Desenzano ZANETTI, UN TRAM CHIAMATO DESENZANO

| 1 dicembre 2006

Fondata cinquant’anni fa da Pietro Mario, oggi l’azienda è condotta dal figlio Maurizio entrato ufficialmente nel team nel 1975. “Ma i pullman li ho lavati da quando avevo i calzoni corti insieme a mio fratello Marco”.

Pullman che corrono da cinquant’anni tra il Garda e l’Europa. Con il marchio inconfondibile di Zanetti, che per Desenzano e dintorni, significa viaggi, turismo,contatti e tutto quel che segue il dinamismo intrinseco dell’andare sull’asfalto. Tutto iniziò con Pietro Mario Zanetti nel 1956, con la prima licenza ottenuta per il trasporto a Desenzano del Garda. L’attualità ed il futuro si confermano con Maurizio Zanetti, oggi alla guida della Brescia Tour che con 18 bus, una ventina di dipendenti e una nuova autorimessa in fase di ultimazione, festeggia degnamente questo mezzo secolo rigorosamente “on the road”… perché qui la strada la si mangia e la si è mangiata sul serio. E i chilometri hanno accompagnato il vissuto aziendale fin dalle origini. “Mio padre era veramente un personaggio unico – racconta Maurizio Zanetti che lavora in ditta da quando era bambino senza aver mai trascurato gli studi – tornato dalla prigionia in Inghilterra insieme al fratello ed al cognato, si inventò un trasporto di sabbia con il carretto e il cavallo dalla spiaggia del Desenzanino, insomma non aspettò la manna dal cielo”. Primo lavoro sicuro, dopo premonitore carro a motore equino, in Valpantena come autista. Un sacco di ore in viaggio su e giù per i monti della Lessinia. Tempi quasi eroici, segnati in quelle montagne dall’importanza classica e fondamentale di sindaco, medico, parroco e conduttore di torpedone. Ma Zanetti non aveva nelle corde il linguaggio ingabbiato al ruolo di semplice autista: quando a Desenzano spunta la prima licenza per il trasporto pubblico, lui non se la fa scappare e insieme ad un gruppo di colleghi riesce a ottenerla. “La Valpantena – ricorda Maurizio Zanetti – a causa di questa iniziativa li licenziò tutti. Immediato dietrofront da parte degli altri autisti. Solo mio padre proseguì… ed eccoci qua”. Nasce così, con il primo pullman acquistato insieme ad altri soci, l’azienda che oggi compie cinquant’anni. “Iniziava in quel periodo un modo diverso di fare turismo – riprende Zanetti – I grossi Tour Operator del Nord scoprivano il Lago di Garda e trovavano nella ditta Zanetti e soci interlocutori molto validi sui quali appoggiare i loro turisti per riempire gli alberghi gardesani con autobus che potevano scorrazzarli anche in escursioni nelle principali mete turistiche vicine”. Ricorda sempre Maurizio Zanetti il primo cartello pubblicitario che il padre portò nei bar nel 1956 e che recitava:

“Autoservizi Zanetti Pietro Mario,
Via Generale Papa n. 10,
Desenzano del Garda, Tel. 452
Gite Turistiche  Matrimoni  Funerali”

Nel 1975 Maurizio apre una ditta in appoggio a quella del padre. “I pullman li avevo lavati fin da piccolo – rammenta con un sorriso – così decisi che quella era la mia strada. In 2 anni acquistai 3 bus. Poi una licenza anche su Brescia fino alla costituzione dell’attuale SAS”. Il lavoro comincia ad interessare anche le imprese produttive della zona – una per tutte l’IBM – ed anche i viaggi per le associazione sportive, culturali e del tempo libero. E’ degli anni Ottanta inoltre il primo trasporto pubblico locale (circolare Desenzano – Rivoltella). “Oggi ci sono 3 linee – precisa Zanetti – gestite da una SCARL di cui siamo soci insieme ad APTV di Verona e SAIA, che utilizza autobus ecologici dell’ultima generazione”. Il presente ed il futuro si radunano nella nuova struttura che ospiterà i pullman targati Zanetti. “Stiamo completando l’opera – commenta Maurizio – è una specie di regalo di compleanno per i nostri cinquant’anni. Con un pensiero per mio padre, scomparso diciassette anni fa dopo essere appena andato in pensione. Mia madre Giuliana, 82 anni e da sempre colonna portante della ditta, ogni tanto ci dà ancora una mano: i poggiatesta da lavare, una risposta al telefono… Nessun problema, c’è lei. Con questi presupposti, fatti di ideali, progetti concreti e con il supporto di personale esperto e responsabile – conclude Maurizio Zanetti – il futuro globalizzato non ci spaventa. Siamo gente che non si perde d’animo”. E la manna dal cielo può attendere.

Di: Giuseppe Rocca

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