I Lombardi voteranno per la loro autonomia: il consiglio regionale ha approvato il referendum

| 18 febbraio 2015
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Il consiglio regionale ha approvato ieri la proposta di referendum per conferire alla Lombardia ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia. La proposta, che per Statuto doveva raccogliere i 2/3 dei consensi dell’aula, ha ottenuto 58 voti a favore (Lega Nord, Lista Maroni, Forza Italia, NCD, FdI, Pensionati, Gruppo Misto e M5S) e 20 voti contrari (PD e Patto Civico). Entro 18 mesi i lombardi saranno chiamati alle urne per rispondere al seguente quesito: Volete voi che la Regione Lombardia, nel quadro dell’unità nazionale, intraprenda le iniziative istituzionali necessarie per richiedere allo Stato l’attribuzione di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia, con le relative risorse, ai sensi e per gli effetti di cui all’articolo 116, terzo comma della Costituzione?”. Via libera dall’aula anche a un ordine del giorno in cui vengono esplicitate le materie sui cui avviare l’intesa con il Governo, nelle competenze in ambito di tutela dell’ambiente e dell’ecosistema, beni culturali, giustizia di pace, organizzazione sanitaria, ordinamento della comunicazione, protezione civile, previdenza complementare e integrativa, infrastrutture, ricerca scientifica e tecnologica e sostegno all’innovazione per i sistemi produttivi, università, cooperazione transfrontaliera, casse di risparmio, casse rurali, aziende di credito a carattere regionale, enti di credito fondiario e agrario a carattere regionale. Un altro ordine del giorno chiede che nel referendum consultivo ci si avvalga delle modalità elettroniche di voto previste in un progetto di legge approvato ieri dall’aula. Donatella Martinazzoli, consigliere regionale della Lega Nord, ha definito il voto di ieri “un atto  di coraggio importante a difesa del regionalismo e contro lo smantellamento degli enti locali da parte del Governo Renzi.”  “Si è discusso molto del costo della consultazione referendaria – ha proseguito Martinazzoli – domandiamoci invece quanto costerebbe ai lombardi non fare il referendum: solo due mesi fa il governo ha tagliato 1 miliardo di euro a Regione Lombardia. Questo referendum rappresenta l’unica possibilità di trattenere maggiori risorse sul nostro territorio; soltanto con la forza e la pressione del voto popolare lo Stato centrale non potrà più ignorare le richieste della Lombardia.”

 

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