerenti a malattie maggiormente accessibili. In questi anni iniziamo a vedere i primi frutti. Inoltre sta crescendo molto rapidamente – prosegue il dottor Chiappini –  l’uso di nanomateriali per la rigenerazione tissutale, viste le loro enormi potenzialità di “convincere” le cellule staminali a trasformarsi nelle cellule adatte a rigenerare specifici organi. Questo, insieme all’uso di nanomateriali per diagnosi personalizzata e non invasiva, sono alcuni degli argomenti più interessanti per la nanomedicina del futuro di cui ci occupiamo”. Le  nanotecnologie si evidenziano attualmente come uno dei nuovi campi multidisciplinari su cui la ricerca si sta concentrando. Pensiamo ad esempio alla sua costante diffusione applicativa in maniera particolare alla biologia/medicina e alla ricerca sull’energia (batterie, rinnovabili, Tv Lcd, vernici ecc). “E proprio nel campo della medicina – precisa lo studioso gardesano – c’è ancora bisogno di ricerca per trasformare i nanomateriali in prodotti. Questo accade perché la regolamentazione inerente ai medicinali è molto severa e necessita di criteri molto stringenti, di sicurezza ed efficacia, prima che il farmaco venga approvato”. Oggi dunque Ciro Chiappini potrà disporre di questo importante contributo, 1.500.000 erogati da European Research Council a garanzia di 5 anni utili per realizzare la propria ricerca indipendente. “L’Unione Europea riveste un ruolo fondamentale in quest’ambito – sottolinea Chiappini – supportando, come nel caso mio che sono passato a suo tempo dagli Usa all’Inghilterra, la mobilità dei giovani ricercatori verso le università europee dell’eccellenza. C’è da dire che l’ambiente in cui opero io (anglosassone ndr) è molto competitivo. Però, una volta ottenuti i finanziamenti, il sostegno è garantito con rigore e precisione. Comunque – conclude Ciro Chiappini –  ai ragazzi che vogliono intraprendere la professione di ricercatore dico: andate all’estero, siate flessibili e non fermatevi solo alle opportunità che offre l’università. Perché la ricerca riguarda un ampio spettro di necessità e ambiti professionali altrettanto qualificati”. All’Agenzia del Futuro, cercasi ed offresi Brain Gain. Cervelli in movimento.

 

In diretta Skype da Londra, Dipende Tv intervista il dottor Ciro Chiappini di Salò, riguardo alla sua carriera e la sua ricerca sulle Nanotecnologie applicate alla medicina. Progetto Brain Gain con il contributo di Fondazione Comunità Bresciana.

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