Gavardo I RUMORI DELLA MEMORIA

| 1 marzo 2003



Via Molin, mon amour
Sabato 1 marzo alle ore 18,00 presso l’auditorium “C. Zane” Gabriella Cantoni Bravi presenterà il suo ultimo libro “I rumori della memoria. Via Molin, mon amour”. 

Dopo essersi dedicata alla poesia, alla stesura di novelle, Gabriella Cantoni Bravi giunge alla sua seconda prova come scrittrice di romanzi. “I rumori della memoria”, dedicato alla madre, la maestra Lina Caprettini Cantoni e al padre, “El Sior Nino”, è un libro che racconta di una storia, quella della sua vita da adolescente, che l’ha resa la donna che è oggi: facile da guidare ma difficile da trascinare…e impossibile da rendere in schiavitù. La memoria, si è accorta Gabriella Cantoni Bravi, fa rumore. Rumoreggia come l’acqua di un fiume e come l’acqua di un fiume, talvolta parla. Basta solo saperla ascoltare. L’autrice, nativa di Gavardo, ha raccolto questo invito e ha scritto un libro in cui racconta alcuni episodi dei suoi anni d’infanzia trascorsi sulle rive del fiume Chiese. Anni difficili, quelli che vanno dagli anni ’40 agli anni ’60. In cui morire di guerra prima, di malattia o di fame poi, era quasi all’ordine del giorno. Ma anche anni in cui la domenica ci si divertiva ad andare a vedere Macario al cinema e mangiare un pezzo di “pagnuchina” o succhiare “el zuc”, la liquerizia intinta nell’arancio, era una vera festa. Anni, che la scrittrice di Gavardo ha riassunto in quasi 200 pagine, in cui rivivono usanze, tradizioni e i personaggi a lei tanto cari, tra cui “Paolino dell’Africa”, “La Zacareta” e la “Beppa”, e che ha tentato di ricostruire seguendo la via della memoria, i suoi sentieri, le sue improvvise curve, i passaggi segreti. E le sue numerose scorciatoie. “Il mio modo di esprimermi, con una scrittura a volte alluvionale come il mio fiume, – scrive, infatti, Gabriella nella prefazione del libro- dipende dai miei ricordi”. Ricordi che sembrano sgorgare dalla sua memoria in modo improvvisato e casuale, con una forza e una prepotenza difficili da contenere. Come difficile sarebbe riuscire a contenere l’impeto della piena di un fiume. 

“I rumori della memoria. Via Molino, mon amour”Gabriella Cantoni Bravi, pp195

Di: Benedetta Mora

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