Desenzano del Garda: Parcheggi

| 4 giugno 2017
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Parcheggi ampliati (Vallone), parcheggi cancellati (Piazza Cappelletti), parcheggi venduti (ad un hotel), parcheggi precari più o meno funzionali e presentabili in affitto (all’ex campo di calcio del Duomo, all’Oratorio di San Giovanni, dalle Suore), parcheggi che si vorrebbero costruire (sotto terra, a Rivoltella, in riva al Lago, nei silos), parcheggi che si vorrebbero cancellare (alla Maratona), parcheggi pertinenziali (ex area Fili). Parcheggi per le moto, parcheggi vicini e parcheggi lontani.

Una delle questioni più dibattute a Desenzano è la questione parcheggi. Chi amministrerà Desenzano dovrà passare dalle forche caudine della risoluzione dei parcheggi. E decidere quali saranno le tariffe, senza al contempo perdere i lauti incassi derivanti dai posti auto. E cercherà soluzioni alternative, proponendo ciclabili, tappeti mobili, potenziamento dei battelli e bus navetta. Ma la questione non potrà essere affrontata in maniera risolutiva finché non si metterà mano alla viabilità. E qui ci vorrebbero decisioni coraggiose, innovative ed anche molto costose. Altrimenti, parcheggio più o parcheggio meno, continueremo tutti, appassionatamente, a stare in coda. La chiusura del lungolago, che sia estiva, domenicale, per lavori di manutenzione o per mercato, mette ogni volta in evidenza quanto sia precaria, e facilmente intasabile, la viabilità. E non è questione solo di code, ingorghi ed animi alterati (ciao qualità della vita! E addio cultura dell’ospitalità!), ma anche, se non soprattutto, di salute dei cittadini. In via Marconi, in via Gramsci, in ingresso al paese, le autovetture stanno ferme per ore, rilasciando inquinanti nell’aria e rendendo poco appetibili le case sulle arterie di comunicazione. Se si veniva al Lago per l’aria salubre, ora si rischia di scappare per lo smog. Desenzano è in una posizione strategica, subito fuori dall’autostrada, posizionata su grandi vie di comunicazione. Ma già una relazione del 2003 sottolineava che la prima fonte di inquinamento ambientale dell’aria era causato dalle autovetture in coda. I particolati rilasciati dai motori accesi creano problemi e malattie, soprattutto nei più giovani. E quando piove poco l’intera pianura Padana, di cui ci consideriamo uno dei punti strategici, diventa un plumbeo cielo malato. Aumentare un poco le zone a traffico limitato, o chiudere al traffico certe zone per qualche periodo, non sono soluzioni, ma piccoli palliativi promozionali. ”Venite in riva al lago non ci sono macchine e l’aria è buona!”. Ma a cento metri ci sono vetture in lunghe code chilometriche, gente che gira e rigira alla spasmodica ricerca di un parcheggio e qualche speranzoso alla ricerca della forma fisica che corre su una qualche nuova passeggiata, o marciapiede, sperando o illudendosi che l’aria che lui respira, venti metri più in qui o in là, sia migliore di quella che si beccano i palazzi sulle strade, dove magari vive! Negli ultimi anni le più importanti cittadine gardesane, Limone prima, Salò poi, hanno programmato e realizzato importanti parcheggi multipiano vicino al centro. Sirmione grazie ai proventi per la sosta è forse il comune con più possibilità di spesa del Garda… A Desenzano invece si spendono milioni di euro per realizzare qualche posto auto in più qua e là senza alcuna programmazione. Quali iniziative e proposte porteranno avanti i candidati sindaco per affrontare la situazione? Il sindaco di Città del Messico è stato premiato, poco tempo addietro, per essere riuscito a trasformare una delle città con l’aria peggiore del mondo, e ad essere fuori dalla lista delle 100 città più inquinate. Piantumazioni, verde urbano, parchi, incentivi a chi si sposta in bici sono questioni che vengono dibattute, quotidianamente, in tutte le città del mondo. E noi? Continueremo a parlare solo del lungolago chiuso o aperto ad ore, e a stare tutti in coda appassionatamente, o ritroveremo un pochino della salubre aria del Garda?

 

Dal Giornale di Desenzano Speciale Elezioni 2017 

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