Concluso a Verona il 18° Congresso Nazionale su “Asma Bronchiale e BPCO: nuovi obiettivi, nuovi rimedi, nuove strategie”.
Trecento gli specialisti presenti.

| 1 febbraio 2015
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Tosse: colpisce 9 milioni di italiani, 1/3 chiede farmaci da banco senza prescrizione. A volte meglio i rimedi naturali.

“Non si è ancora mai dimostrata nessuna significativa superiorità rispetto ai rimedi naturali, che possono essere miele e propoli. Questo non significa che non siano validi, ma che il confronto non è tale da optare per una scelta o per un’altra”

 

Si parla di tosse durante la seconda e ultima giornata del 18° Congresso Nazionale sulle Malattie Respiratorie “Asma Bronchiale e BPCO: nuovi obiettivi, nuovi rimedi, nuove strategie”, presso la Fondazione “G. Toniolo” di Verona, organizzato dal Prof. Roberto Dal Negro, Responsabile del Centro Nazionale Studi di Farmacoeconomia e Farmacoepidemiologia respiratoria. Trecento gli specialisti presenti provenienti da tutta Italia.

 

“L’appuntamento, giunto alla sua diciottesima edizione, è il congresso monografico più datato in Italia – spiega il Prof. Roberto Dal Negro – e prevede la presenza degli specialisti più importanti della governance e del mondo della gestione della malattie respiratorie. Ci si interrogherà sulla terapia per asma e BPCO, con una forte attenzione sugli ingenti costi, sui nuovi trattamenti, sugli ultimi dati e sulle ultime ricerche in merito, ancora inedite”.

 

La tosse interessa 9 milioni di italiani; sono tre milioni, invece, gli italiani che si rivolgono in farmacia direttamente al banco, senza prescrizione medica. Secondo gli ultimi dati spendono sino ai 100 milioni di euro all’anno. Ne esistono di più tipologie: la tosse da ipersensibilità, ad esempio, è una sindrome che per essere manifestata basta un contatto con piccoli sbalzi di temperatura, stimoli meccanici o esposizione a sostanze chimiche. Praticamente tutti questi piccoli fattori possono scaturire tosse indipendentemente dalla patologia d’origine. Poi ci sono quelle più classiche o le sinusiti, o la bronchite virale e quelle scaturite da virus influenzali.

 

Cinque milioni di visite all’anno: secondo i dati delle ultime ricerche, la tosse persistente ha un’incidenza del 10%I più colpiti sono donne e bambini: se per quanto riguarda il secondo gruppo, sino agli 8/10 anni, la motivazione è data da un sistema immunitario ancora incompleto, e quindi più esposto alle infezioni, per le donne si è ipotizzato che ci sia una maggiore sensibilità nel rispondere agli stimoli esterni con la tosse. Da un punto di vista geografico, i più colpiti sono quelli del Nord Italia (+25%) rispetto a quelli del Centro Sud.

“Non ci sono farmaci adatti per guarire dalla tosse – afferma il Prof. Dal Negro – Al momento stanno lavorando su alcune molecole per placarla, farmaci particolarmente promettenti ma non ancora disponibili. Ad oggi tutto ciò che viene fatto per la tosse potrebbe avere risultati nulli, a meno che non si capisca la causa e la si combatta direttamente. Non si è ancora mai dimostrata nessuna significativa superiorità rispetto ai rimedi naturali, che possono essere miele e propoli. Questo non significa che non siano validi, ma che il confronto non è tale da optare per una scelta o per un’altra. Sicuramente in alcuni casi, quelli più gravi, è opportuno puntare al farmaco, almeno per il suo effetto sedativo. Altrimenti si può provare ad usare per alcuni giorni latte caldo e miele e vederne gli effetti”.

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