DESENZANO “STORIA DI UN PAESE. DESENZANO 1900-1940”

| 1 febbraio 2004

Nuova fatica editoriale per  Simone Saglia. Il libro rientra nel progetto editoriale dell’Associazione di studi storici  Carlo Brusa Desenzano, realizzazione Grafo.
“…Il bisogno pratico, che è nel fondo d’ogni giudizio storico, conferisce ad ogni storia il carattere di storia contemporanea perché, per remoti e remotissimi che sembrino cronolo-gicamente i fatti che vi entrano, essa è, in realtà, storia sempre riferita al bisogno e alla situazione presente, nella quale quei fatti propagano le loro vibrazioni”.

Benedetto Croce, “ La storia come pensiero e come azione”.

 

Il prof. Simone Saglia, descrive la sua terra natale, Desenzano, tra storie e vicende che si svolsero all’inizio del 1900, dalla Belle époque sino al 1940. Racconti di storie municipali, nei quali si svela uno spaccato della storia d’Italia. La pubblicazione che, rappresenta l’ottavo volume di una collana realizzata dall’Associazione di studi storici Carlo Brusa (nata nel 1978), riesce a coinvolgere la cittadinanza sui problemi della propria storia, difendendo valori e ricchezze di un paesaggio. L’opera, distinta in quattro parti, tratta rispettivamente della Belle époque, della Grande Guerra, l’ascesa del fascismo,le Guerre d’Africa e di Spagna e molto altro. Le belle immagini fotografiche di cui è corredato il libro provengono dall’archivio di Giuseppe Avanzi. L’autore, schierato apertamente con i valori della libertà, della democrazia e della giustizia sociale, associati al rispetto dell’uomo e della verità, compie una ricerca lunga e paziente condotta in primo luogo sui giornali dell’epoca, ricostruendo la “vita di una comunità come specchio della storia nazionale”. Desenzano e il Lago di Garda sono al centro dell’analisi: l’attività turistica, le gare sportive e la scuola d’alta velocità, i fasti del Teatro Alberti e delle Filodrammatiche, D’Annunzio che con i suoi voli, accende la fantasia della gente; il fascismo, l’Opera Nazionale Balilla, l’educazione della gioventù. Scrive l’autore: “ ..avevo steso i primi appunti subito dopo la scomparsa dei miei genitori. Non potevo sopportare l’idea che essi scomparissero dalla memoria come se non fossero mai esistiti… Mentre raccoglievo i ricordi della mia famiglia …le notizie prese isolatamente, spesso sembravano aver scarso significato, ma poi, sistemate come tessere in un mosaico all’interno di un disegno unitario…i fatti della vita quotidiana, diventavano vivi e significanti”…Paolo Corsini, attuale Sindaco di Brescia, in un articolo apparso sul quotidiano “ Bresciaoggi”, il 28 giugno 1979 scrisse: “ (…) Desenzano e il Garda, quasi un romanzo. Un contributo che unisce il rigore della ricerca con una vivace disponibilità narrativa. Un pezzo di storia del tutto inedita, brandelli ricuciti con meticolosa, paziente minuzia, ricorrendo ampiamente… alle fonti orali che l’autore mostra di controllare criticamente …Il libro è senza dubbio pregevole e al lavoro lungo e faticoso di Saglia tutti dobbiamo riconoscenza…un autore che esprime l’amore della sua terra, per un ambiente fatto di personaggi che il miracolo della scrittura richiama in vita..” ..L’opera di Saglia,  disegna scrupolosamente le vicende del secolo scorso, permettendo così di riflettere sulla forte, e spesso deleteria influenza, di culture espresse ed imposte da oligarchie dominanti illiberali e autoritarie spaziando, tuttavia,nel folclore e nel costume locale. L’autore, attento collezionista di documenti, con il lavoro di recupero e d’esegesi del passato, offre un modello di storiografia locale che permette alla Comunità di capire e di capirsi, per meglio vivere l’oggi e sperare nel domani. Ancora, il Prof. Aldo Ragazzoni collaboratore del Giornale di Brescia, in un articolo sul “Giornale di Brescia “ dell’11/12/1978 scrisse : “ (…) Saglia ha ragione di muovere sin dai tempi della “Belle époque” da uno spaccato di storia municipale, con le sue ingenuità e anche con i suoi limiti campanilistici, per capire meglio aspetti comuni della storia d’Italia in divenire…L’opera di Saglia ..rivela una mano abile e una tecnica sicura…da ciò che si legge dalle oltre trecento pagine della sua accurata indagine, un attento osservatore…di fatti e fatterelli come aspetti e monumenti di una linea ben più ampia.. come riflessi di condizioni politiche, economiche, culturali di respiro regionale e persino nazionale”.

Di: Angela G. Ferrari

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