il turismo bresciano TIENE… MA INTANTO PERDE I PEZZI

| 30 novembre 2005

Il turismo bresciano nei primi otto mesi dell’anno ha tenuto, ma i rapidi cambiamenti del mercato impongono una forte trasformazione della mentalità degli operatori. È indispensabile associare territorialità e immagine coordinata; il vigore propulsivo del pubblico a quello privato in una articolazione che parta dal basso e arrivi al mercato mondiale.
Bisogna insomma fare squadra e il tutto con risorse adeguate.
Queste le indicazioni che l’Assessore Riccardo Minini ha tratto al termine di un affollato convegno tenutosi presso Palazzo Arzaga di Calvagese della Riviera. Il mercato locale sembra tenere (0,24 negli arrivi e – 0,80 nelle presenze) nonostante a livello a nazionale le cose non vadano altrettanto bene. L’Assessore ha poi proseguito ricordando che “le Agenzie del territorio, sulle quali si basa l’articolazione provinciale, vedono insieme pubblico e privato; fanno sintesi di idee e mettono a punto veri e propri pacchetti” che poi devono essere veicolati in modo sinergico. Per le risorse l’Assessore si è infine detto d’accordo con la reintroduzione di una tassa, seppur minima, sulle presenze (uno o due Euro) a patto che resti al territorio e che serva a sostenerne lo sviluppo. Durante la giornata avevano inoltre parlato Eduardo Francati sulla riforma dell’Enit mentre Sabrina Medaglia, responsabile del settore turismo della Provincia ha comunicato la nuova articolazione del territorio bresciano in sette Agenzie Territoriali. Ferruccio Rossi Thielen, presidente di Bresciatourism, ha ricordato poi l’importanza di una promozione coordinata anche sui mercati del mondo mentre il direttore marketing del sistema Aeroporti del Garda, Umberto Solimeno, ha spiegato il fondamentale supporto delle infrastrutture. I casi concreti del Franciacorta Outlet Village e dell’offerta in pool delle agenzie di viaggio sono stati raccontati rispettivamente da Monica Crescenti, responsabile delle relazioni esterne della struttura commerciale e da Gianni Fasani, direttore del Consorzio Brescia Incoming Pool. Dal convegno è quindi emersa la volontà degli amministratori pubblici e degli operatori privati di affrontare con forza e unitarietà le difficoltà non più congiunturali ma strutturali del comparto. Segnali contrastanti sembrano però arrivare da due iniziative passate quasi inosservate ma che potrebbero sconvolgere programmi che sembravano ormai assodati: le dichiarazioni del sindaco di Bagolino e l’iniziativa di un gruppo di imprenditori del basso Garda.

Di: Carlo Zani

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