Garda Veronese 2008: Sergio Cucini

| 30 maggio 2008
46 TROFEO RICCARDO GORLA
Preciso, grintoso, polemico, questi sono alcuni degli aggettivi che circondano il nome di Sergio Cucini, albergatore, presidente del Consorzio “Verona Tuttintorno” da maggio 2007.

“Sono entrato nel Consorzio perché ritengo che sia un mezzo idoneo ad incrementare il turismo. Turismo che è uno dei cespiti più importanti nell’economia di Verona, ma che non viene percepito come tale. Verona è una delle province, non solo venete, con più eccellenze economiche (al di là della Città d’arte e l’Arena) : agroalimentare (vino, carni bianche, dolciari), banche e assicurazioni, aeroporto, fiera, maggior importatore straniero di automobili, ecc. nonostante ciò non si riesce a trovare una strategia comune.Per fare solo un esempio: il Consorzio ha, tra i suoi soci, la Fondazione Arena e Veronafiere, ma questi due importantissimi Enti non esprimono nessun consigliere di amministrazione privando il Consorzio del loro contributo strategico. Per quanto riguarda il territori, il Consorzio è lo strumento che ci vuole per sviluppare quelle aree che non hanno grandi vocazioni turistiche, ma che hanno le caratteristiche per essere sviluppate (arti e mestieri, agroalimentare, agriturismo, B&B, associazioni culturali, ecc.).Il Consorzio serve anche a trovare nuove nicchie di turismo, quale, il mercato congressuale e convegnistico che, da alcuni anni, sta avendo uno sviluppo crescente. Ricordo che tra i mercati turistici, quello congressuale è, in assoluto il più ricco: il congressista medio in Europa sceglie per il 38% l’albergo a 4/5 stelle, effettua soggiorni medi di 3/4 giorni e realizza una spesa 3 volte superiore a quella di un turista medio. Per questo, dal 2003 opera il Club di prodotto Verona e Lago di Garda Congressi che è partito con 22 aziende ed ora ne raggruppa più di 60. A tale scopo Verona sta creando il Convention Bureau , un organismo che aggrega operatori privati e realtà pubbliche, frutto della sinergia tra i due consorzi, “Verona tuttintorno” e “Lago di Garda è..”, con alla guida Veronafiere che dovrebbe vedere anche la partecipazione del comune di Verona, l’aeroporto e la Camera di Commercio visto il loro ruolo strategico.Il Convention Bureau, al pari di altri già operanti in altre province italiane, offrirà agli organizzatori di manifestazioni, eventi, congressi e convegni, ecc. non solo le strutture, per realizzarli, ma darà la possibilità ai partecipanti di godere, extra evento, di tutte le bellezze, le particolarità storico artistiche, “i sapori e i saperi” come si dice, del territorio.Ma per fare ciò è necessario avere una città “accogliente” (anche una provincia e, magari, anche una regione) e questo obiettivo non può essere raggiunto da iniziative isolate ed episodiche. Quindi il Consorzio è disposto a partecipare a qualsiasi iniziativa atta a migliorare, oltre alla qualità, la visibilità della destinazione Verona, soprattutto per quanto riguarda l’aeroporto che deve essere considerato più come luogo d’arrivo che di partenza. A tale scopo, per quanto riguarda il potenziamento del mercato italiano, verranno privilegiate le promozioni in quelle aree collegate con vettori stabili che servono il sistema aeroportuale di Verona.In conclusione mi permetto di dare un suggerimento per quanto riguarda il riordino della Fondazione Arena con cui il Consorzio ha trovato delle sinergie insperate: lo considero un ente fondamentale per Verona che va riordinato non solo dal punto di vista amministrativo, ma anche da quello artistico e funzionale alle risorse e alle esigenze dell’attuale mondo dello spettacolo. Anche con la Fondazione Arena è possibile, sul concetto del Convention Bureau, ricercare una dilatazione dei tempi di soggiorno: a tale scopo si vuole avviare una ricerca sulle caratteristiche del turista fruitore dell’Arena, anche in collaborazione con la nostra Università”.

Di: Carlo Gheller

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