Desenzano UN EVENTO PER TRE SECOLI DI MUSICA

| 1 maggio 2004

 
L’Assessorato alla Cultura di Desenzano, guidato da Maria Vittoria Papa, con la preziosa collaborazione del Gruppo di Studi Storici “Giuseppe Bonatti da Desenzano 1668-1752 “, affiliato all’Associazione Carlo Brusa, con il patrocinio della Presidenza della Provincia di Brescia, ha proposto una serie di iniziative in onore del Maestro Organaro Giuseppe Bonatti.

Poco conosciuto dai desenzanesi, rappresenta un punto di riferimento come costruttore di organi a partire dal ‘700. Il movimento artistico iniziato da Giuseppe Bonatti è così vasto ed importante da influenzare, per quasi due secoli, tutta la zona gardesana, veronese, mantovana ed emiliana. Gli  organi di Bonatti sono unici ed originali in quanto hanno un suono inconfondibile, arricchito da effetti speciali, che li rende elementi di grande valore in tutte le chiese in cui si trovano.  L’organo continua a rappresentare un importante elemento del linguaggio liturgico, è uno strumento musicale, ma è anche un opera d’arte che per secoli ha primeggiato per complessità meccanica, genialità di concezione e grandiosità sonora.  Per valorizzare questa importante figura, grazie all’interessamento  del dott. Candido Pisetta, è stata fondata un’associazione nel 2002 in occasione della rassegna di dodici concerti sull’antico organo della Pieve di  Civezzano (TN), organizzati per il 250° anno dalla morte del celebre organaro.


Lo scopo principale di questo gruppo è quello di far conoscere il Bonatti, e la sua scuola di organaria attraverso le sue grandi ed importanti opere,  gli Organi. Nel mese di aprile lungo Via S.Maria de Senioribus a Desenzano è stata presentata una mostra con 5 pannelli giganti, a doppia facciata, con illustrata la vita e le principali opere del Maestro Bonatti e sulla sua casa natale è stata affissa una lapide commemorativa, in forma solenne. In contemporanea a  Palazzo Todeschini  una sala multimediale illustrava il funzionamento e le modalità di costruzione di un organo mentre  in una sala adiacente erano esposti gli attrezzi per costruire il complesso strumento musicale, con particolare attenzione alle canne.


Di notevole importanza il convegno dedicato a Bonatti e l’arte organaria, tenuto dai maggiori studiosi del Maestro, professori di Conservatorio, presso il  Palazzo del Turismo.


Parlando della vita di Bonatti si è aperta anche un’importante finestra sul ‘700 a Desenzano, portando alla luce notizie curiose sul commercio, sui trasporti e sulla vita della città lacustre, a cura dello storico desenzanese Giuseppe Tosi.  Come naturale conclusione delle celebrazioni, si è tenuto un concerto per Organo, Tromba e Soprano presso la Chiesa di S.Biagio a Rivoltella, dove esiste attualmente l’unico organo funzionante di Desenzano.  L’iniziativa ha riscontrato grande successo e interesse ed ha dato la possibilità a molti di riscoprire e di apprezzare l’arte organaria attraverso le opere e la vita di questo illustre desenzanese. L’evento vuol essere un buon auspicio per il restauro degli altri importanti organi desenzanesi , rendendo la nostra cittadina punto di riferimento culturale in questo speciale ambito.


 


Giuseppe Bonatti 
Valente ed eclettico costruttore di Organi tratto dalle note biografiche fornite dal Gruppo di Studi Storici ‘Giuseppe Bonatti da Desenzano 1668-1752’


Giuseppe Bonatti nasce a Desenzano del Garda il 20.03.1668 da Angelo Bonatti e Giulia, originari di Rivoltella, ed è il secondogenito di sei figli. Come il padre esercita la professione di falegname ma, fin da piccolo, coltiva una grande passione per la musica. Il suo avvicinamento all’arte organaria risale al periodo in cui Carlo Prati, Organaro di chiara fama, costruisce l’Organo della Chiesa del Crocifisso a Desenzano nel 1695. Non si conosce con certezza la data dell’incontro tra il giovane Bonatti e Prati, che diventerà poi il suo maestro, ma è ipotizzabile che questo sia avvenuto in occasione dei lavori di decorazione del Duomo di Desenzano che vedeva coinvolta tutta la famiglia Bonatti.   


Giuseppe Bonatti inizia la sua attività in proprio, nel 1700, con la costruzione dell’Organo di Denno (TN),opera di Prati che però moriva prima di aver completato il suo lavoro. Nel 1702 gli viene affidato il prestigioso incarico del restauro dell’importante Organo di S. Maria Maggiore di Trento. Nel 1703 Giuseppe sposa Caterina Bertella, da cui ha dieci figli e solo uno di questi, Angelo, continuerà la professione paterna. La fama raggiunta dal maestro Organaro all’inizio del ‘700 è tale che risulta difficile fare un preciso elenco di tutte le commesse ricevute per la costruzione di Organi. Tra le più importanti ricordiamo l’Organo della Chiesa di S. Maria del Carmine a Rovereto, della Collegiata di Arco (TN), l’Arcipretale di Pergine, l’Organo di Civezzano (TN) e lo splendido Organo della Visitazione a Salò.  I lavori del Bonatti rappresentano la sintesi dei gusti musicali e organologici del primo ‘700, conciliando tendenze tedesche, olandesi, lombarde e venete. Il simbolo di quest’unione rimane, giunto fino ai giorni nostri, l’Organo di San Tommaso Cantuariense a Verona, sul quale suonò anche il piccolo Mozart, concertando con il padre. Il Bonatti ricopre, a Desenzano, un importante ruolo  anche all’interno della vita pubblica della sua città. Muore a Desenzano  il 24.05.1752 e viene sepolto nella Chiesa di S.Giovanni Decollato. L’eredità artistica viene raccolta dal figlio Angelo che prosegue l’attività, costruendo organi di notevole pregio.

Di: Marina Fontana

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