LA NOBILTA’ DEL GIOIELLO

| 28 marzo 2011
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Nel 1961 apriva a Desenzano la Bottega Orafa Manganoni. Cinquant’anni di impegno nel realizzare oggetti preziosi unici con la mano esperta dell’artigianato di alta qualità.

Gli inizi grazie alla passione di mastro Giorgio che oggi prosegue con appassionata partecipazione l’attività insieme ai figli Monica e Simone in un moderno e organizzato spazio – laboratorio espositivo in Via Sant’Angela Merici. Irripetibilmente unici. A marchiatura originale. Per imprimere l’essenza dell’artigianato d’autore, grazie alla manualità esclusiva del gesto d’artista, preziosamente allineato nella sofisticata e magica attrattiva del gioiello. Incastonato di parole e sensazioni per rendere omaggio ai cinquant’anni della Bottega Orafa Manganoni di Desenzano. Talentuosa triadecreativa, tra ori, argenti, platini e pietre dure, ideate e organizzate elegantemente dal capostipite Giorgio, accompagnato sul podio del successo dai figli Monica e Simone, dietro le vetrine di Via Sant’Angela Merici. Il mezzo secolo da celebrare vuol dire dunque molto. Significa l’adesione, in successiva scansione temporale, ad una storia di lavoro ed impegno che prosegue e si rigenera. E la proposta di Manganoni, regola nell’unicità, con effetti altamente evolutivi, il suo accertato linguaggio espressivo. Arringando operativamente in questo modo al progredire costitutivo di una professione. Così, ripercorrendo le radici di lavoro ed esperienza, rammentiamo che il primo laboratorio orafo viene aperto da Giorgio Manganoni a Desenzano nel 1961. In precedenza l’apprendistato classico epocale dell’andare a bottega. Per Giorgio fu in quel di Cremona, sotto le mani esperte di un maestro di alto livello. Successivamente si sposta a Brescia, proseguendo con entusiasmo un lavoro subito bene applicato alle sue corde emozionali. Fino alla decisione di mettersi in proprio. Correva l’anno 1961 dicevamo. Primo gennaio per la precisione. E la Bottega Orafa Manganoni inizia a strutturare i sui piccoli incantevoli preziosissimi progetti – oggetti. Lo spazio artistico creativo diventa luogo utile alla motilità espressiva di mastro Giorgio. L’unicità della produzione raccoglie una precisa definizione d’impresa. Rilanciando e sostenendo quell’idealità tutta italiana dell’artigianato di qualità. Il fascino, come da copione, stimola ed attrae. Nel caso di Giorgio Manganoni il feeling per l’orafo mission viene percepito con passione dai figli. Monica inizia fin da bambina una frequenza di bottega dedicata. A questa unisce l’interesse per la pittura, elemento aggiuntivo di qualità utile a mettere in campo molteplici definizioni estetiche di forza rappresentativa. Anche Simone progetta per se stesso, fin dall’adolescenza, una vita in mezzo ad oro, fusioni e pietre da contaminare in funzione gioiello. Allargando il raggio d’azione dal banco d’orafo alla scuola Arte e Mestieri di Vicenza per impadronirsi ed apprendere l’importante e complessa disciplina dell’incastonatura. Le porte aperte per il futuro di Bottega girano con sicurezza grazie a questi intenti familiarmente personalizzati. Nel lieve e dinamico affinamento produttivo osserviamo l’oggetto d’impresa, che corre con sicurezza insieme alle esigenze della modernità. In prima fila la realizzazione di monili unici dall’esclusività certificata. Ripartendo talvolta da metalli e pietre fornite dal cliente, rimescolandone le forme in direzione di unincremento del valore aggiunto a prezzi contenuti. Ma la forza di bottega sta anche nella capacità di riparare, incidere manualmente, incastonare con grazia e sicurezza, infilare perle, oltre che stimare ed effettuare perizie per ogni ordine di necessità. Coacervo di esperienze precise e concrete. Convitamente affacciate nell’attuale accogliente e organizzato spazio – laboratorio espositivo con vetrine fronte strada di questa Desenzano, dove tutto era iniziato nell’originaria e mitica epopea anni Sessanta. E dove i tocchi, sensibili e volitivi degli orafi Manganoni, continuano a piegare la legge di pietre e metalli preziosi, alle pregiate volontà incastonate dentro la sofisticata e seduttiva nobiltà del gioiello.

Di: Beppe Rocca

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