Desenzano (Bs) ENERGIA GEOTERMICA?
Don Angelo Piatti, docente di fisica al liceo Bagatta di Desenzano alla fine ottocento, a cui è dedicata una via cittadina, per primo studiò e mise in risalto l’importanza delle acque ipertermali della fonte Boiola di Sirmione.
Le bolle di gas che si rilevano ancor oggi sulla superficie del lago furono determinanti per la scoperta di un fenomeno di termalismo molto più vasto di quanto comunemente si creda, presente nelle aree sovrastanti la linea di frattura profonda o faglia, tra Garda – Sirmione – Rivoltella. Nel 1986 l’Amministrazione Fondrieschi prese contatto con il geologo Forlani, che aveva già svolto approfonditi studi geologici nella nostra zona che confermò con una relazione tecnica la presenza di acque calde ipertermali anche nel territorio di Desenzano. Si proseguì nell’iter burocratico per giungere alla perforazione del sottosuolo ottenendo i permessi della Società Terme, del Ministero dell’industria , della Regione; si misero in bilancio 800 milioni necessari, poi sindaco ed assessore furono silurati dalla lobby della cementificazione, insieme al verde anche le acque termali furono seppellite. Le acque, però, ci sono ancora e continuano a risalire in gran quantità lungo la profonda frattura nella roccia dopo essersi riscaldate su strati profondi che, nella nostra area, hanno temperature di quattro o cinque volte superiori alla norma. Una anomalia del flusso geotermico che può essere sfruttato sia per la terapia di numerose patologie sia come risorsa energetica alternativa. Quindici anni fa si progettava di poter riscaldare le piscine comunali con un risparmio di 400 milioni all’anno di gasolio. Perché non riprendere il progetto, magari aggiungendovi la realizzazione di un parco termale ed inviarlo alla UE per i finanziamenti? La Comunità Europea infatti ha sancito la priorità per progetti sull’ energia pulita rinnovabile. Abbiamo un tesoro sotto i piedi e non ce ne curiamo.
Di: Giorgio Fezzardi
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