Desenzano CINO ANELLI PER IL POLO

| 1 dicembre 2006

“Un uomo che attrae come un magnete i desenzanesi”. La definizione è dei sostenitori di Cino Anelli – Primo Cittadino per la CDL dal 1998 al 2002 – di nuovo in lizza sotto la stessa bandiera alle prossime amministrative. Nel 2002 si era presentato con una lista civica senza l’appoggio degli azzurri. Risultato: molti voti raggranellati e un ruolo all’opposizione di tipo collaborativo con il centro sinistra. Ora si torna alle origini. 

Cino Anelli, primo cittadino di Desenzano dal 1998 al 2002 è, dunque, il candidato che i partiti del centro-destra,– al termine di numerosi confronti avvenuti in questi mesi – hanno unanimemente deciso di presentare alle consultazioni di primavera.
“A convincermi a riprovarci – dichiara Anelli – dopo questo mandato di “pausa”, per così dire, è stata proprio l’unanime richiesta avanzata, oltre che dalla lista civica “Comune amico” di cui faccio parte, anche da tutti i partiti della destra, FI, AN, Udc, persino dalla Lega Nord”.
Una vasta pratica amministrativa, il suo personale carisma e il bagaglio di quanto fatto nel corso dei cinque anni che lo hanno visto alla guida del comune gardesano, sono le armi che porta in campo, oltre all’oculatatezza e alla lungimiranza figlie di una radicata esperienza. “E’ ancora presto per fare programmi – dice, infatti, il candidato – che in questo momento suonerebbero come promesse elettorali o azzardi politici. Preferisco, prima di lanciarmi in progetti, riservarmi di valutare, a tempo debito, la situazione economica delle casse comunali, l’entità dell’indebitamento pubblico alla voce mutui, le cifre dell’avanzo di amministrazione, oltre, naturalmente, agli articoli della Finanziaria, una volta che sarà approvata”. Ma se la prudenza detta legge nelle parole di Anelli nel settore delle grandi opere, di fronte alle necessità considerate ormai da tutti impellenti, non ha alcuna esitazione. “Di certo sono a favore della realizzazione del parcheggio alla Maratona – continua il candidato – e al completamento del lungolago in zona Desenzanino, così come delle riqualificazioni che dovranno interessare le frazioni, in particolare San Martino, che necessita, secondo me, di una scuola materna”. Sì anche al Palazzetto dello Sport, ma con una diversa ubicazione rispetto a quella prevista dall’attuale amministrazione.
“Certo – continua – ci sarebbe bisogno di più spazi, di strutture di aggregazione, ma bisogna fare i conti con i costi, anche quelli di gestione”. Una Desenzano dal volto nuovo, sarebbe quella auspicata da Anelli, ma senza andare a pesare troppo sulle tasche dei cittadini. “La mia amministrazione dovrà essere soprattutto – dice ancora il candidato – emblema di una gestione onesta e attenta che eviti le spese superflue e costi eccessivi per la famiglie”. E dalle famiglie ai servizi al cittadino il passo è breve. “Non bisogna dimenticare – aggiunge Anelli – che sono tante le situazioni di bisogno pur in una realtà sostanzialmente ricca come la nostra. E’ giusto, dunque, che gran parte delle risorse vada orientata a politiche di sostegno e a programmi sociali”. Se non concede spazio alle critiche nei confronti dell’attuale amministrazione – “ho sempre portato avanti un’opposizione costruttiva e corretta”, dice Anelli – considera, però, un neo l’espansione edilizia che ha coinvolto l’area che si apre dietro la stazione. “Era, forse, preferibile dare più spazio a zone di completamento – afferma – è ora di rendersi conto che non si può continuare ad aumentare a dismisura la popolazione perché questo significa più problemi, più costi sociali, più necessità cui non è facile rispondere adeguatamente. Desenzano è già una città difficile così com’è, per la coesistenza di categorie dai bisogni contrastanti, per la presenza di un turismo multiforme le cui espressioni non sempre si conciliano tra loro, per le tante scelte che impone il dover mantenere il giusto equilibrio tra sviluppo e vivibilità”.

Di: Marzia Sandri

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