DESENZANO DEL GARDA: NUOVO LUNGOLAGO IN ARRIVO?

| 2 ottobre 2017
lungolago foto alto

La riqualificazione del Lungolago rappresenta un’ importante occasione per definire l’identità di Desenzano, per decidere il suo futuro. La Giunta Malinverno ha ereditato la scottante questione che da anni accende gli animi dei desenzanesi ed è intenzionata a risolverla.

A breve il Lungolago “ridimensionato” della Giunta Leso verrà votato in Consiglio Comunale. Sarà compito della nuova Amministrazione approvare il progetto con eventuali riserve, modifiche, stralci, modalità di realizzazione. Il Sindaco si è già confrontato con le Associazioni di Categoria e ha dichiarato la propria disponibilità ad incontrare i residenti per valutare insieme limiti e potenzialità dell’importante intervento che, in ogni caso, cambierà il volto e la fruizione della città. Le voci di cittadini, commercianti, albergatori e comitati iniziano a sentirsi: il problema sembra concentrarsi su chi vuole più spiagge e chi vorrebbe scindere il concetto di passeggiata a lago (lungolago) dal concetto di balneazione (spiaggia), in modo da diversificare la fruizione stessa del Lago: o si passeggia o si fa il bagno senza “commistioni visive”. Sembrerebbero comunque tutti d’accordo su alcuni punti: la riqualificazione del Lungolago (da ridurre rispetto all’ultimo progetto presentato), l’eliminazione del vecchio edificio che contiene le pompe dell’acquedotto e l’ampliamento della spiaggia artificiale del Desenzanino.

In realtà le contestazioni, espresse pubblicamente da comitati, cittadini e associazioni ambientaliste, sono essenzialmente orientate contro due chiari elementi: l’eccessiva cementificazione determinata dalla dimensione della banchina artificiale del Lungolago, che in alcune proposte avrebbe superato i trenta metri, e la proposta di eliminare la storica Spiaggia Feltrinelli tanto amata dai desenzanesi autoctoni, pronti a combattere perché non venga cancellata o affogata nel cemento di un eventuale ampliamento del Lungolago. (Comitato salviamo spiaggia Feltrinelli).

C’è poi chi sostiene che un lungo arenile attrezzato soddisferebbe più turisti e ipotizza la creazione di una fascia artificiale di spiaggia larga 10 metri parallela al Lungolago, ampliato di circa altri 15 metri. Tale scelta progettuale allontanerebbe però il Lago di ben 25 metri da case, strada e Lungolago, limitandone la vista, inoltre la commistione spiaggia/passeggiata non risolverebbe né quantitativamente né qualitativamente la richiesta di spiagge, dal momento che rimarrebbe poco spazio vitale per i bagnanti, poca vista Lago per chi passeggia e poco o nulla per chi percorre il tratto in auto.

PERCHE’ NO? Viabilità alternativa anche ad un solo senso di marcia, nuovi parcheggi, nuovi plateatici per le poche attività fronte strada Lungolago Battisti sembrano non essere mai stati considerati finora. Si sono progettate spiagge artificiali, migliaia di metri quadrati di ampliamenti di cemento sulla costa ovest del Lago ma perchè non si valuta di potenziare le spiagge naturali con basso fondale che uniscono Desenzano a Rivoltella? A parte la zona del Vo’ al confine con il Lido di Lonato, il tratto a Lago che va dal porto Maratona fino all’oasi San Francesco a Rivoltella è disseminato di spiagge naturali e aree verdi pubbliche che non sono considerate se non per percorsi improbabili e ponti irrealizzabili, mentre si potrebbero caratterizzare valorizzandone le specificità e diversificando la gestione dei servizi. In questa zona il fondale è più basso e la formazione di spiagge è naturale perché non viene erosa dai venti che da nord (Vento Pelér / Tramontana) spingono i sassi verso riva, mentre da est (Vinessa / Scirocco) lambiscono appena la costa. Strutturare le spiagge in quel tratto risulterebbe meno invasivo e dispendioso anche grazie al degradare naturale della riva.Inoltre la fascia a Lago che unisce Desenzano centro a Rivoltella dispone di numerosi varchi a Lago, già in uso, fra le varie proprietà private. Favorire gli accessi a Lago, anziché la sola “percorrenza” della costa, favorirebbe il movimento dall’interno dell’abitato verso il lago e viceversa, evitando flussi di persone in massa, valorizzerebbe attività commerciali anche non direttamente a lago, posizionate su percorsi alternativi, permetterebbe una fruizione in punti diversi con utilizzo di parcheggi in punti disseminati lungo il tratto stradale parallelo all’arenile. Al contrario, la scelta di favorire un flusso continuo lungo il Lago o le spiagge crea l’effetto “gregge” e la necessità di realizzare grandi parcheggi agli estremi del percorso. Un problema che, in ogni caso, l’Amministrazione dovrà affrontare, sarà la capacità di spesa, gestione e manutenzione delle spiagge stesse, la pulizia da alghe e vari rifiuti vegetali o meno che rimangono intrappolati a riva nella “risacca” in acque basse con scarse correnti sottocosta.

OBIETTIVI? Da troppo tempo Desenzano è abbandonata a se stessa senza scelte progettuali lungimiranti finalizzate né a mantenere quel benessere economico che sembra essere svanito con la fine dell’era delle discoteche né a migliorare la qualità della vita di chi sceglie il Garda per una vacanza o per la quotidianità. Nemmeno la pulizia delle acque del Lago, vera grande risorsa, è mai stata posta fra le priorità. A quale target si rivolge la Capitale del Garda: famiglie, giovani o anziani? Qual è la sua vocazione, dopo anni di scelte isolate spesso vincolanti, senza un progetto complessivo? Città da passeggio e shopping, Paese balneare, Sito Unesco ricco di attrattività culturali, Area mediterranea con cucina all’altezza dei prodotti di eccellenza del territorio? Desenzano ha grandissime potenzialità e una grande occasione da valutare con attenzione perché una risorsa non diventi un vincolo irrimediabile.

R.V.

 

Da Dipende Giornale del Garda Autunno 2017

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