FIORENZO PIENAZZA RICANDIDATO SINDACO

| 15 novembre 2006

Una città che cresce ma che continua a respirare. Il leit motiv che da tempo sta accompagnando l’attività ordinaria e straordinaria dell’attuale Amministrazione in ogni sua realizzazione e provvedimento è anche la battuta con cui l’attuale sindaco di Desenzano si avvia alla conclusione del suo mandato e apre la campagna elettorale in vista della conquista del prossimo governo della città gardesana.

Fiorenzo Pienazza, desenzanese doc, classe 1948, sposato con tre figli e forte della sua pluriennale esperienza amministrativa, maturata sia come assessore all’istruzione nel 1994, che come capogruppo in Consiglio comunale negli anni 1998-2002, non ha dubbi sulla profonda coerenza che ha caratterizzato il suo mandato.
“Senza voler entrare nel merito delle opere realizzate o in via di realizzazione – dichiara, infatti, il primo cittadino e candidato sindaco dalla coalizione composta da Margherita, Ds e lista civica “Vivere Desenzano” – e discutere di scelte che le possono essere o meno condivisibili e sui quali i cittadini saranno chiamati ad esprimersi, posso dire in tutta tranquillità che quanto è stato fatto risponde allo spirito con il quale nella scorsa consultazione elettorale mi sono presentato ai desenzanesi e che ha portato alla mia elezione alla guida della città”.
Tra i motivi di maggior orgoglio e soddisfazione, la recente approvazione del Prg da una parte, che “definisce finalmente delle linee di sviluppo precise e ordinate come non accadeva da 20 anni e una pianificazione ragionata e razionale che si distribuisce sul lungo periodo” e, dall’altra, la conquistata autorizzazione rilasciata dalla Provincia di Brescia per il secondo più ampio Plis dell’area bresciana, il parco locale che coprirà una superficie di 540 ettari e che “testimonia la nostra volontà di rispetto dell’ambiente e del prezioso territorio che ci circonda”.
Opere, scelte e iniziative, dunque, in linea con l’idea di una comunità che inevitabilmente sta crescendo in dimensioni, necessità ed esigenze, ma che lo fa nel contesto di una città resa, nonostante tutto, più vivibile.
“So che questo ha sollevato anche molte critiche, soprattutto da parte di alcune categorie che avrebbero voluto una spinta più netta e decisioni maggiormente dirette ad uno sviluppo più marcatamente turistico – spiega Pienazza – ma non va dimenticato che Desenzano è una realtà composita in cui si trovano a vivere, fianco a fianco esponenti del terziario, dell’artigianato e dell’industria, operatori del turismo e cittadini che sulle sponde del lago cercano la tranquillità e il silenzio. Cosa che mi ha imposto di dover spesso mediare tra necessità legittime ma tra loro contrastanti”.
Nessuna chiusura, dunque, di fronte ad un progressivo sviluppo del turismo, con un occhio, però, alle esigenze di tutti e un’apertura alle ricchezze di un entroterra spiccatamente agricolo che tanto ha da offrire e che meritano di essere promosse e valorizzate anche per educare alla riscoperta di un turismo più ecologico e naturale. Educazione a nuovi valori che ha permeato anche molte altre scelte di questa amministrazione.
“Ogni nostra iniziativa – continua il sindaco – ha preso il via soprattutto dal desiderio di creare e promuovere una nuova ricchezza culturale e una maggiore sensibilità nella comunità. Prova ne sono l’operazione Villa Brunati, i provvedimenti in tema di raccolta differenziata che fanno di Desenzano uno dei Comuni a maggior indice di riciclo e soprattutto il recupero del Castello, di cui siamo particolarmente orgogliosi e che restituisce finalmente ai desenzanesi il simbolo della sua storia e delle sue radici”.

Di: Marzia Sandri

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