LA LUNGA MARCIA VERSO LE PARI OPPORTUNITA’

| 1 aprile 2006

Ventuno attività specifiche nel corso dei prossimi cinque anni. È questa la strategia dell’Ue per la promozione delle pari opportunità, contenuta nella “Tabella di marcia per la parità tra donne e uomini 2006-2010” adottata dalla Commissione.

Sei sono gli obiettivi principali individuati dal documento: 1. pari livello di indipendenza economica tra uomini e donne; 2. conciliazione della vita professionale con quella familiare e privata; 3. rappresentanza bilanciata nei processi decisionali; 4. sradicamento di ogni forma di violenza e della tratta di esseri umani; 5. eliminazione degli stereotipi; 6. promozione della parità tra i sessi fuori dall’Ue. “L’uguaglianza tra i sessi non è solo una buona idea – ha spiegato il commissario all’occupazione, affari sociali e pari opportunità Valdimir Špidla – ma consente di sfruttare al meglio il potenziale umano ed è fondamentale per rendere l’Ue più competitiva. Non dobbiamo solo creare maggiori opportunità di impiego, ma anche impieghi di migliore qualità e aiutare le donne ad accedervi, impegnandoci perché sia le donne che gli uomini riescano a conciliare la vita professionale con quella privata”. Numerose le azioni previste, tra cui la creazione di un nuovo Istituto europeo per l’uguaglianza tra i generi, che dovrebbe diventare operativo a partire da gennaio 2007. La sua dotazione fino al 2013 ammonterà a 52,5 milioni di euro e le sue attività mireranno a sensibilizzare i cittadini, raccogliere e analizzare informazioni e sviluppare nuove metodologie. Anche il programma Progress, per cui è stato previsto un budget di 650 milioni di euro, finanzierà alcune delle attività previste dalla tabella di marcia e lo stesso faranno i fondi strutturali europei e altri programmi di finanziamento dell’Ue. Sarà creata inoltre una rete di organismi nazionali che si occupano di pari opportunità. Il suo compito sarà di vigilare, analizzare e combattere tutte le forme di discriminazione basate sul genere, fornendo aiuto alle vittime delle discriminazioni e sostenendole nelle denunce. La strategia di miglioramento e semplificazione delle norme, espressa dal presidente Barroso con il motto “legiferare meno, legiferare meglio”, coinvolgerà anche il settore della parità tra i sessi. Questo permetterà di aggiornare le norme in vigore, assicurando ai cittadini le migliori garanzie possibili in tema di pari oppurtunità in tutta l’Ue.

Per chi volesse approfondire:
http://europa.eu.int/comm/employment_social/gender_equality/index_en.html

Di: GF

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