Giardiniere: professione riconosciuta

| 9 marzo 2018
giardini del benaco 5

Nada Forbici – presidente Assofloro: “Riconoscere la professione del giardiniere tutela i cittadini e tutela le imprese. Un passo avanti importante, per la filiera del verde e non solo.”

L’accordo è stato sancito in Conferenza Stato-Regioni il 22 febbraio (pubblicato anche sul portale www.regioni.it) a conclusione di una “battaglia” iniziata nel 2013. Il riconoscimento professionale della figura del Giardiniere è un ulteriore passo, fondamentale, nel percorso di responsabilizzazione e sensibilizzazione verso l’ambiente, la salute, la qualità dell’aria e della vita. Il percorso, partito da lontano, che ha portato anche all’approvazione del Bonus Verde.

Il riconoscimento della professione di giardiniere e lo standard professionale e formativo sono il frutto di cinque anni di lavoro e confronti serrati da parte delle Associazioni di florovivaisti quali Assofloro Lombardia, con il sostegno di Coldiretti, Confagricoltura, Cia e Confartigianato che si sono uniti con tutta la filiera, presenti anche al Tavolo tecnico del florovivaismo del Mipaaf.
Primo risultato: l’approvazione, a luglio 2016, della legge nazionale 154/2016, art.12: “Esercizio dell’attività di manutenzione del verde”.

Dopo l’approvazione della legge, l’iter è stato ancora lungo e difficile, con la messa in campo di due interrogazioni parlamentari, fino a giungere, il 22 febbraio 2018, al documento finale firmato alla conferenza Stato-Regioni.

“Il passo non è solo un atto legislativo profondamente necessario per la categoria – conclude la presidente Forbici – è anche e soprattutto un mezzo a disposizione del cittadino per tutelarsi, capire a chi affida lavori e interventi, talvolta anche economicamente impegnativi, per il proprio giardino o terrazzo. La cura e la manutenzione del verde infatti, troppo spesso fino ad oggi sono stati considerati un hobby, affidati al fai da te o, peggio, a figure improvvisate, non in regola e preparate. Il risvolto negativo e spiacevole è l’incremento del lavoro nero, vera e propria piaga che rischia di strangolare il comparto, e nessun rispetto e conoscenza delle tecniche colturali e fitosanitarie, a discapito dei nostri giardini e terrazzi”.

 

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