Garda al top della classifica Borghi Felici del SOLE24ORE
Sette comuni gardesani entrano nella classifica dei 100 Borghi Felici Italiani. Ma le capitali Desenzano e Riva sono lontane dai vertici dove nei primi dieci si affermano Peschiera, Lazise, Bardolino, Sirmione e Manerba. Dipende intervista i Presidenti dei Consorzi Garda Unico, Veneto: Paolo Artelio, Lombardia: Franco Cerini e Trentino: Marco Benedetti che indicano i criteri per mantenere i vertici dell’eccellenza.
Garda da primato nell’hit parade del viver bene. Grande risultato che genera forti stimoli a fare ancora meglio. Soprattutto in fatto di viabilità, purezza delle acque e qualità in generale. Trittico propositivo cadenzato in successione dai presidenti dei consorzi Garda Unico e Garda Veneto, Paolo Artelio, Garda Lombardia, Franco Cerini e Marco Benedetti, Garda Trentino. La cronaca ricorda infatti che sono 7 i comuni gardesani entrati a far parte dei primi 100 Borghi Felici Italiani 2015. Lo studio, elaborato da Studi Sintesi per il Sole 24 Ore, colloca infatti Peschiera al quarto posto, Lazise al quinto. A seguire Bardolino e Sirmione, sesto e settimo classificati e Manerba (10°). Più in basso le cosiddette capitali del Lago Desenzano (45°) e Riva (100°). L’eccellente performance, appena sotto il podio per quanto riguarda i primi cinque posti nei quali si rivela un consolidato primato complessivo dei comuni altoatesini, certifica ancora una volta l’importanza socio economica ed ambientale del Garda nel suo insieme. Interessante e puntigliosa è stata poi la metodologia utilizzata per stilare la classifica. Due le fasi operative previste. Quella iniziale che ha portato ad una scrematura dei comuni – arrivati 158 – sugli 8.047 italiani. In pratica sono state escluse le realtà territoriali che come recita il sunto relazionale “verosimilmente apparivano poco sostenibili sotto il profilo del benessere e della qualità della vita”. Otto le aree tematiche che hanno inoltre interessato lo studio: Condizioni di vita materiali, Istruzione e Cultura, Partecipazione alla vita politica, Rapporti sociali, In/Sicurezza, Ambiente, Attività personali e Salute. Per un panorama d’indagine piuttosto approfondito, successivamente filtrato in graduatorie sempre più raffinate. Molteplici le voci, a volte molto critiche in ambiente Garda, su metodi e tecniche di rilevazione. Ogni opinione è naturalmente degna di nota. Anche se per contestare una classifica bisognerebbe rifarla di sana pianta. Rivoluzionando dati statistici e partendo da altri indicatori. L’unica riflessione, a proposito di un così apprezzato Garda Land, consta nel fatto che i centri più rilevanti per popolazione, economia e territorio – Desenzano e Riva – sono collocati rispettivamente a metà e fine classifica. Mentre il punteggio sale per realtà locali, a questo punto solo apparentemente minori. “Sono molto soddisfatto di questo risultato – commenta Paolo Artelio, Presidente di Garda Unico e Garda Veneto – per una classifica che certifica ancora una volta il valore del Lago di Garda nel suo complesso di valori, qualità, interessi aggreganti. Aggiungo che il successo deve costituire uno stimolo a fare sempre meglio. Penso ad esempio al miglioramento della viabilità intorno al lago. Iniziativa nella quale investire e programmare per rendere sempre più fruibili le nostre eccellenze”. “Il lavoro fatto in questi anni di promozione, aggregazione e sviluppo – interviene Franco Cerini, Presidente di Garda Lombardia – ha permesso, insieme ad altre azioni, di dare risalto a 7 nostri borghi felici. Ora bisogna mantenere il passo. Soprattutto puntando sull’attenzione alla pulizia dell’acqua del Lago. Ovvero intervenendo sulla situazione del depuratore che si è fatta rischiosa. Su questo stiamo insistendo su vari tavoli. Perché il Lago pulito è la prima risorsa per proseguire e garantire i valori delle nostre economie”. Alla viabilità ed alla depurazione si aggiunge un’altra attenzione da riservare a questo Garda da mantenere come spazio residenziale connotato allo star bene. “Si tratta della qualità – come sottolinea in conclusione Marco Benedetti, Presidente di Garda Trentino – aspetto nel quale è assolutamente necessario continuare ad investire perché ormai sulla quantità i volumi sono già adeguati. Segnalo a questo proposito l’aumento delle presenze sul Garda, fra l’altro anche di italiani. Dato significativo che ci invita, per fare continuativamente la differenza, a migliorare ed intensificare gli investimenti in qualità di servizi, strutture, personale, formazione e ambiente in generale”.
Estratto dal SOLE24ORE – Analisi Critica
Dall’analisi di un insieme composito di variabili, BRUNICO (BZ) risulta essere il Comune dove esiste il miglior compromesso tra le dimensioni economica, sociale, ambientale e di welfare, tale da valergli il primo posto tra i Comuni d’Italia in termini di qualità della vita.
Brunico (BZ) conquista la vetta della graduatoria complessiva soprattutto grazie agli importanti risultati in termini di condizioni di vita materiali (il reddito IRPEF medio è il più elevato registrato dai 158 Comuni selezionati, mentre i depositi pro-capite sono nettamente superiori alla media), nonché per merito del primato nel campo ambientale (ad esempio, si segnala una forte incidenza di autovetture a limitate emissioni inquinanti). Se negli altri ambiti le performance si collocano comunque in buona posizione, i punti deboli del Comune bolzanino si fanno sentire soprattutto a livello di partecipazione alla vita politica. Le principali difficoltà includono una limitata affluenza alle ultime elezioni europee, ma anche un’autonomia finanziaria e una capacità di spesa inferiori alla media dei 158 Comuni studiati. Il secondo posto della classifica è occupato da un altro Comune bolzanino, Al quarto posto incontriamo il primo Comune veneto, Peschiera del Garda (VR). In questo caso, i risultati tendono a essere piuttosto disomogenei. Il Comune si classifica tra i primi dieci per le condizioni di vita materiali, per la partecipazione alla vita politica, per i rapporti sociali e per le attività personali. Le performance ambientali, al contrario, non sono entusiasmanti (106esima posizione), mentre è soprattutto il basso risultato ottenuto in materia di istruzione e cultura a segnalarsi in negativo (ad esempio, la quota di bambini che frequentano gli asili statali è molto al di sotto della media dei 158 Comuni, mentre le classi elementari risultano mediamente più affollate rispetto alle altre realtà studiate). In quinta posizione troviamo infine un altro Comune del veronese, Lazise (VR). In questo caso, è immediatamente evidente l’ottima performance nel campo delle attività personali (secondo classificato, grazie anche a una notevole concentrazione di esercizi ristorativi), ma altrettanto palesi sono i punti deboli nell’ambito dell’istruzione e cultura (116esima posizione).
Sintesi Graduatoria finale primi 50 borghi felici (SOLE24ORE)
1 Brunico (Bolzano)
2 Vipiteno (Bolzano)
3 Egna (Bolzano)
4 Peschiera del Garda (Verona)
5 Lazise (Verona)
6 Bardolino (Verona)
7 Sirmione (Brescia)
8 Saluzzo (Cuneo)
9 Alba (Cuneo)
10 Manerba del Garda (Brescia)
11 Appiano strada vino (Bolzano)
12 Lana (Bolzano)
13 Lavagno (Verona)
14 Iseo (Brescia)
15 San Pietro in Cariano (Verona)
16 Ozzano dell’Emilia (Bologna)
17 Argelato (Bologna)
18 Bentivoglio (Bologna)
19 Oderzo (Treviso)
20 Negrar (Verona)
21 Granarolo dell’Emilia (Bologna)
22 Montebelluna (Treviso)
23 Legnago (Verona)
24 Chiavenna (Sondrio)
25 Mogliano Veneto (Treviso)
26 San Martino Buon Albergo (Verona)
27 Cecina (Livorno)
28 Tavarnelle Val di Pesa (Firenze)
29 San Martino Siccomario (Pavia)
30 Borgomanero (Novara)
31 Castenaso (Bologna)
32 Torri di Quartesolo (Vicenza)
33 Caldaro strada vino (Bolzano)
34 Zola Predosa (Bologna)
35 Traversetolo (Parma)
36 Sant’Ambrogio Valpolicella (Verona)
37 Correggio (Reggio nell’Emilia)
38 Cotignola (Ravenna)
39 Omegna (Verbano-Cusio-Ossola)
40 Breganze (Vicenza)
41 Villafranca di Verona (Verona)
42 Cherasco (Cuneo)
43 Sorbolo (Parma)
44 Teolo (Padova)
45 Desenzano del Garda (Brescia)
46 Passirano (Brescia)
47 Colico (Lecco)
48 Piove di Sacco (Padova)
49 Marano sul Panaro (Modena)
50 Minerbio (Bologna)
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