I GONZAGA A LONATO

| 30 luglio 2008
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Numerosi eventi storici hanno intrecciato le sorti della cittadina di Lonato con le vicende dei Gonzaga, la cui storia dinastica è legata al territorio mantovano dal tardo medioevo al principio del XVIII secolo. 

In tempi antichi Lonato era localizzata nei pressi della collina di San Zeno: messa a ferro e fuoco, come scrive un anonimo poeta seicentesco, solo più tardi fu ricostruita più in basso, dove la vediamo ora. La prima notizia dell’esistenza di Lonato si ha in un’antica pergamena del 977, conservata a Brescia. Guerre, alleanze, invasioni, rovesciamenti di fronti, che comportarono un lungo periodo di alterne dominazioni degli Scaligeri, dei Gonzaga e dei Conti di Casaloldo, portarono Lonato, nella prima metà del XIV secolo, nella sfera di influenza dei Visconti di Milano. I cittadini di Lonato, nonostante le numerose dominazioni, rimasero sempre soggetti agli antichi Statuti (Statuta criminalia Communis Lonadi). Approvati nel 1412 da Francesco Gonzaga (1382 – 1407) e rimasti sostanzialmente invariati fi no alla caduta di Venezia, sono il simbolo della necessità di conservare una preziosa autonomia che risaliva al Privilegio di Federico I Barbarossa del 23 ottobre 1184. L’improvvisa scomparsa di Gian Galeazzo segnò l’inizio di una drammatica fase dello stato visconteo. La duchessa vedova Caterina, chiamata e reggere lo stato, poiché i figli erano minorenni, dovette far fronte a innumerevoli difficoltà causate da ingenti debiti dovuti all’improvvisa morte di Gian Galeazzo. Il 1404 segna un importante cambiamento per la cittadina di Lonato: Caterina, a titolo di pegno, affidò Lonato, Castiglione delle Stiviere, Castel Goffredo e Solferino nelle mani di Francesco Gonzaga, a titolo di garanzia per un debito di 63.650 lire imperiali che il Visconti aveva contratto per la condotta militare. Il Gonzaga, da parte sua, si impegnava a governare con onestà i paesi in questione e a restituirli in caso di riscatto del debito: «con lettera del 13 maggio 1404 la contessa Caterina informava il capitano vicario, i consoli del Comune, l’università e i diletti nostri uomini di Lonato dell’avvenuta consegna al Gonzaga a garanzia del denaro ricevuto, invitando tutti ad accogliere gli ordini che il nuovo Signore si apprestava ad impartire». I Gonzaga, con il successivo marchionato di Gianfrancesco (1395 – 1444) – il primo marchese di Mantova – amministrarono Lonato fi no al 1441, quando Venezia, approfittando delle geniali operazioni militari di Francesco Sforza, capo delle truppe venete, tolse ai Gonzaga, che nel frattempo si erano schierati con i Visconti contro la Serenissima, Lonato, Peschiera, Cavriana, Volta Mantovana e Guidizzolo. Sconfitta Venezia con la battaglia di Agnadello (1509), i Gonzaga, per un breve periodo, rientrarono in possesso di Lonato. Successivamente la cittadina si arrese ai Francesi e ritornò sotto il controllo di Venezia che la dominerà senza interruzione fino alla conquista napoleonica del 1796. L’ambito territoriale relativo alla signoria gonzaghesca rimase sostanzialmente invariato nei secoli: Brescia, Verona, Cremona e Trento restarono sempre fuori dalle mire espansionistiche dei Gonzaga. Anche la perdita di una località importante quale poteva essere Peschiera, occupata per qualche tempo per il suo sbocco sul lago, non permise ai Gonzaga di modificare il ruolo strategico della signoria. Ancor’oggi il confine della provincia di Mantova risulta condizionato da quelle vicende storiche giungendo fino alle colline moreniche, a pochi chilometri dal lago.

Note storiche tratte da: Lino Lucchini, Giuseppe Gandini, Lonato e gli Statuti Criminali del secolo XV, supplemento al n. 10 di Prospettive del nostro tempo, Anno 3, maggio-giugno 1999 – Cesare Mozzarelli, Mantova e i Gonzaga, Utet Libreria, Torino, 1987

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